Memos

  • Autore: Vários
  • Narratore: Vários
  • Editore: Podcast
  • Durata: 450:01:10
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Informações:

Trama

Il podcast della trasmissione Memos di Radio Popolare

Episodi

  • Memos di venerdì 02/07/2021

    02/07/2021 Durata: 29min

    L’Italia e l’antirazzismo alla Chiellini. L’originale trovata del capitano della nazionale, e dei vertici del calcio italiano, di inginocchiarsi ma solo per cortesia verso la squadra avversaria. Che cosa significa? “Significa vedere il razzismo come un problema degli altri, delle squadre che hanno al proprio interno un giocatore nero”, dice a Memos la filosofa della politica Giorgia Serughetti (università di Milano Biocca). “Mentre ai calciatori, personaggi pubblici, si chiede – racconta Serughetti - di prendere una posizione in una campagna globale (Black Lives Matter) che è contro le violenze della polizia sugli afroamericani e, in generale, contro il razzismo”. La seconda parte della puntata di oggi si occupa della pericolosa “passeggiata”, chiamiamola così, che la sinistra sta facendo sui bordi di un buco nero rappresentato dai Cinque Stelle di questi giorni. Gli alleati principali del Pd sono in frantumi e l’alleanza di centrosinistra rischia di non nascere mai. Il tutto mentre la destra radicale di Melo

  • Memos di giovedì 01/07/2021

    01/07/2021 Durata: 28min

    Oggi a Memos si è parlato di frutta e di parole. Prima il rapporto dell’associazione Terra, diretta da Fabio Ciconte, sulla crisi del mercato ortofrutticolo italiano. Un mercato sempre di più messo alle strette dai vincoli della standardizzazione dei prodotti: “un cibo bello – sostengono gli autori del rapporto - non è sempre buono per l’ambiente e l’agricoltura”. E poi la sociolinguista Vera Gheno ci ha condotti alla ricerca delle parole consapevoli che rendono efficaci le nostre conversazioni (“Trovare le parole. Abbecedario per una comunicazione consapevole” con Federico Faloppa, Gruppo Abele Edizioni 2021).

  • Memos di mercoledì 30/06/2021

    30/06/2021 Durata: 27min

    G8, vent’anni fa a Genova. Di cosa parlarono in quei giorni di luglio del 2001 i leader riuniti a Palazzo Ducale? Quali scenari della globalizzazione prefigurarono? Qual era il profilo politico dei protagonisti? Bush e i neocon. Blair, Schroeder e il centrismo della terza via. Chirac, il gollista. Berlusconi, l’americano amico di Putin. Ospite: Luigi Bonanate, professore emerito di relazioni internazionali all’università di Torino.

  • Memos di martedì 29/06/2021

    29/06/2021 Durata: 28min

    “Per la civiltà e la giustizia sociale”. E’ iniziata la raccolta di firme per il referendum abrogativo che vuole legalizzare l’eutanasia in Italia. Entro il 30 settembre dovranno essere raccolte 500 mila firme. Il referendum è stato promosso dall’associazione “Luca Coscioni” e dai Radicali italiani. Tra i promotori c’è Marco Cappato, l’esponente radicale e dell’associazione Coscioni che aiutò a realizzare la volontà di Fabiano Antoniani, dj Fabo, di mettere fine alla propria vita. Cappato, che è stato ospite oggi a Memos, ha raccontato che solo “una persona su mille può accedere all’aiuto alla morte volontaria in Svizzera. Sono pochi anche coloro che possono ottenere qualche cosa di simile a una eutanasia clandestina o di fatto. Invece, il diritto e le regole – secondo Cappato - sono quelle che devono valere per tutti e che danno in modo uguale a tutti la libertà di poter scegliere alla fine della propria vita. E’ un fatto che in democrazia deve essere garantito indipendentemente dalle disponibilità economich

  • Memos di venerdì 25/06/2021

    25/06/2021 Durata: 26min

    Memos, il promemoria sull'attualità di Radio Popolare. Raffaele Liguori vi accompagna nel suo giro quotidiano di conversazioni. Memos è in onda sulle frequenze di Rp (e in streaming su radiopopolare.it) dalle 13.00 alle 13.30 dal martedì a venerdì.

  • Memos di giovedì 24/06/2021

    24/06/2021 Durata: 27min

    Uno sfregio alla rivoluzione di Franco Basaglia, l’inventore dei centri pubblici di salute mentale, lo psichiatra che guardava negli occhi il paziente prima ancora della malattia; il medico che ha privilegiato le terapie fatte di relazioni e rifiutato le costrizioni e le violenze. Lo sfregio arriva da alcune decisioni della giunta del Friuli Venezia Giulia, guidata dalla destra, che mettono in discussione il modello Basaglia e le sue strutture. Memos ne ha parlato con Fabiana Martini, giornalista e consigliera comunale d’opposizione a Trieste, del Pd; e con Giovanni Carrosio, sociologo dell’ambiente, docente all’università di Trieste. Le parole di qualche giorno fa di Alberta Basaglia, figlia del grande psichiatra morto nel 1980, suonano come un appello alla mobilitazione: “stanno uccidendo l’eredità di mio padre. Quando saranno distrutti gli ultimi baluardi che dimostrano l’efficacia della riforma Basaglia, sarà più facile rinnegare la sua rivoluzione culturale”.

  • Memos di mercoledì 23/06/2021

    23/06/2021 Durata: 27min

    Caporali, imprese di comodo, criminalità: è la coalizione dello schiavismo che sfrutta il lavoro bracciantile, soprattutto dei migranti. Ma in Puglia i lavoratori sfruttati cominciano a denunciare i propri aguzzini. A Memos il racconto del Procuratore capo della Repubblica di Foggia, Ludovico Vaccaro. “Sono decine le inchieste sullo sfruttamento – dice il procuratore Vaccaro - decine le aziende sottoposte a controllo giudiziario. E’ importante che l’ultima inchiesta sia partita da una denuncia di due lavoratori sfruttati, perché testimonia un cambiamento di rotta. In passato i primi a fuggire al nostro arrivo erano i migranti, perché temevano di perdere il lavoro. Ora, abbiamo recuperato la fiducia dei lavoratori sfruttati anche grazie all’aiuto dei sindacati”. Memos ha ospitato anche un commento della sociologa Annalisa Dordoni, dell’università di Milano Bicocca. I braccianti nei campi della Puglia e i fattorini della logistica al nord condividono la condizione di sfruttati. “Il lavoro della logistica come

  • Memos di martedì 22/06/2021

    22/06/2021 Durata: 28min

    I profughi nel mondo sono più di 82 milioni, quasi quanto la popolazione di un paese come la Germania. Lo raccontano i dati dell’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (ACNUR), diffusi in occasione della Giornata mondiale per il rifugiato del 20 giugno scorso. A Memos Valerio Calzolaio, giornalista e saggista, e la sociologa dell’università di Torino Magda Bolzoni. .Secondo Calzolaio “i dati diffusi dall’ACNUR sottostimano il dramma di chi è costretto a fuggire. Per essere censiti in quei numeri bisogna avere o lo status di rifugiato internazionale o di profugo interno. Per molte persone in fuga, però, questo status non si raggiunge mai. Allora non vengono censiti o vengono uccisi prima dai disastri naturali o dalle persecuzioni, e sono decine di milioni. L’Italia - conclude Calzolaio - non fa niente per accogliere i profughi. Anche l’Europa non è certo virtuosa. La maggior parte di loro viene accolta nei paesi poveri, con l’eccezione della Germania”. La sociologa Magda Bolzoni ricorda quali sono i pericoli d

  • Memos di venerdì 18/06/2021

    18/06/2021 Durata: 27min

    Lina Khan, 32 anni, giurista laureata a Yale, docente alla Columbia Law School, è stata nominata dal presidente Usa Biden a capo dell’antitrust americana (FTC). E’ apertamente schierata contro i monopoli di Big Tech. La nomina di Khan potrà avere conseguenze a livello mondiale. Le concentrazioni di potere di società come Facebook, Amazon, Apple, Google, Netflix, Microsoft colpiscono la concorrenza e possono essere un danno anche per la democrazia. Nel 2017, in un paper sul Yale Law Journal (https://www.yalelawjournal.org/note/amazons-antitrust-paradox) Khan ha denunciato la legislazione antitrust americana, ritenuta insufficiente di fronte alle minacce di monopoli come Amazon. “L'attuale quadro dell'antitrust - scriveva Lina Khan - non è in grado di catturare l'architettura del potere di mercato nell'economia moderna. Non possiamo conoscere i potenziali danni alla concorrenza posti dal dominio di Amazon, se misuriamo la concorrenza principalmente attraverso il prezzo e la produzione. In particolare, l'attuale

  • Memos di giovedì 17/06/2021

    17/06/2021 Durata: 27min

    Demografia asiatica e africana. In queste aree il XXI secolo continuerà ad essere un secolo di crescita della popolazione, come lo è stato il ‘900 per tutto il pianeta. La Cina, paese più popoloso al mondo ancora per poco, ha imboccato il sentiero dell’invecchiamento dei suoi abitanti, come accade da tempo in Occidente. Inoltre, nei prossimi anni inizierà un vero e proprio declino demografico cinese. In Italia il 2018 è stato l’anno della svolta, con la quota di anziani over 60 che ha superato i giovani under 30. Ma in Italia l’assistenza agli anziani non autosufficienti è quasi all’anno zero. E la riforma, di cui sta discutendo la commissione Paglia, spinge sulla domiciliarità dell’assistenza. Il rischio è far ricadere solo sulle famiglie il peso dell’aiuto agli anziani non autosufficienti. Memos ha ospitato oggi il demografo Alessandro Rosina e la sociologa Chiara Saraceno.

  • Memos di mercoledì 16/06/2021

    16/06/2021 Durata: 28min

    Economia e sicurezza. L’Occidente in versione novecentesca (G7 e Nato) punta il dito contro Cina e Russia. A Memos ne abbiamo parlato con l’economista Alessia Amighini, docente all’Università del Piemonte Orientale e co-direttrice dell’Osservatorio Asia dell’Ispi; e con l’analista strategico Alessandro Politi, direttore del centro di ricerca “Nato Defense College Foundation”. Secondo Politi “la Nato ha trovato un consenso su come trattare Russia e Cina”. La Russia, sostiene Politi, è un problema oggettivo. “La Crimea è stata annessa in un modo totalmente illegale. In più c’è metà dell’Ucraina sottratta alla sovranità legittima del governo di Kiev. La Cina, invece, viene trattata sostenendo che rappresenta sia una sfida che un’opportunità. C’è, quindi, un trattamento differenziato tra Russia e Cina”. A ciò l’economista Alessia Amighini aggiunge un dato che riguarda la Russia e i suoi annunci (vedi il ministro degli esteri Lavrov) di volersi svincolare dal dollaro. “La Russia – sostiene Amighini - gioca in que

  • Memos di martedì 15/06/2021

    15/06/2021 Durata: 27min

    Ambiente e biodiversità, tutela degli ecosistemi e degli animali. E’ iniziato il lungo iter di modifica dell’articolo 9 della nostra Costituzione. La settimana scorsa il primo sì del Senato a larghissima maggioranza. La modifica costituzionale riguarda anche l’articolo 41. Si introduce tra i principi il rispetto della salute e dell’ambiente. Memos oggi ha ospitato Annalisa Corrado, co-portavoce di Green Italia; e Andrea Pertici, costituzionalista dell’università di Pisa. “Come ecologisti non possiamo che essere contenti”, sostiene Annalisa Corrado. “L’ambiente, l’ecosistema, la salute arrivano nell’ossatura del nostro ordinamento, nel fondamento primario del nostro paese. Questo significa che l’importanza di questi temi è arrivata al massimo del livello istituzionale possibile. E’ molto importante, anche solo dal punto di vista culturale. Sarà un riferimento che potrà essere utilizzato per far leva sul decisore politico, quando dovesse allontanarsi da questo principio. Dopodichè, il problema sta nell’attuazio

  • Memos di venerdì 11/06/2021

    11/06/2021 Durata: 28min

    Rimettere in sesto il rapporto tra esseri umani e natura, squilibrato dalla biodiversità maltrattata, dagli allevamenti intensivi e dalle emissioni di CO2. A Memos Sofia Belardinelli, ricercatrice di bioetica e etica ambientale all’università di Napoli, collaboratrice del magazine online di divulgazione scientifica dell’università di Padova “Bo Live” (https://ilbolive.unipd.it/) e di Micromega. Del rapporto tra umano e natura discuteranno gli ospiti delle “Giornate della laicità” a Reggio Emilia nei prossimi tre giorni. A Memos la direttrice scientifica degli incontri Cinzia Sciuto, filosofa e giornalista di Micromega, presenta i temi degli incontri (https://www.giornatedellalaicita.com/).

  • Memos di giovedì 10/06/2021

    10/06/2021 Durata: 26min

    Memos oggi vi ha riproposto l'intervista a Branko Milanovic, uno dei maggiori studiosi delle disuguaglianze economiche e sociali. Milanovic è un economista, insegna negli Stati Uniti. Il suo ultimo libro pubblicato in Italia si intitola "Capitalismo contro capitalismo" (Laterza, 2020).

  • Memos di mercoledì 09/06/2021

    09/06/2021 Durata: 27min

    Joe, le taxeur. Così la settimana scorsa titolava il quotidiano francese Liberation. Joe Biden, l’esattore. Secondo il quotidiano di sinistra francese è l’uomo delle tasse del momento. All’interno degli Stati Uniti ha aumentato le tasse sulle imprese dal 21 al 28%; all’estero ha premuto sui G7 per la tassa minima sulle multinazionali. La Casa Bianca di Biden sta cercando a tutti i costi di recuperare dal passato almeno l’immaginario del New Deal rooseveltiano o della Great Society di Lyndon Johnson. Riforme e politiche fiscali redistributive verso il basso. E così di equità, tasse sui ricchi, redistribuzione fiscale si torna a parlare dopo un quarantennio di tabula rasa neoliberista. E’ solo un’operazione cosmetica, di “fiscalwashing”? Oppure si vuole mettere mano alle diseguaglianze crescenti nelle nostre società? In questo caso basta la leva fiscale per ricomporre divari e disuguaglianze? Memos ha ospitato oggi Tommaso Faccio, docente di diritto tributario alla Nottingham University Business School e segret

  • Memos di martedì 08/06/2021

    08/06/2021 Durata: 27min

    Il PNRR non se ne occupa, l’opinione pubblica appare distratta da altro. Perché sembrano non interessare più le concentrazioni nel settore della comunicazione e dell’informazione? Da qui parte la conversazione di oggi a Memos con Flavia Barca, consulente ufficio studi Rai, e Vincenzo Vita, giornalista, già parlamentare e sottosegretario in governi di centrosinistra, esperto di media e informazione. “Le concentrazioni editoriali di oggi – racconta Vita - sono difensive. Gli editori del mondo analogico sono terrorizzati dai nuovi oligarchi delle piattaforme digitali (Facebook, Google, Amazon, Microsoft). I vecchi editori decidono le concentrazioni al solo scopo difensivo e nella speranza che aggregandosi possano difendersi meglio. Le concentrazioni di oggi – conclude Vita - hanno un sapore un po’ diverso da quelle che abbiamo conosciute in altre epoche degli anni ruggenti”. Per Flavia Barca ci sono due temi chiave. “Il primo tema – sostiene - è il significato delle concentrazioni. Si tratta di processi figli de

  • Memos di venerdì 04/06/2021

    04/06/2021 Durata: 26min

    Il blocco che non blocca. E’ quello dei licenziamenti. La sociologa del lavoro Giustina Orientale Caputo (dell’università Federico II di Napoli) ha raccontato a Memos che le statistiche dell’Istat mostrano tutt’altra situazione rispetto al blocco dei licenziamenti. “Nel periodo aprile 2020-aprile2021 – racconta la professoressa Orientale Caputo – sono diminuiti gli occupati permanenti (con contratto a tempo indeterminato) di 222 mila unità. Mentre nello stesso anno sono stati assunti in 229 mila con contratti a tempo determinato. La realtà dell’Istat è la seguente: primo, nonostante il sacrosanto blocco dei licenziamenti, in Italia sono stati persi 222 mila posti di lavoro; secondo, le contemporanee assunzioni a termine di 229 mila lavoratori/trici potrebbero voler dire che negli ultimi decenni in Italia c’è stato un processo di sostituzione delle tipologie di lavoro. E cioè – conclude la sociologa della Federico II – che a fronte di contratti permanenti, con garanzie, gli imprenditori preferiscono assumere

  • Memos di giovedì 03/06/2021

    03/06/2021 Durata: 27min

    Scuola, sta per finire un anno di restrizioni e pendolarismo forzato tra lezioni a distanza e in presenza. Memos ha ospitato un’insegnante di scuola elementare, Antonella Meiani, e un neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, Stefano Benzoni. “Le tracce negative di quest’anno sono sicuramente tante”, racconta Meiani. “C’è anche un desiderio che sento dai bambini e dalle bambine – aggiunge Meiani - e cioè quello di riappropriarsi del mondo, del loro corpo e di tutto quello che al corpo è stato negato”. Stefano Benzoni ha messo in evidenza quanto il malessere dei bambini e dei ragazzi fosse presente già in precedenza. “La realtà – sostiene Benzoni - è che la situazione della gestione della salute mentale era già critica in passato. Prima del Covid la situazione era la seguente: le richieste delle famiglie alle unità di neuropsichiatria infantile erano raddoppiate negli ultimi dieci anni e le risorse pubbliche dedicate dallo stato alla neuropsichiatria infantile dimezzate. Eravamo in una situazione in cui sol

  • Memos di martedì 01/06/2021

    01/06/2021 Durata: 29min

    La Repubblica italiana e i suoi 75 anni. Domani 2 giugno è un anniversario speciale per la Repubblica nata dalla Resistenza al nazifascismo. Il 2 giugno 1946 si vota per il referendum monarchia-repubblica e per l’Assemblea Costituente. Per la prima vota in Italia votano anche le donne. In 75 anni di storia quante “repubbliche” ha avuto l’Italia? Memos ha chiesto ad alcuni/e studiosi/e di raccontarne almeno quattro: la repubblica dei valori civili (Maurizio Viroli, filosofo e teorico della politica), la repubblica della parità di genere (Marilisa D’Amico, costituzionalista), la repubblica della sovranità violata (Massimo Villone, costituzionalista) e la repubblica dei partiti (Simona Colarizi, storica).

  • Memos di venerdì 28/05/2021

    28/05/2021 Durata: 25min

    PNRR e salute. Un gruppo di scienziati ha bocciato il piano di Draghi: “non c’è alcun riferimento alla prevenzione”. A Memos il professor Francesco Forastiere, medico ed epidemiologo, ha spiegato le conseguenze di questa omissione, dopo averle scritte in un articolo per la rivista online “Scienza in rete”. Oggi a Memos siamo tornati a parlare delle origini incerte del virus Sars-Cov-2. La pandemia di Covid-19 è la conseguenza di un salto di specie dagli animali agli umani? Oppure è frutto di un errore di laboratorio? Ospite in trasmissione la dottoressa Elisa Vicenzi che è a capo dell’unità di ricerca in “Patogeni Virali e Biosicurezza” dell’Ospedale San Raffaele di Milano. “Conoscere l’origine del virus Sar-Cov-2 è importante anche per il futuro”, racconta la dottoresssa Vicenzi. “Se non conosciamo l’origine di questa pandemia – sostiene - come potremo affrontare le prossime pandemie?”

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