Trama
Il podcast della trasmissione Memos di Radio Popolare
Episodi
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Memos di mercoledì 27/09/2017
27/09/2017 Durata: 28minNdrangheta in Lombardia, la colonizzazione. L’inchiesta delle procure di Monza e Milano, con l’arresto del sindaco forzista di Seregno Edoardo Mazza, conferma il radicamento profondo dei clan al nord. Le organizzazioni mafiose impongono un rapporto di sottomissione alle amministrazioni pubbliche. Il racconto sul caso Seregno della senatrice Mdp Lucrezia Ricchiuti, ex vicesindaca di Desio, che aveva denunciato due anni fa la presenza mafiosa a Seregno. Ospiti della puntata anche la consigliera comunale, ed ex sindaca di Corsico, Maria Ferrucci e il presidente della commissione consiliare Antimafia del Comune di Milano David Gentili.
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Memos di martedì 26/09/2017
26/09/2017 Durata: 29minGrecia, il disastro provocato dall'austerità. Il consiglio dei ministri finanziari dell'Unione Europea ha chiuso ieri la procedura di infrazione per deficit eccessivo nei confronti del governo greco. A quale costo è avvenuto il "risanamento dei conti"? A Memos la testimonianza sui costi sociali dell'austerità di un medico di un ospedale pubblico di Atene, Giorgos Vichas. Ospiti anche il giornalista greco Dimitri Deliolanes e l'economista Vladimiro Giacché, presidente del CER (Centro Europa Ricerche).
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Memos di lunedì 25/09/2017
25/09/2017 Durata: 29minGermania, l’ultimo giro alla cancelleria per Angela Merkel. Il suo partito, la Cdu, è arrivato primo alle elezioni di ieri, ma non ha vinto. Ora Merkel deve trattare con verdi e liberali per formare un govrno, dopo la rovinosa caduta della Spd che ha deciso di passare all’opposizione e chiudere con la “grande coalizione”. Ospiti: Angelo Bolaffi, filosofo della politica e germanista; e Piero Ignazi che insegna Politica comparata e Politica estera dei paesi europei all’Università di Bologna.
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Memos di giovedì 21/09/2017
21/09/2017 Durata: 30minStati di eccezione, Catalogna e Spagna. Lo scontro tra i governi di Madrid e Barcellona sul referendum per l’indipendenza catalana. Intervista a Luca Bellizzi, delegato del governo catalano in Italia. Ospiti della puntata: Adriano Prosperi, storico, professore emerito di storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa; e Piervirgilio Dastoli, storico dell’integrazione europea e presidente del Consiglio italiano del Movimento Europeo.
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Memos di mercoledì 20/09/2017
20/09/2017 Durata: 29minFuga dalla ‘ndrangheta. Il riscatto delle donne dalla violenza delle famiglie mafiose. Storie di liberazione. Con Sabrina Garofalo, sociologa dell’Università della Calabria di Cosenza e Niccolò Zancan, inviato del quotidiano La Stampa.
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Memos di martedì 19/09/2017
19/09/2017 Durata: 32minBanche, stenta a partire la commissione parlamentare di inchiesta sui “salvataggi” di Mps, Etruria e banche venete. Chi frena la ricerca della verità sui 20 miliardi di euro spesi per non farle fallire? Ospite il giornalista Gianni Dragoni (Sole 24 Ore e Servizio Pubblico). Intervista a Carlo dell’Aringa, deputato Pd e membro della commissione.
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Memos di lunedì 18/09/2017
18/09/2017 Durata: 31minIl fascismo senza regime, da Salvini al bagnino di Chioggia. Con lo storico Giovanni De Luna e il giornalista-scrittore Christian Raimo.
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Stefano Rodotà, la lezione di una vita
29/06/2017 Durata: 28minDiritto e diritti, proprietà e beni comuni, democrazia e nuove tecnologie, diritto corpo e amore, costituzione e internet. ..E’ la lezione civile e politica del professor Stefano Rodotà. Per ripercorrerla, ad una settimana dalla sua morte, Memos ha ospitato oggi Ugo Mattei e Juan Carlos De Martin. Due persone legate a Rodotà da una stima reciproca. Mattei, giurista dell’Università della California e dell’Università di Torino, ha condiviso con Rodotà la campagna sull’«acqua bene comune» che portò ai referendum del 2011. De Martin è ingegnere informatico del Politecnico di Torino, condirettore del Centro NEXA su Internet e Società, un centro di cui il professor Rodotà è stato uno dei garanti.
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“Centrosinistra unito, ma solo per condividere politiche comuni”. Intervista con Sergio Cofferati
28/06/2017 Durata: 28min«Che stare insieme sia meglio che stare separati è un’ovvietà. Però per stare insieme bisogna condividere delle proposte di merito». Lo ha detto a Memos Sergio Cofferati, deputato europeo del gruppo dei Socialisti e Democratici anche se dal 2015 non è più iscritto al Pd. Cofferati, già sindaco di Bologna (2004-2009) e prima ancora segretario generale della Cgil (1194-2002), ha attraversato la storia politica del centrosinistra di questi ultimi vent’anni. E oggi ragiona anche del suo futuro. «Trovo stucchevole nella discussione di queste settimane, ancora adesso dopo i risultati elettorali – dice l’ex leader della Cgil - il politicismo che porta ad interrogarsi se il centrosinistra debba essere largo o stretto. La mia domanda, che è quella che tante persone mi fanno, è: stare insieme per fare cosa? Io vorrei che si discutesse di questo. Faccio degli esempi: penso che una forza di sinistra che considera il lavoro un valore sociale debba NON fare il Jobs Act. E quindi il Jobs Act va abolito. Se si è d’accordo, p
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“C’era un’alternativa al regalo di stato per Banca Intesa”. Intervista a Stefano Fassina sul crack delle banche venete
27/06/2017 Durata: 28minC’era un’alternativa al regalo del governo a Banca Intesa? Le banche venete (Veneto Banca e Popolare di Vicenza) potevano essere “salvate” prima e in un altro modo? Il governo ha deciso domenica scorsa per decreto di aiutare con oltre 5 miliardi di euro l’unico soggetto che si è offerto per rilevare le banche venete. Si tratta del gruppo Intesa San Paolo che si prenderà la parte ripulita dai crediti spazzatura delle due banche (cioè sportelli, asset vari e parte del personale) pagando la cifra simbolica di un euro. ..Come si è arrivati al crack delle due banche? C’entra la crisi finanziaria internazionale oppure il dissesto dei conti dipende dalla malagestione dei due istituti di credito? A Memos ne abbiamo parlato con Stefano Fassina, deputato di Sinistra italiana e consigliere comunale a Roma, ex viceministro dell’economia nel governo Letta, economista. «Il governo – sostiene Fassina - poteva entrare con un suo fondo nel capitale delle due banche e prendersi non solo le parti della “bad bank” (i crediti ine
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Ballottaggi, alleanze in crisi per vincitori e vinti
26/06/2017 Durata: 10minE’ un lungo elenco di città passate da amministrazioni di centrosinistra a sindaci di centrodestra il risultato prevalente dei ballottaggi di ieri. Genova è stato il caso più eclatante. La grande città del nord, da sempre con giunte di tradizione di sinistra o progressista, è finita nelle mani di un sindaco, Marco Bucci, che durante la campagna elettorale ha promesso di amministrare la città “come un’impresa”. Una sconfitta pesante per il centrosinistra genovese che pure si è presentato in una versione larga: Pd, Mdp bersaniano ed ex Sel, una lista arcobaleno con i rappresentanti delle comunità immigrate e gli attivisti LGBT. Ma anche l’alleanza dei vincitori a Genova scricchiola. La coalizione che ha sostenuto il nuovo sindaco Bucci, la destra classica forzitalia-lega-fratelliditalia, già un minuto dopo la vittoria non è riuscita a nascondere le proprie crepe. Divisi tra i berlusconiani di Forzitalia soddisfatti, ma non raggianti, per la vittoria genovese, come l’ex ministra Gelmini. E gli altri, i “salvini
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L’Italia e la crisi, tra banche industria e lavoro a dieci anni dall’inizio della Grande Recessione
22/06/2017 Durata: 28minLa “Grande Recessione” è iniziata dieci anni fa. Tutto cominciò negli Stati Uniti con la crisi dei mutui ad alto rischio, trasformati in titoli spazzatura e venduti a mani basse sui mercati finanziari. Il 19 luglio del 2007 l’allora capo della Fed, la banca centrale americana, Ben Bernanke ammise per la prima volta che la crisi dei subprime avrebbe “chiaramente provocato delle perdite”. Bernanke, durante un’audizione alla commissione bancaria del Senato statunitense, riportò alcune stime di queste perdite: tra i 50 e i 100 miliardi di dollari. Due anni dopo, nel 2009, le stime sui costi della crisi per le banche erano già diventate superiori di oltre 30 volte. A dieci anni di distanza dall’inizio della Grande Recessione negli Stati Uniti, qual è il conto pagato dall’Italia? Memos ha ospitato oggi lo storico Giuseppe Berta e la statistica sociale Linda Laura Sabbadini. A dieci anni da quel luglio del 2007 in Italia si parla ancora di banche. Banche travolte dalla crisi globale, ma anche in diversi casi dalla m
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Maturità 2017, una prova d’appello per la scuola italiana
21/06/2017 Durata: 28minDal “profitto vile che fulmina il pesce” del poeta livornese Caproni alla rivoluzione digitale e il suo rapporto con il lavoro; dall’Italia del boom economico degli anni Sessanta alla relazione tra progresso materiale e civile; dai disastri alle ricostruzioni. E’ la maturità 2017. Sono i temi su cui per un massimo di sei ore si sono esercitati oggi poco più di mezzo milioni di maturandi. La scuola italiana è stata capace di prepararli allo sviluppo di queste tracce? Agli studenti è stata insegnata la storia italiana fino agli anni Sessanta? Hanno letto le poesie di Caproni? Messa in questi termini, la maturità diventa una prova non solo per i singoli studenti, ma anche per la scuola italiana: un test d’appello sulla capacità dell’istituzione di preparare i giovani all’esame degli esami. Memos ha ospitato oggi due delle fonti utilizzate dal Miur per le tracce: lo storico Piero Bevilacqua, per il tema sull’Italia del boom economico, e il genetista Edoardo Boncinelli citato per il tema “progresso e civiltà”. Osp
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Corruzione e cittadini monitoranti contro il malaffare
20/06/2017 Durata: 28min“Anticorruzione pop. E’ semplice combattere il malaffare se sai come farlo”. E’ il titolo di un libro appena uscito per le edizioni del Gruppo Abele. E’ un libro sulla corruzione. Non parla però solo di corrotti e corruttori, ma di ciò che ciascuno di noi può fare. Noi, potenziali “cittadini monitoranti”. Il volume, scritto da Leonardo Ferrante e Alberto Vannucci, mette insieme analisi, modelli, riflessioni e proposte sul tema della corruzione. Con un obiettivo: sconfiggere il sistema del malaffare in Italia. Un sistema così diffuso “da mettere in discussione non solo la nostra convivenza, ma il nostro stesso stare al mondo”, ha scritto don Luigi Ciotti nella presentazione. Anticorruzione pop è anche una miniera di riferimenti bibliografici, con una vasta letteratura sulla corruzione citata di volta in volta nelle note al testo. I due autori sono stati ospiti oggi a Memos. Leonardo Ferrante è referente nazionale del settore “Anticorruzione civica e cittadinanza monitorante” di Libera e Gruppo Abele. Alberto V
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Macron e la solida maggioranza di deputati e astensionisti
19/06/2017 Durata: 26minLe elezioni in Francia, ieri il secondo turno delle legislative. Ora l’era Macron può cominciare. Il partito del presidente della repubblica francese (En Marche) ha ottenuto una solida maggioranza assoluta all’Assemblea Nazionale, ma con una fragilissima partecipazione degli elettori. Soltanto il 43,4% degli elettori francesi è andato a votare (al primo turno solo il 50,2%). Le urne francesi hanno dato anche altre indicazioni: la destra gollista in parlamento ha quasi dimezzato la sua rappresentanza, il partito socialista si è frantumato (da 280 ad una quarantina di seggi); la sinistra di Melenchon ha quasi triplicato i seggi (da 10 a 27), ma è molto al di sotto dei voti che il suo leader aveva preso al primo turno delle presidenziali. Infine la destra xenofoba e nazionalista del Front National (da 2 a 7 seggi) con Marine Le Pen che entra per la prima volta in parlamento. Cosa farà Macron? Quali politiche proporrà per uscire dalla crisi? Molto è già stato annunciato durante i lunghi mesi di campagna elettora
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Parlamento, leggi di fine stagione: processo penale approvato, cittadinanza in arrivo al Senato. Lista d’attesa per reato di tortura e codice antimafia
15/06/2017 Durata: 26minSi avvicina la fine della legislatura, al più tardi nel febbraio 2018. In alcuni casi l’approssimarsi delle elezioni sta accelerando i lavori del Parlamento. Progetti chiusi nei cassetti delle commissioni parlamentari da mesi, tornano in aula. Uno di questi progetti a cui è stato messo l’acceleratore è quello che riguarda la modifica di alcune norme sul processo penale. Questioni importanti per un paese che ha un livello di corruzione e illegalità “sistemico”, come si dice in questi casi. ..Il progetto sul processo penale è stato approvato definitivamente ieri sera alla Camera, preceduto da un voto di fiducia. Il testo introduce alcune novità sul voto di scambio politico-mafioso, tempi della prescrizione e uso delle intercettazioni. A Memos oggi ne abbiamo parlato con Davide Mattiello, deputato del Pd, membro della Commissione parlamentare Antimafia. Con Mattiello abbiamo visto anche lo stato di altri due progetti di legge importanti che restano però ancora fermi in parlamento: le modifiche al Codice Antimaf
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Università, più matricole e meno soldi
14/06/2017 Durata: 27minTra una settimana, il 21 giugno, iniziano gli esami di maturità. Sono 505 mila gli studenti coinvolti. Passata l’estate, più della metà di loro si iscriverà in una delle università italiane. Almeno così dicono i dati riferiti al passato. Gli ultimi del Miur del 2016 parlano di 283 mila matricole. Il 2016 è stato un anno di ripresa delle iscrizioni all’università, dopo anni di declino. Resta comunque lontano il record assoluto del 1993 quando furono 360 mila i nuovi iscritti. Da che tipo di università saranno accolte le future matricole? Non certo da un’istituzione florida, se si pensa ad esempio ai tagli dei finanziamenti pubblici di questi ultimi anni. Memos ha chiesto oggi a Francesco Sylos Labini e Gianfranco Viesti una descrizione dello stato di salute dell’università italiana, in particolare di quella pubblica. Sylos Labini è un fisico teorico, tra i fondatori dell’associazione ROARS che si occupa di valutazione e politiche della ricerca. Autore di “Rischio e Previsione. Cosa può dirci la scienza sulla
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Clima, economia sostenibile, dignità del lavoro
13/06/2017 Durata: 28minIl vertice dei ministri dell’Ambiente del G7 di Bologna si è concluso come da copione: la dichiarazione finale non porta la firma dell’amministrazione Trump sui capitoli specifici che riguardano il clima e gli accordi di Parigi del 2015. Trump o non Trump, negli Stati Uniti grandi aziende multinazionali (da Apple a Exxon) e stati (in testa la California) si stanno muovendo comunque verso le fonti rinnovabili. Un movimento planetario che richiede un nuovo modello di sviluppo. Un sistema economico sostenibile in cui il rispetto della dignità del lavoro sia una delle componenti fondamentali. Di questi temi hanno parlato oggi a Memos Leonardo Becchetti e Gianni Silvestrini. Leonardo Becchetti è un economista che insegna all’Università “Tor Vergata” a Roma. E’ membro del Comitato Etico di “Etica Sgr”, fondo di investimento del gruppo Banca Popolare Etica. Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club. Il Kyoto Club è un'organizzazione non profit, costituita da imprese, enti, associazioni e amministrazio
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Voto per i sindaci, astensionismo crescente
12/06/2017 Durata: 26minLa partecipazione in Italia alle elezioni dei sindaci si riduce sempre di più. E il voto di ieri in oltre mille comuni lo conferma. L’affluenza ieri è stata complessivamente del 60,07 rispetto alle 66,85% di cinque anni fa. «E’ così dal 1993, da quando fu introdotto l’attuale sistema elettorale nei comuni», ci dice Marco Valbruzzi, ricercatore dell’Istituto Cattaneo di Bologna. Valbruzzi ha raccontato a Memos i dati disaggregati della partecipazione al voto di ieri: l’affluenza cala in tutte le regioni, il calo è maggiore nelle regioni del nord rispetto al sud. Per i sindaci, in genere, la partecipazione al sud è maggiore rispetto al nord. L’Emilia Romagna è la regione dove ieri c’è stato il calo maggiore dell’affluenza (-10,99%), mentre la Liguria è quella in cui si è votato di meno (solo il 50,63%). Ospite oggi a Memos anche il politologo Piero Ignazi che ha analizzato il voto italiano: da quello per il M5S a quello per le coalizioni “tradizionali” (centrosinistra e centrodestra). ..Il professor Ignazi ha p
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Il conto salato della manovra d’autunno
08/06/2017 Durata: 23minIn mezzo al guado: tra il tramonto definitivo dell’accordo sulla legge elettorale e l’ipotesi di elezioni anticipate. ..Qualunque sia l’esito dello scontro di queste ore tra Pd e M5S, dopo che anche oggi alla Camera si sono fatti rivedere i franchi tiratori, il prossimo ottobre arriverà «una manovra difficile». Lo dice a Memos la senatrice Maria Cecilia Guerra, presidente del gruppo Articolo1-Mdp. La senatrice Guerra ci ha dato alcune anticipazioni sull’entità della prossima legge di stabilità. Ospite della puntata di oggi anche l’economista della Luiss di Roma, Marcello Messori. Come votano i mercati finanziari? Per le elezioni anticipate o per Gentiloni in carica fino al 2018? «Gli investitori non vogliono l’incertezza», racconta Messori. Si rischia allora un nuovo “agosto nero” per i titoli di stato italiani, come quello del 2011? «Questo rischio c’è» sostiene Messori. «Temo – prosegue - che vi siano elevate probabilità che si concretizzi qualora il livello politico-istituzionale del nostro paese non sia i