Trama
Il format internazionale delle radio universitarie europee
Episodi
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Uno sguardo sulla Colombia: dalla guerriglia alla Commissione per la Verità
28/01/2023 Durata: 11minNel novembre del 2016, il governo colombiano e le FARC - Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia - firmano un accordo di pace dopo un conflitto durato 50 anni. Con essa, viene istituita anche la Commissione per la Verità. Francisco De Roux, finalista del premio Sakharov per la libertà di pensiero 2022, la presiede. Lo abbiamo intervistato durante la plenaria del PE dello scorso dicembre. A cura di Paolo Cantore e Nadyia AntentikMontaggio: Marco Fleba
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Qatargate, Cina, Brasile: cosa c’è da sapere
20/01/2023 Durata: 25minDai microfoni europhonici gli ultimi aggiornamenti dal più grande scandalo che abbia mai coinvolto il Parlamento europeo, il cosiddetto “Qatargate”. Le indagini proseguono, l’inchiesta si è allargata e la Presidente Roberta Metsola, su richiesta delle autorità belghe, ha avviato la procedura per revocare l’immunità parlamentare di altri due eurodeputati. Nel frattempo, in Brasile le proteste contro il neoeletto Presidente Lula da Silva spingono i dimostranti a prendere d’assalto il Congresso: cosa sta succedendo e cosa differenzia i fatti di Brasilia a quelli di Capitol Hill del 2021 lo abbiamo chiesto al professore Loris Zanatta, esperto di populismi dell'America Latina. Intanto, la Cina abbandona la strategia “Zero Covid” per il contenimento del coronavirus spingendo anche Bruxelles a correre ai ripari. Conducono: Chiara Andreazza, Martina Garziera e Lorenzo OnistoMontaggio: Marco Fleba
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Mondiali di calcio in Qatar e proteste in Iran. Che si dice in Parlamento?
23/12/2022 Durata: 28minTutto quello che devi sapere sullo scandalo che ha coinvolto il Parlamento europeo durante i Mondiali di calcio in Qatar, ma anche sulle proteste che scuotono l’Iran e la sua Repubblica islamica... per affrontare al meglio i dibattiti in famiglia per il pranzo di Natale! Alcuni parlamentari ed ex-eurodeputati sono accusati di aver ricevuto dei fondi da parte del Qatar per influenzare il Parlamento e dare una migliore immagine del paese in vista dei Mondiali. Com’è stato possibile? In Iran, continuano le proteste contro il regime degli ayatollah e a favore di maggiori libertà. Qual è la posizione del Parlamento europeo? Lo abbiamo chiesto alla vice presidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno, e all’eurodeputata Laura Ferrara. Conducono: Chiara Andreazza e Martina GarzieraMontaggio: Marco Fleba
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Europhonica tra ieri e oggi – Nel ricordo di Antonio
16/12/2022 Durata: 29minAndrea Fioravanti / Jacopo Bulgarini Antonio occuperà sempre un posto speciale nella redazione di Europhonica. A quattro anni di distanza dalla sua morte, i redattori di ieri hanno incontrato i colleghi di oggi, per raccontare la passione e l’impegno di Antonio, ricordare il suo modo di fare ironico e professionale, pungente ma mai sopra le righe. Perché Antonio non è stato solo un giornalista, ma anche un amico e il suo passaggio è stato di ispirazione per molti.
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Europhonica tra ieri e oggi – Nel ricordo di Antonio
16/12/2022 Durata: 29minBenedetta Intellisano / Jacopo Bulgarini e Chiara Andreazza Antonio occuperà sempre un posto speciale nella redazione di Europhonica. A quattro anni di distanza dalla sua morte, i redattori di ieri hanno incontrato i colleghi di oggi, per raccontare la passione e l’impegno di Antonio, ricordare il suo modo di fare ironico e professionale, pungente ma mai sopra le righe. Perché Antonio non è stato solo un giornalista, ma anche un amico e il suo passaggio è stato di ispirazione per molti.
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Europhonica tra ieri e oggi – Nel ricordo di Antonio
16/12/2022 Durata: 30minClara Stevanato e Nicola Pifferi / Emma Borin e Lorenzo Onisto Antonio occuperà sempre un posto speciale nella redazione di Europhonica. A quattro anni di distanza dalla sua morte, i redattori di ieri hanno incontrato i colleghi di oggi, per raccontare la passione e l’impegno di Antonio, ricordare il suo modo di fare ironico e professionale, pungente ma mai sopra le righe. Perché Antonio non è stato solo un giornalista, ma anche un amico e il suo passaggio è stato di ispirazione per molti.
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La rotta del Mediterraneo centrale. Dialoghi e testimonianze
09/12/2022 Durata: 29minLa nuova puntata di Europhonica questa volta è dedicata ad approfondire il tema delle migrazioni con un focus particolare sulla rotta del Mediterraneo Centrale, la più trafficata verso l’Europa. Qual è il perimetro d’intervento dell’Unione Europea rispetto ai flussi migratori? I nostri Paolo Cantore e Veronica Grasso hanno provato a rispondere grazie anche al contributo di due ospiti d'eccezione: il portavoce dell'agenzia Frontex, Piotr Świtalski, e l’eurodeputato Damian Boeselager, attualmente al lavoro per il nuovo patto su migrazioni e asilo. Conducono: Veronica Grasso e Paolo CantoreTraduzioni: Emma Borin e Lorenzo OnistoMontaggio: Marco Fleba e Davide Farinetti
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Elezioni gattopardesche in Bosnia
07/12/2022 Durata: 07minTutto cambia per non cambiare mai Le elezioni, la riforma elettorale e, forse, un piccolo passo avanti verso l’adesione all’Unione Europea. Questi sono gli eventi che hanno riguardato la Bosnia-Erzegovina a partire dalla tornata elettorale dello scorso 2 ottobre. Ma tutto fila liscio come l'olio? Come andrà a finire?Per scoprirlo, ascolta il podcast di Chiara Vilardo!
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Riparte una nuova stagione di Europhonica!
28/11/2022 Durata: 29minDopo alcuni mesi di pausa, sfruttati per ristrutturarsi e formarsi al meglio, la redazione è pronta a ripartire con una nuova stagione di Europhonica, il format internazionale delle radio universitarie!Se nuova è la struttura dell’appuntamento bisettimanale che accompagnerà il racconto dell’Europa fino a maggio 2023, immutate restano la passione per le politiche europee e la qualità dell’approfondimento giornalistico degli eventi più importanti che impattano sul Vecchio Continente.Al centro della puntata la COP27 e la possibile nomina di Di Maio come rappresentante speciale dell’Unione per il Golfo persico. Spazio anche all’aggiornamento sulle discussioni e sulle votazioni della plenaria del Parlamento Europeo che si è svolta a Strasburgo dal 21 al 24 Novembre! Conducono: Jacopo Bulgarini, Renata Giordano e Lorenzo OnistoMontaggio: Marco Fleba, Davide Farinetti e Alice Plata
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Ingerenze straniere e manipolazione delle informazioni: le nostre democrazie sono in pericolo?
26/09/2022 Durata: 06minAnche all’interno dell’Unione Europea esistono forti ingerenze da parte di Paesi stranieri che minano la stabilità dei processi democratici. Gli Stati Membri non sanno ancora reagire alle minacce della disinformazione e degli attacchi informatici.Nel discorso sullo Stato dell’Unione, la Presidente della Commissione Europea ne ha ribadito la pericolosità e ha indicato alcune contromisure utili ad arginarle.
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IntervEU Brando Maria Benifei
17/09/2022 Durata: 38minI nostri Simone Pavesi ed Elisabeth Heinz hanno dibattuto con Brando Maria Benifei - del gruppo dei Socialisti e Democratici, capo delegazione del Pd al Parlamento europeo e membro della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori - delle sfide più urgenti che l’Europa deve oggi affrontare: dall'autonomia energetica e industriale nel rispetto del Green Deal ai salari minimi adeguati, passando per il regolamento sull'intelligenza artificiale di cui è relatore. Un focus finale è dedicato al futuro dell'Italia in un'Unione che rischia di rimanere ostaggio dei nazionalismi.
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IntervEU Isabella Tovaglieri
16/09/2022 Durata: 34minDopo il Discorso sullo Stato dell'Unione di Ursula von der Leyen, abbiamo discusso con Isabella Tovaglieri, eurodeputata di Identity and Democracy (Lega), membro della Commissione Energia, Industria e Ricerca e di quella per la parità di genere, di misure contro il caro energia, indipendenza energetica, autonomia industriale dell'UE, diritti delle donne e del futuro dell'Italia in Europa in vista delle prossime elezioni politiche italiane. Di Simone Pavesi ed Elisabeth Heinz
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Non solo SOTEU: guerra in Ucraina ed emergenza energetica
15/09/2022 Durata: 12minOltre al discorso sullo Stato dell’Unione della Presidente Ursula von der Leyen, tante sono state le tematiche affrontate durante la plenaria del PE di settembre. Dalla guerra in ucraina, al salario minimo adeguato, al pressante problema del cambiamento climatico e della deforestazione, all’infrazione dello stato di diritto in Ungheria, e ancora al bilancio UE 2023. Rilevante è stato il discorso della prima ministra finlandese, Sanna Marin, secondo cui l’UE sta pagando un caro prezzo per la sua dipendenza dal gas russo a causa della sua ingenuità nei confronti della Russia. Per la ministra, c’è bisogno più che mai di quella volontà politica che permetta di investire nelle rinnovabili con reti comuni di trasferimento e stoccaggio delle tecnologie. Questo non sarà certo facile, ma permetterà all’UE un futuro migliore attraverso lo sviluppo di un’economia più resiliente, anche in termini climatici. Anche l’Alto Rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Joseph Borrell, ha
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L’UE secondo Letta e Meloni
11/09/2022 Durata: 19minNon era passato neanche un mese dalla non fiducia di 5 stelle, Lega e Forza Italia al Governo di Mario Draghi: Giorgia Meloni - a detta sua pronta a risollevare il Paese - sfidava le cancellerie straniere e la stampa internazionale con un video multilingue, perché in gioco c’era la sua credibilità agli occhi del mondo. Enrico Letta ha usato la stessa arma per screditarla politicamente, ma senza presentazioni, lui non ne aveva bisogno, dalla sua parte, in Europa, ha la storia. Ed è proprio intorno alla credibilità che si gioca la sfida sui temi europei tra le due uniche coalizioni in campo in vista delle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Se vogliamo credere che “l’Italia ce la farà chiunque vinca”, come ha detto poche settimane fa Draghi al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini, dobbiamo essere convinti che il governo che verrà, che indirettamente sceglieremo se andremo a votare per eleggere i parlamentari, sia un governo europeista. E per valutare l’europeismo di un’
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I fantasmi del Kosovo riprendono vita, ancora una volta
29/08/2022 Durata: 05minLe targhe kosovare per le auto serbe riaccendono le tensioni al confine La decisione del premier Kurti di introdurre l’obbligo per le automobili dell’uso delle targhe kosovare a discapito di quelle serbe ha riacceso lo scorso luglio gli scontri e le proteste della minoranza serba del paese, come sempre sostenuta dal presidente serbo Vucic.Torna a galla, quindi, la storica contrapposizione tra serbi e gli albanesi kosovari.Chi può intercedere per porre fine alle "battaglia delle targhe"? E perché proprio Bruxelles? Ascolta il podcast di Chiara Vilardo
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Così l’Unione europea tratta i migranti
12/08/2022 Durata: 10minNegli ultimi mesi, dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, l’Unione europea ha dimostrato di essere in grado di accogliere milioni di rifugiati ucraini. Un fatto che non ha cambiato l’approccio restrittivo all’accoglienza che gli Stati membri hanno sempre sostenuto verso altre rotte migratorie, ad esempio, quelle del Mediterraneo. Questi migranti - a differenza dei primi - vengono maltrattati e respinti sia dai Paesi europei che dagli Stati confinanti e, nonostante si stia aprendo qualche spiraglio per un accordo comune sull’immigrazione, l’Unione europea fatica a difendersi dall’accusa di avere un doppio standard. A cura di Chiara Andreazza
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L’Europa perde il suo Beautiful Boy
07/08/2022 Durata: 09minPerché la caduta del Governo Draghi lascia tutti col fiato sospeso? Il 21 luglio Mario Draghi rassegna le dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica italiano, Sergio Mattarella, dopo aver perso il sostegno di una parte importante della maggioranza. Non sicuramente un fatto insolito per il Bel Paese, eppure agli occhi della stampa estera e dei leader europei le ripercussioni potrebbero essere ben più preoccupanti del solito... Ascolta il podcast di Renata Giordano Foto: www.governo.it
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Nuove sfide all’orizzonte per la politica svedese?
28/07/2022 Durata: 05minNon siamo gli unici in piena campagna elettorale: anche il popolo svedese, infatti, si appresta a tornare alle urne. Le prossime elezioni legislative sono fissate per il prossimo 11 settembre. Da Bruxelles, ancora non si guarda con particolare apprensione a questa elezione che, a tutti gli effetti, potrebbe essere una semplice riconferma del consenso formatosi attorno a Magdalena Andersson nell’ultimo anno. Eppure, il nuovo governo si troverà sul tavolo una serie di dossier piuttosto scottanti, a partire da quell’ingresso nella NATO ufficializzato a Madrid il 28 giugno, che sembra essere vincolato alla promessa di estradare 73 persone di nazionalità curda, considerate “terroristi” dal presidente turco Erdogan. Quella che si osserva in queste settimane è una campagna elettorale interamente improntata su temi di politica interna, influenzata dall’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina. Sarà quindi interessante osservare le strategie di gestione della crisi, così come le riforme adotta
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EMA, la Corte di Giustizia respinge il ricorso dell’Italia
22/07/2022 Durata: 04minL’EMA (European Medical Agency) rimane definitivamente ad Amsterdam Lo scorso 14 luglio, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha respinto il ricorso del Comune di Milano e del governo italiano contro l’assegnazione della nuova sede dell’EMA (European Medical Agency) ad Amsterdam. Nata come “Agenzia dell’Unione Europea per la Valutazione dei Medicinali” con l’obiettivo principale di ridurre i costi economici e finanziari che le case farmaceutiche dovevano sostenere, e di eliminare ogni ostacolo al libero mercato dei farmaci negli stati membri dell’Unione, dal 2004 ha adottato l’attuale nome. Nel marzo del 2017, dopo il referedum sulla Brexit, si è posto il problema dell’assegnazione della sua nuova sede che, fino dal 1995, si trovava a Londra. Milano, Amsterdam, Copenaghen, Barcellona, Stoccolma e Bratislava sono solo alcune delle città che si sono candidate a sostituire Londra. Le votazioni finali sono avvenute nel mese di novembre dello stesso anno, ed hanno visto un testa a testa tra Mil
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Il Green Deal è a rischio?
14/07/2022 Durata: 05minVia libera a nucleare a gas nella tassonomia verde UE Lo scorso 6 luglio, il Parlamento europeo ha dato il via libera all’entrata di gas e nucleare all’interno della tassonomia verde dell’UE. Ciò significa che l’Unione Europea riconosce gas e nucleare come fonti energetiche su cui poter investire in ottica di sostenibilità ambientale. Le voci all’interno del dibattito sono tante e, nonostante l’esito del voto, la questione resta induibbiamente aperta e apre anche nuovi possibili scenari per il futuro dell’UE. A cura di Elena Noventa