Mindfulness In Voce

Spesso ciò che pensiamo si esprime attraverso le parole. Le parole che (ci) diciamo hanno un impatto su di noi e sulle persone attorno a noi. A loro volta le parole generano gesti, azioni, comportamenti. E' importante allora prestare attenzione ai nostri pensieri ed essere consapevoli delle parole e delle azioni che ne derivano. Ne va del nostro karma.

Nella meditazione Zen coltiviamo uno stato di non-mente. Non stiamo pensando e nemmeno pensiamo al pensare. E' uno stato illuminato, fatto di bagliori di pura consapevolezza, che sorge spontaneamente e poi sparisce. La bella notizia è che lo possiamo raggiungere anche con l'aiuto della pratica informale.

La quiete consapevole, intenzionale, di un ritiro di Mindfulness, è nobile silenzio. Talvolta pensiamo che il silenzio debba essere serio, ma c’è una certa leggerezza nel nobile silenzio. Quando lo pratichi, non ti stai semplicemente astenendo dal parlare, stai calmando il tuo corpo e quietando il tuo pensare.

Prestare attenzione al momento presente in modo intenzionale e non giudicante ci aiuta a sviluppare capacità - ad esempio il decentramento dai pensieri e dalle emozioni afflittive - utili a migliorare la nostra salute mentale e a ridurre stress e ansia, risultati inestimabili per chiunque viva nel caos frenetico del mondo moderno.

Al praticante di Mindfulness capita - prima o dopo - di percepire chiaramente com'è "essere presenti e consapevoli". Parlo di un'esperienza sensoriale, corporea e mentale straordinaria e proprio per questo inconfondibile, simile a uno stato di beata leggerezza e spaziosità.

A volte la Mindfulness può essere difficile da comprendere e da mettere in pratica. Ma non deve necessariamente essere così. Bastano tre passi per coltivare presenza e radicamento, ovunque siamo e in ogni momento lo desideriamo.

Vuoi iniziare e - perché no - proseguire la tua giornata con un senso di presenza rilassata? La routine mattutina della colazione è un'ottima opportunità per praticare consapevolezza in modo semplice e informale.

Essere presenti momento dopo momento alla nostra vita - in particolare nelle situazioni difficili e stressanti - non è facile. La pratica della Mindfulness può essere un aiuto straordinario, ma in cambio richiede tempo, pazienza e dedizione.

Da alcuni anni la Mindfulness è diventata un concetto (e una pratica) sempre più popolare, ma cos'è esattamente e cosa significa stare con le cose così come sono?

Cosa succede nel nostro cervello quando pratichiamo Mindfulness? Esistono correlati fisiologici al senso di pace e tranquillità o a quello di lucidità e chiarezza? Un viaggio alla scoperta di quest'organo complesso e meraviglioso e degli effetti - validati da ricerche neuroscientifiche - che la pratica produce sul corpo-mente.

Oltre che con la tradizionale pratica formale, che richiede un tempo e un luogo dedicati, la Mindfulness può essere coltivata anche in modalità informale, altrimenti detta "Mindfulness quotidiana". E sebbene la prima rimanga la via maestra alla presenza mentale, anche la seconda ha un suo ruolo e contribuisce al fiorire della pratica.

Noi esseri umani amiamo la comodità - in senso lato - e la cerchiamo sempre al massimo grado. Nulla di male in tutto questo. Ma un eccesso di comodità rischia di trasformare anche le più piccole seccature in drammi e ci fa dimenticare di essere grati alla vita. Spesso sono proprio le situazioni scomode quelle cruciali per dare senso alla nostra esistenza e farci riconoscere i doni che da lei riceviamo ogni giorno.

Vivere una vita all'insegna della Mindfulness non è come una foto patinata su Instagram. Può essere impegnativo. Ci sono giornate buone e giornate meno buone. L'importante è abbracciare l'intera catastrofe, gioire dei propri successi e soprattutto ricordare che una vita di consapevolezza non è un punto d'arrivo, ma un viaggio che non finisce mai.

RAIN (Riconosci - Accetta - Investiga - Non Identificarti) è l'acronimo di una pratica di Mindfulness che può esserci di aiuto nei momenti di difficoltà. Si tratta di una delle svariate modalità in cui la Mindfulness è stata tradotta in Occidente, a volte sotto forma di micro-pratiche da utilizzare all'occorrenza. Ciò nondimeno, RAIN rimane un metodo semplice e facile da ricordare per rimanere presenti e consapevoli, anche quando le cose prendono una brutta piega.

Mindful eating significa praticare Mindfulness mentre mangiamo: con ogni boccone, l'attenzione viene rivolta ai colori, alla testura, ai profumi, ai sapori e anche ai suoni del cibo. E a come il corpo-mente risponde a tutto questo. Così facendo, oltre a coltivare presenza mentale, possiamo essere più consapevoli dei desideri e dei bisogni del nostro corpo, e dargli esattamente ciò di cui ha bisogno.

La Mindfulness non è solo una pratica meditativa per aumentare concentrazione e presenza mentale: gentilezza e compassione ne sono componenti fondamentali. È importante quindi fare costante riferimento all'idea di una Mindfulness amorevole che ci aiuti a coltivare la benevolenza e a promuovere una società più altruista.

Quando con la pratica di Mindfulness ci alleniamo a raggiungere e a lasciarci pervadere da quella corrente che scorre in profondità dentro di noi, sperimentiamo la vita oltre l'Ego, oltre i pensieri e le spiegazioni razionali. Sperimentiamo la vita al suo livello più profondo, la vita dello spirito.

Chi ci insegna ad amare? Non è materia scolastica e non esistono tutor specializzati nell'insegnarci come funzionare in una relazione. Per molti di noi, stare in una relazione sana è un'impresa irta di difficoltà. La buona notizia è che la Mindfulness può esserci d'aiuto.

Capita che ci affezioniamo alla dualità delle cose: bene e male, amore e odio, giusto e sbagliato. E che questa dualità crei dei conflitti dentro di noi. La dualità radice è quella tra pensiero ed esperienza, tra percezione e realtà, tra idee e verità. E quando diventiamo capaci di trascenderla, con la pratica, solo allora sviluppiamo la forza interiore necessaria per navigare con saggezza gli inevitabili conflitti dualistici della vita quotidiana.

Aneddoti, successi e vicissitudini di un praticante ventennale di Mindfulness, dagli esordi fino alla maturità. Tra alti e bassi, un insegnamento spicca su tutti: non dobbiamo giocoforza lasciare il comando alla nostra mente. E una volta che impariamo a discernere i nostri film mentali dalla realtà, la qualità della vita migliora in modo sensibile.