Mindfulness In Voce

La Mindfulness ci allena a distogliere l'attenzione dal rumore della nostra mente e a osservare la realtà per quello che è, con lucidità e chiarezza. Praticare è come lasciare ferma l'acqua torbida: dopo un po' il fango in sospensione precipita sul fondo e l'acqua ritorna cristallina.

Quando la mente tende a divagare, ad alimentare in modo automatico ansie e preoccupazioni e a focalizzarsi su piccoli eventi quotidiani altrimenti irrilevanti, quali aree del cervello sono al lavoro? E come possiamo ridurre la sofferenza psicologica che ne consegue e ritornare a una condizione di calma e tranquillità?

I semplici gesti quotidiani che creano la trama delle nostre giornate sono quelli che la mente distratta e iper-stimolata di solito non nota. Ed è un vero peccato. Sorseggiare il caffè, ascoltare qualcuno, stare seduti nel parco: le opportunità per godersi la vita sono infinite. Come fare? Spesso basta solo prestare attenzione.

La recente rivoluzione della Mindfulness ha portato con sé innumerevoli benefici ma anche alcuni equivoci sulla pratica e i suoi effetti. In particolare una delle idee più seduttive è che la meditazione di consapevolezza sopprime pensieri ed emozioni e produce una mente vuota. Ma è proprio così?

La Mindfulness ci insegna a dare valore alle piccole cose della vita, i piccoli momenti di felicità e di pace con noi stessi e con le persone che amiamo. Quando viviamo in questo modo, non abbiamo più bisogno di dover sempre arrivare da qualche altra parte e impariamo ad apprezzare davvero dove siamo già.

La pratica di Mindfulness ci allena ad attenuare l'impulso a reagire per fare spazio al rispondere, allo stare con quello che c'è, in particolare nelle situazioni difficili. Ed è proprio ciò che Miles Davis, uno dei più innovativi e originali musicisti del XX secolo, dimostra di sapere fare, trasformando gli errori in opportunità.

Nonostante quasi tutti ormai ne abbiano sentito parlare, pochi sanno realmente cos'è la Mindfulness. L'obiettivo di questo episodio è provare a dissipare un po' della confusione che circonda questa pratica e chiarirne alcuni aspetti essenziali, che spesso vengono tralasciati anche dai praticanti di lungo corso.

Spesso ciò che pensiamo si esprime attraverso le parole. Le parole che (ci) diciamo hanno un impatto su di noi e sulle persone attorno a noi. A loro volta le parole generano gesti, azioni, comportamenti. E' importante allora prestare attenzione ai nostri pensieri ed essere consapevoli delle parole e delle azioni che ne derivano. Ne va del nostro karma.

Nella meditazione Zen coltiviamo uno stato di non-mente. Non stiamo pensando e nemmeno pensiamo al pensare. E' uno stato illuminato, fatto di bagliori di pura consapevolezza, che sorge spontaneamente e poi sparisce. La bella notizia è che lo possiamo raggiungere anche con l'aiuto della pratica informale.

La quiete consapevole, intenzionale, di un ritiro di Mindfulness, è nobile silenzio. Talvolta pensiamo che il silenzio debba essere serio, ma c’è una certa leggerezza nel nobile silenzio. Quando lo pratichi, non ti stai semplicemente astenendo dal parlare, stai calmando il tuo corpo e quietando il tuo pensare.

Prestare attenzione al momento presente in modo intenzionale e non giudicante ci aiuta a sviluppare capacità - ad esempio il decentramento dai pensieri e dalle emozioni afflittive - utili a migliorare la nostra salute mentale e a ridurre stress e ansia, risultati inestimabili per chiunque viva nel caos frenetico del mondo moderno.

Al praticante di Mindfulness capita - prima o dopo - di percepire chiaramente com'è "essere presenti e consapevoli". Parlo di un'esperienza sensoriale, corporea e mentale straordinaria e proprio per questo inconfondibile, simile a uno stato di beata leggerezza e spaziosità.

A volte la Mindfulness può essere difficile da comprendere e da mettere in pratica. Ma non deve necessariamente essere così. Bastano tre passi per coltivare presenza e radicamento, ovunque siamo e in ogni momento lo desideriamo.

Vuoi iniziare e - perché no - proseguire la tua giornata con un senso di presenza rilassata? La routine mattutina della colazione è un'ottima opportunità per praticare consapevolezza in modo semplice e informale.

Essere presenti momento dopo momento alla nostra vita - in particolare nelle situazioni difficili e stressanti - non è facile. La pratica della Mindfulness può essere un aiuto straordinario, ma in cambio richiede tempo, pazienza e dedizione.

Da alcuni anni la Mindfulness è diventata un concetto (e una pratica) sempre più popolare, ma cos'è esattamente e cosa significa stare con le cose così come sono?

Cosa succede nel nostro cervello quando pratichiamo Mindfulness? Esistono correlati fisiologici al senso di pace e tranquillità o a quello di lucidità e chiarezza? Un viaggio alla scoperta di quest'organo complesso e meraviglioso e degli effetti - validati da ricerche neuroscientifiche - che la pratica produce sul corpo-mente.

Oltre che con la tradizionale pratica formale, che richiede un tempo e un luogo dedicati, la Mindfulness può essere coltivata anche in modalità informale, altrimenti detta "Mindfulness quotidiana". E sebbene la prima rimanga la via maestra alla presenza mentale, anche la seconda ha un suo ruolo e contribuisce al fiorire della pratica.

Noi esseri umani amiamo la comodità - in senso lato - e la cerchiamo sempre al massimo grado. Nulla di male in tutto questo. Ma un eccesso di comodità rischia di trasformare anche le più piccole seccature in drammi e ci fa dimenticare di essere grati alla vita. Spesso sono proprio le situazioni scomode quelle cruciali per dare senso alla nostra esistenza e farci riconoscere i doni che da lei riceviamo ogni giorno.

Vivere una vita all'insegna della Mindfulness non è come una foto patinata su Instagram. Può essere impegnativo. Ci sono giornate buone e giornate meno buone. L'importante è abbracciare l'intera catastrofe, gioire dei propri successi e soprattutto ricordare che una vita di consapevolezza non è un punto d'arrivo, ma un viaggio che non finisce mai.