Trama
Il podcast della trasmissione Memos di Radio Popolare
Episodi
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Europa, il sogno infranto 60 anni dopo Roma
23/03/2017 Durata: 27min“L’inganno delle celebrazioni”, scrive oggi Barbara Spinelli a proposito della riunione di sabato prossimo a Roma dei capi di stato e di governo dell’Unione europea. E’ l’inganno di “una oligarchia sovranazionale sempre più lontana dalla vita reale della gente”, sostiene l’eurodeputata della sinistra, grande esperta della storia del vecchio continente, figlia di uno dei fondatori dell’idea di Europa unita come Altiero Spinelli. A Roma dopodomani si celebrano i sessant’anni della firma del Trattato che il 25 marzo 1957 istituì la Comunità economica europea. Si celebra un grande passato, se lo si paragona al resto del novecento europeo: il secolo segnato nella sua prima metà dalle due guerre mondiali, dai nazionalismi e dai fascismi, dall’orrore della Shoah. L’Europa di oggi, invece, ha poco da celebrare. L’Ue è in preda del suo presente di disuguaglianze sociali e crisi economica, di egoismi e xenofobie, di rappresentanze politiche inaridite e poteri oligarchici rafforzati. ..I leader di oggi sono in grado d
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Calabria, Italia: la ‘ndrangheta è una questione nazionale
22/03/2017 Durata: 27min«La ‘ndrangheta è un fatto nazionale da alcuni decenni. Molti noi lo sanno. Il problema è che non lo è diventato per la maggior parte delle persone». Enzo Ciconte, storico della criminalità organizzata all’università di Roma Tre e di Pavia, è stato ospite oggi a Memos. Il giorno dopo la manifestazione nazionale di Locri per la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, il professor Ciconte analizza alcune delle parole-chiave pronunciate ieri da don Ciotti. “Siamo tutti calabresi”, diceva il fondatore di Libera, oppure “la Calabria non è solo ‘ndrangheta, massoneria e corruzione”. Il professor Ciconte mette anche in una prospettiva storica i rapporti tra mafie e politica, mafie e massoneria non solo in Calabria, ma anche nel resto d’Italia (vedi E.Ciconte, Borbonici patrioti e criminali, Salerno Editrice 2016).
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Locri, don Luigi Ciotti: “siamo tutti calabresi e sbirri”
21/03/2017 Durata: 26min«Oggi ci sentiamo tutti calabresi e sbirri. Siamo qui per sostenere e valorizzare quella Calabria che non accetta di essere identificata con la ‘ndrangheta, la massoneria e la corruzione». ..Sono le parole di don Luigi Ciotti questa mattina a Locri. Il fondatore di Libera ha parlato dal palco della manifestazione nazionale per la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. «Essere chiamato sbirro è un complimento e non un’offesa», ha detto don Ciotti riferendosi alle scritte anonime comparse ieri su alcuni muri della città. ..A Memos per raccontare la mattinata di Locri, il lavoro difficile dei gruppi antimafia della Calabria, è stata ospite Rosaria Anghelone del coordinamento provinciale di Libera Reggio Calabria, fondatrice del presidio di Mèlito Porto Salvo (RC). Ospite a Memos, da Verbania dove c’è stata la manifestazione regionale piemontese di Libera, il deputato Pd Davide Mattiello, della Commissione parlamentare antimafia.
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Istituzioni e cittadini contro mafie e corruzione nella salute
20/03/2017 Durata: 27minQuinto appuntamento del nuovo ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione è stata tenuta da Massimo Brunetti, responsabile trasparenza e prevenzione della corruzione alla Ausl di Modena; fa parte del Gruppo di coordinamento del progetto “Illuminiamo la salute” di Libera. La lezione si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 13 marzo 2017.
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Il futuro del nostro lavoro e del nostro corpo
16/03/2017 Durata: 28minCome sta cambiando l’idea del nostro futuro? Quali lavori resteranno, si modificheranno radicalmente o scompariranno? Anche il nostro corpo è destinato a cambiare? Sono alcune domande che Memos ha girato al futurologo americano Alec Ross, autore di “Il nostro futuro” (Feltrinelli, 2016). ..Ross, 45 anni, è stato consigliere per l’innovazione di Hillary Clinton, ha lavorato anche per l’ex presidente Obama. «Nel futuro – racconta a Memos - grazie all’intelligenza artificiale verrà sostituito non soltanto lavoro manuale e routinario, ma anche ed in modo crescente il lavoro cognitivo e non routinario, di persone che vanno al lavoro con giacca e cravatta». Ross parla di commercialisti, avvocati, anestesisti. Ci sono anche dei rischi, però. «Già oggi – dice Alec Ross - sta succedendo che stiamo creando più disoccupazione e allo stesso tempo più miliardari. I soggetti che stanno creando le tecnologie hanno quantità di soldi inimmaginabili in passato». Come il lavoro anche l’idea del nostro corpo, secondo Ross, è de
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K-Flex, 51esimo giorno di protesta
15/03/2017 Durata: 27minMemos è andata in onda oggi da Roncello (MB), dal presidio dei lavoratori e delle lavoratrici della K-Flex, l’azienda italiana che produce isolanti e che due mesi fa ha dichiarato 187 esuberi tra i quasi 250 lavoratori dello stabilimento brianzolo. La K-Flex, sostengono i lavoratori, è un’azienda sana. Ha una sessantina di stabilimenti in giro per il mondo, dalla Cina alla Russia agli Stati Uniti. Nel 2015 ha fatturato 320 milioni di euro. Ma la famiglia Spinelli, proprietaria della K-Flex fondata nel 1989, vuole ridimensionare drasticamente gli impianti di Roncello, trasferendo le produzioni in Polonia. Per protesta i lavoratori e le lavoratrici della K-Flex sono in presidio davanti ai cancelli della fabbrica da 51 giorni. Hanno montato diversi gazebo, con le stufe per riscaldarsi durante la notte, le macchinette del caffè. C’è anche una cucina che prepara pranzi e cene per tutti. Oggi è una giornata importante, perché a Roma c’è l’incontro al Ministero dello sviluppo economico (Mise) con i sindacati, i dele
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Confindustria Sole24Ore, il capitale col trucco
14/03/2017 Durata: 27minUn intero gruppo dirigente sotto inchiesta, con accuse pesanti. La procura di Milano sta indagando sugli ex vertici del Sole 24 Ore per falso in bilancio e appropriazione indebita. I nomi sono quelli dell’ormai ex direttore Roberto Napoletano, degli ex vertici societari Benito Benedini e Donatella Treu. Il Sole 24 Ore è il gruppo editoriale di Confindustria. E’ la corazzata di carta, e digitale, da cui gli industriali hanno lanciato negli anni strali e diktat. Verso la politica, i sindacati, le istituzioni accusati a turno di ritardi, inefficienze, di non comprendere le esigenze delle imprese. Ora quella corazzata è scossa dalle fondamenta. Gli ultimi sviluppi dell’inchiesta dei pm di Milano rivelano quanto meno gravi episodi di “mala gestione”. I giornalisti, in sciopero ad oltranza negli ultimi giorni, hanno chiesto ai vertici del gruppo di evitare “soluzioni confuse”. Sotto gli occhi di tutti c’è un sistema di potere confindustriale che si sgretola e una lotta per la successione che sembra essere già inizi
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Europa, populismi in cerca d’autore
13/03/2017 Durata: 27minChi sono i populisti? Cosa vogliono? Il populismo è lo spettro europeo di questa lunga stagione elettorale che comincia mercoledì prossimo con le elezioni olandesi e si concluderà al più tardi nel febbraio 2018 con quelle italiane. Tra i due estremi sono incluse le presidenziali in Francia di fine aprile, le politiche francesi del mese successivo, e le elezioni tedesche di settembre...In Europa i media continentali, a seconda degli orientamenti politici e culturali, hanno fatto rientrare un po’ di tutto nella categoria del populismo: da Marine Le Pen a Geert Wilders, da Beppe Grillo a Pablo Iglesias, a Jeremy Corbin, solo per citarne alcuni. «Populismo è un termine non solo abusato, ma ambiguo», racconta a Memos Nadia Urbinati, politologa alla Columbia University di New York. «Il termine populismo – prosegue Urbinati – può essere stiracchiato in modo tale da coprire situazioni anche contrapposte tra loro. Il populismo è fenomeno interno alla democrazia, non esterno. Interno perché si sviluppa all’insegna dei
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Il Manifesto della comunicazione non ostile
09/03/2017 Durata: 29minDieci princìpi per una comunicazione non ostile. Un manifesto vero e proprio per una rete che non odia. E’ un insieme di suggerimenti, molto concreti. Ad esempio, primo principio: “dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona”. Secondo principio: “le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano”. Terzo principio del manifesto: “mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quello che penso”. Gli altri princìpi potete leggerli su paroleostili.com. Il “Manifesto della comunicazione non ostile” è stato presentato a Trieste il 17 e 18 febbraio scorsi. Una conferenza pubblica, aperta, voluta dall’ideatrice del Manifesto, Rosy Russo, creativa ed esperta di comunicazione, fondatrice della scuola di comunicazione “UAUAcademy”. «Il Manifesto – racconta a Memos Rosy Russo – è stato scritto da più di cento mani, da persone della comunicazione, giornalisti, social media manager, politici. Tutti insieme, di fronte alla pesantezza delle parole in rete di questo ul
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“Reagire all’abuso dell’obiezione di coscienza”. Intervista a Emma Bonino nella Giornata internazionale della donna.
08/03/2017 Durata: 27minEmma Bonino, leader storica dei radicali italiani, è stata ospite a Memos nella Giornata internazionale della donna. ..«La storia delle donne immigrate e rifugiate in Italia – racconta Bonino – è una storia a volte dimenticata, come se non avessimo in questo paese centinaia di migliaia di donne immigrate, anche loro con esigenze di diritti e di regole chiare. In Italia, ad esempio, le badanti sono circa 700 mila». Emma Bonino difende i diritti delle donne dagli attacchi che provengono non solo dalla rimozione delle loro storie, ma anche dal non rispetto delle leggi. La legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza, sostiene, deve essere difesa dall’abuso dell’obiezione di coscienza. «Chiunque – racconta Bonino - in Italia faccia studi da ginecologo per esercitare la professione nel nostro paese , sa perfettamente qual è il quadro legislativo, cosa consentono e prevedono queste leggi. Il punto è che a fronte dell’obiezione di coscienza, dall’altra parte c’è la legge che prevede tassativamente all’artico
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Corruzione: l’evoluzione della specie e il caso Consip
07/03/2017 Durata: 28minIl giudice e l’imprenditore. Gaspare Sturzo e Alfredo Romeo. Sono due dei protagonisti, su fronti opposti, dell’inchiesta Consip delle procure di Napoli e Roma. L’ipotesi di reato principale è la corruzione negli appalti pubblici della centrale degli acquisti per la pubblica amministrazione. Gaspare Sturzo è il gip del Tribunale di Roma che ha scritto l’ordinanza di convalida dell’arresto di Alfredo Romeo. Il Romeo, invece, è l’imprenditore napoletano accusato di aver corrotto il dirigente Consip Marco Gasparri per essere favorito nell’aggiudicazione degli appalti. ..Da alcuni stralci dell’ordinanza di Sturzo e dalla memoria difensiva di Romeo emerge un quadro della particolare della corruzione di oggi. Il gip Gaspare Sturzo – in un passaggio delle 60 pagine dell’ordinanza – ha scritto che l’imprenditore Alfredo Romeo «giustifica l’infiltrazione criminale in Consip come legittima difesa criminale rispetto alle condotte di altri (imprenditori e politici, ndr) volte alla sua esclusione». Secondo questa ricost
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La forza della memoria: ricercare e documentare
06/03/2017 Durata: 30minQuarto appuntamento del nuovo ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione è stata tenuta da Umberto Santino, fondatore e direttore del Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato” di Palermo...La lezione si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 27 febbraio 2017.
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Una comunità antimafia: i social, la rete e l’università.
02/03/2017 Durata: 29minTerzo appuntamento del nuovo ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione è stata tenuta da Pierpaolo Farina, blogger, sociologo, scrittore, ideatore di WikiMafia - libera enciclopedia sulle mafie - e di MafiaMaps; Martina Mazzeo, presidentessa di Stampo Antimafioso e ricercatrice presso CROSS, Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell'Università degli Studi Milano - Dipartimento di Scienze sociali e Politiche; Gianmarco Crescentini, referente di UniLibera Milano e responsabile per Libera Lombardia dei campi ..E!State Liberi. La lezione si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 13 febbraio 2017.
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“Stampubblica”, la maxi-fusione in arrivo e i rischi per il pluralismo.
01/03/2017 Durata: 28minIn ritardo, ma sta arrivando. E’ la maxi-fusione tra il gruppo Espresso-Repubblica di Carlo De Benedetti e i quotidiani La Stampa-Secolo XIX della famiglia Elkann Agnelli. Annunciata un anno fa, dovrebbe perfezionarsi nelle prossime settimane. Mancano ancora i giudizi di Antitrust e AgCom. Quest’ultima minaccia un supplemento di indagine, secondo quanto scrive oggi il Fatto Quotidiano. Anche all’Autorità per le comunicazioni, quindi, si sarebbero accorti che l’operazione di concentrazione Espresso-Repubblica-Stampa è un pericolo per il pluralismo. La fusione tra il secondo e il terzo quotidiano “generalista” in Italia arriverà nel pieno di una stagione di elezioni, referendum, primarie. I delicati rapporti tra politica e media subiranno una scossa nel pieno degli appuntamenti centrali per una democrazia. Memos oggi ha ospitato Giovanni Valentini, storica firma di Repubblica, oggi al Fatto Quotidiano, autore di un libro uscito di recente dal titolo “La Repubblica tradita”. Valentini, tra i fondatori del quotid
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Stati Uniti, Bill Binney, ex dirigente della NSA: “I servizi segreti usano i report come arma politica”
28/02/2017 Durata: 30minBill Binney, ex direttore tecnico dell’americana NSA, è il protagonista del documentario “A Good American”, sull’11.9 e su come poteva essere evitato. Nello scontro Trump-007 Binney, a Memos, si schiera con il capo della Casa Bianca. Ospite della puntata anche Guido Olimpio, inviata negli Stati Uniti per il Corriere della Sera.
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“Non chiudete i tribunali per i minorenni"
27/02/2017 Durata: 27minI diritti dei minori in Italia sono stati garantiti anche dall’esistenza di un tribunale ad hoc, composto sia da giudici togati che da giudici “onorari” (esperti di psicologia, antropologia, pediatria). C’è, però, un progetto di legge, in discussione in commissione giustizia al Senato, che smonta l’impianto dei tribunali per i minorenni. Quel progetto rischia di essere un pesante passo indietro nell’amministrazione della giustizia per adolescenti e bambini in Italia. «In Italia abbiamo un problema, e cioè che alcune competenze che hanno a che fare con le famiglie e i minori sono frammentate tra il tribunale dei minorenni, i giudici che si occupano di tutela e i tribunali ordinari», racconta a Memos Lamberto Bertolè, presidente del consiglio comunale di Milano, fondatore della cooperativa sociale Arimo che assiste gli adolescenti in difficoltà. «Di fronte a questa situazione – prosegue Bertolè – il parlamento, nella legge delega sulla giustizia civile in discussione al Senato, ha introdotto un capitolo sui min
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Lavoro 4.0, c’è posto anche per te?
22/02/2017 Durata: 27minE’ in corso una rivoluzione tecnologica che porterà alla distruzione di milioni di posti di lavoro. In Gran Bretagna, ad esempio, nei prossimi vent’anni potrebbero scomparirne 15 milioni a causa dell’automazione (lo sostiene il governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney). La trasformazione tecnologica del lavoro è già in atto: le macchine sostituiscono le persone agli sportelli delle banche o ai caselli autostradali o al bancone del ristorante. E’ successo già in passato, si potrebbe obiettare, quando le macchine hanno sostituito per decenni le persone nelle fasi precedenti dell’industrializzazione. Una fase di distruzione a cui, però, ne è seguita un’altra di creazione di nuovi posti di lavoro...Cosa c’è di diverso nella rivoluzione tecnologica di oggi? Per Marta Fana, economista, dottoranda di ricerca in economia all’Istituto di studi politici di Parigi, ospite oggi a Memos, le differenze ci sono. «Secondo le analisi pubblicate fino ad oggi - sostiene Fana - sappiamo che la quarta o la quinta rivoluz
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Università, educare alla cultura della cittadinanza
21/02/2017 Durata: 27minA cosa serve l’università? Serve a formare futuri lavoratori oppure ad educare e istruire cittadini consapevoli? ..In che direzione si sta muovendo l’università in Italia? ..Memos oggi ha ospitato un professore e uno studente del Politecnico di Torino. Si tratta di Juan Carlos De Martin, informatico, autore di “Università futura - tra democrazia e bit" (Codice edizioni, 2017); e Marco Rondina, consigliere di amministrazione del Politecnico in rappresentanza degli studenti...Rondina è autore e interprete di un discorso, diventato virale sul web, in cui sul filo dell’ironia denuncia «un sistema universitario – racconta a Memos - bistrattato e non considerato abbastanza». A cosa serve, allora, l’Università? Il professor De Martin ricorda che «in Italia una riflessione attorno a questo interrogativo non c’è quasi mai stata. In altri paesi, soprattutto negli Stati Uniti, questa domanda se la sono posta. Invece, in Italia sembra scontato che l’università serva a preparare al lavoro. Ma questa è solo una delle missi
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Il lavoro, una scissione costante a sinistra
20/02/2017 Durata: 29minMemos ha ospitato oggi due storiche personalità che hanno animato la cultura del lavoro in Italia negli ultimi decenni. ..Giovanni Bianchi, oggi presidente del circolo Dossetti di Milano, è stato alla guida delle Acli tra la fine degli anni ‘80 e i primi anni ‘90. ..Antonio Pizzinato ha passato una vita nella Cgil, di cui è stato segretario generale tra il 1986 e il 1988. Insieme hanno vissuto le esperienze delle lotte operaie a Sesto San Giovanni, la Stalingrado d’Italia. Sempre insieme hanno condiviso l’esperienza politica dell’Ulivo, nella seconda metà degli anni ‘90. Sul piano delle appartenenze alle forze politiche, Giovanni Bianchi è stato iscritto alla Dc, poi presidente del Ppi fino ad approdare nel 2007 al partito democratico attraverso la Margherita. Antonio Pizzinato, iscritto giovanissimo al Pci, è entrato nel Pds, dopo lo scioglimento del partito comunista. Poi in Sinistra democratica, Sel fino ad arrivare alla neonata Sinistra Italiana.
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Mani pulite, 25 anni dopo. Davigo, ex pm del pool: “sono state cambiate le leggi per fermarla”
16/02/2017 Durata: 28minVenticinque anni fa, il 17 febbraio del 1992, con l’arresto di Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio di Milano, inizia l’era di Mani Pulite. Le inchieste della procura milanese sulla corruzione scoperchiano un sistema del malaffare che ha riguardato partiti e imprese. «Alla fine è cambiato poco», dice oggi a Memos uno dei magistrati più impegnati in quelle inchieste. E’ Piercamillo Davigo, presidente dell’Associazione nazionale magistrati, allora uno dei pm di Mani Pulite. Il Davigo-pensiero sulla corruzione è concentrato in un libro che uscirà la prossima settimana dal titolo: “Il sistema della corruzione” (Laterza 2017). Ospite della puntata di oggi di Memos anche la giornalista del Sole-24 Ore Serena Uccello. In un recente libro (“Corruzione”, Einaudi 2016) ha raccontato il sistema della corruzione in Italia attraverso un testimone diretto, Piergiorgio Baita, ex amministratore delegato della Mantovani Spa, al centro dell’inchiesta veneziana sul Mose.