Trama
Il podcast della trasmissione Memos di Radio Popolare
Episodi
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Lezioni di antimafia: Giuseppe Costanza
21/02/2020 Durata: 27minL’ospite della quarta lezione di antimafia è stato Giuseppe Costanza, autista personale del giudice Giovanni Falcone. Costanza era a bordo dell’auto con Falcone e la moglie Francesca Morvillo il giorno della strage di Capaci, il 23 maggio del 1992. Giuseppe Costanza è uno dei sopravvissuti a quella strage insieme ai tra agenti di scorta che seguivano l’auto di Falcone: gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello. La lezione si è svolta nell’auditorium di Radio Popolare il 19 febbraio 2020.
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Memos di giovedì 20/02/2020
20/02/2020 Durata: 26minLa puntata di oggi di Memos è dedicata a due appelli-campagne, diversi tra loro ma che hanno in comune un’idea di società aperta: aperta nelle culture, nelle politiche. Domani a Roma si inaugura la scuola “Costituente Terra”. L’idea della scuola è corredata da un appello-proposta per una Costituzione della Terra. Gli autori sono i giuristi Valerio Onida e Luigi Ferrajoli, l’intellettuale Raniero La Valle; Maria Rosaria Guglielmi segretaria di Magistratura Democratica; la regista tedesca Margarethe Von Trotta, l’economista Riccardo Petrella e tanti altri. ..Sabato scorso a Scandicci, Firenze, è stata presentata la campagna per “Un’Europa, stessi diritti, una Repubblica”. E’ una campagna per la costruzione di un’Europa repubblicana ed egualitaria. Memos oggi ha ospitato Raniero La Valle e – per la campagna europea – il giornalista francese Eric Jozsef, corrispondente da Roma del quotidiano Libertation. Chiude la puntata il messaggio della sociologa Giovanna Procacci sulla fine dell’operazione Sophia.
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Memos di mercoledì 19/02/2020
19/02/2020 Durata: 27minQuante “Italie” ci sono in Italia? E quali sono le differenze tra loro? E se quelle differenze sono dei veri e propri “divari” o “disuguaglianze” come si possono ricomporre, con quali politiche? Parliamo di fratture, fragilità, divari. E lo facciamo oggi riprendendo in parte una discussione che c’è stata due giorni fa al Politecnico di Milano organizzata dal Dipartimento d’Eccellenza Fragilità Territoriali, un convegno dal titolo “Ricomporre i divari. Politiche e progetti territoriali contro le disuguaglianze”. Memos ha ospitato uno degli organizzatori del convegno, Arturo Lanzani, urbanista e geografo; e Marianna Filandri, sociologa dell’università di Torino, coautrice di “Casa dolce Casa?” (Mulino, 2020), una ricerca sull’Italia dei proprietari di casa. Chiude la puntata il messaggio di Loredana Taddei, tra le fondatrici di “Se non ora quando”, ex responsabile nazionale politiche femminili della Cgil.
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Memos di martedì 18/02/2020
18/02/2020 Durata: 27minLa riabilitazione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Il Comitato europeo dei diritti sociali (organismo del Consiglio d’Europa) ha bocciato il Jobs Act: viola il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a ricevere un “congruo indennizzo o altra adeguata riparazione” in caso di licenziamento illegittimo. E’ un diritto sancito dalla Carta sociale europea che recita all’articolo 24: “tutti i lavoratori hanno diritto ad una tutela in caso di licenziamento”. Di fatto il Comitato dei diritti sociali riabilita la versione originaria dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori così come era stata scritta nel 1970, anno dell’approvazione dello statuto. Una riabilitazione politica, ma non giuridica. Le sue decisioni infatti non hanno conseguenze sugli ordinamenti giuridici dei singoli paesi. Memos ha ospitato Tania Scacchetti, segretaria confederale della Cgil, e Domenico Tambasco, avvocato del lavoro.
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Memos di venerdì 14/02/2020
14/02/2020 Durata: 27minLa Germania senza una leadership, il crepuscolo della cancelliera Merkel e l’assenza di eredi. E poi le ambiguità democristiane verso l’estrema destra nel caso Turingia. A Memos la giornalista e saggista Christiane Kohl e lo storico Umberto Gentiloni. Chiude la puntata di oggi il sociologo Angelo Salento, uno dei fondatori dell’Economia Fondamentale, un collettivo di studiosi e ricercatori appena premiato dalla Fondazione “Friederich Ebert” di Berlino, importante istituzione politica in Germania vicina alla Spd.
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Memos di giovedì 13/02/2020
13/02/2020 Durata: 27minCina, sanità ospedaliera tra pubblico (poco) e privato (tanto). A Memos l’economista Francesca Spigarelli dell’università di Macerata, direttrice del China Center presso lo stesso ateneo, spiega come funziona la sanità nel paese del virus Covid-19. «La sanità privata – racconta la professoressa Spigarelli - è diffusa soprattutto negli ospedali. Nel 2018 la percentuale di ospedali privati era del 60%. Negli ospedali pubblici i cittadini pagano il 30% delle cure». Il sistema sanitario cinese è nel pieno di una grande riforma, racconta l’economista dell’università di Macerata. Dopo lo smantellamento della copertura pubblica dell’era Deng, alla fine degli anni ‘70, ora il progetto di riforma Healthy China 2030 punta ad estendere la copertura sanitaria pubblica ad oltre il 90% della popolazione. A Memos oggi anche la sociologa dell’università Milano-Bicocca Giorgia Serughetti con il suo messaggio sulla denatalità: “un filo spezzato tra presente e futuro”, dice Serughetti. Infine Arturo Lanzani, urbanista e geogra
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Memos di mercoledì 12/02/2020
12/02/2020 Durata: 28minStati Uniti e Cina, lo scontro sul 5G all’ombra dell’epidemia di Covid-19. La nuova tecnologia digitale aprirà la corsa al controllo dell’intelligenza artificiale e della robotica. Memos ha ospitato Francesca Balestrieri, ricercatrice di matematica pura all’Istituto di Scienza e Tecnologia di Vienna, si interessa anche di intelligenza artificiale e nuove tecnologie. Balestrieri è co-autrice di “Guerra digitale. Il 5G e lo scontro tra Stati Uniti e Cina per il dominio tecnologico” (Luiss University Press, 2019). Ospite anche Salvatore Bragantini, editorialista del Corriere della Sera, già membro della Consob e amministratore indipendente di diverse società. Nella seconda parte della trasmissione Cristina Franceschi, presidente della Fondazione “Roberto Franceschi”, ha presentato il libro “Perchè non sono nata coniglio (Edizioni Alegre, 2020), la biografia scritta a più mani di Lydia Franceschi, 96 anni, madre di Cristina e di Roberto, il giovane studente della Bocconi ucciso da un colpo di pistola sparato da
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Memos di martedì 11/02/2020
11/02/2020 Durata: 27minFoibe, i ricordi pericolosi del presidente Mattarella. A Memos lo storico Angelo D’Orsi critica la dichiarazione di ieri del capo dello stato per il Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe. Ci fu «una persecuzione contro gli italiani – ha detto Mattarella - ...che si risolse in una vera e propria pulizia etnica». La replica di D’Orsi a Memos: «sono affermazioni prive di fondamento. La cosa più grave – sostiene lo storico - è accettare un’equiparazione sostanziale tra la Shoah, un avvenimento terribile e mostruoso che ha segnato la storia del Novecento, e - mi si passi il termine - una piccola storia come è quella del Confine Orientale. Parlare di pulizia etnica – conclude il professor D’Orsi - è un falso nel falso». Memos ha ospitato la scrittrice Silvia Dai Pra’ che ha raccontato il suo viaggio oltre il Confine Orientale alla ricerca di tracce di storia della sua famiglia (Senza salutare nessuno, Laterza 2019). Sulla rivista “Il Mulino” Silvia Dai Pra’ ha suggerito un suo percorso letterario per la gior
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Lezioni di antimafia: Cabras e Meli
07/02/2020 Durata: 28minTerzo incontro del ciclo di “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Raffaele Liguori. Titolo: «In nome del futuro». La lezione è stata tenuta da Federica Cabras (dottoranda in studi sulla criminalità organizzata), autrice insieme a Nando dalla Chiesa del libro “Rosso Mafia. La ‘ndrangheta a Reggio Emilia”; e Ilaria Meli (ricercatrice di Cross, l'Osservatorio sulla Criminalità Organizzata) impegnata negli ultimi anni in ricerche e studi sulle mafie autoctone a Roma. La lezione si è svolta nell’auditorium di Radio Popolare il 5 febbraio 2020.
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Memos di giovedì 06/02/2020
06/02/2020 Durata: 32minAusterità, fine di un’era? La Commissione europea ha annunciato ieri modifiche al patto di stabilità. Ci sarà una consultazione tra Commissione, Parlamento e governi nazionali. Obiettivo: «rilanciare la crescita attraverso lo scorporo degli investimenti “verdi”, anche per i paesi con alto debito», ha detto il Commissario agli affari monetari Filippo Gentiloni. L’annuncio di Bruxelles è solo una promessa per depotenziare la propaganda del fronte sovranista anti-europeo oppure un passo obbligato di fronte alla stagnazione in cui versa l’economia europea? Memos ha ospitato l’inviata speciale dell’Huffington Post, Angela Mauro e l’economista Francesco Saraceno (vice-direttore del centro di ricerca economica OFCE di SciencePo a Parigi e docente alla Luiss di Roma). Chiude la puntata il messaggio inviato oggi dalla sociologa Giovanna Procacci.
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Memos di mercoledì 05/02/2020
05/02/2020 Durata: 28minGiustizia, lenta. Contro la durata eccessiva dei processi in Italia bisogna depenalizzare, sostiene Gherardo Colombo ospite oggi a Memos. L’ex pm di Mani Pulite, il giurista che ha seguito alcune delle inchieste più importanti degli ultimi quarant’anni (assassinio Ambrosoli, P2, Imi-Sir/Lodo Mondadori), sostiene che dietro lo scontro di queste settimane sulla prescrizione «c’è una forte contesa tra chi pensa che la pena come retribuzione sia un imperativo categorico (i cosiddetti retribuzionisti sostengono che chi ha fatto del male deve essere ripagato con del male) e chi, invece, pensa che chi ha fatto del male debba essere recuperato. Tra i retribuzionisti puri c’era Immanuel Kant – conclude Gherardo Colombo - tra gli altri che vedono come essenziale la riconciliazione c’era Gandhi». La puntata di oggi si chiude con il messaggio di Loredana Taddei tra le fondatrici di “Se non ora quando”, ex responsabile nazionale politiche femminili della Cgil.
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Memos di martedì 04/02/2020
04/02/2020 Durata: 28minIl nuovo coronavirus, tra allarmi e allarmismi. A Memos oggi sono stati ospiti Roberto Cauda, docente di malattie infettive alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica a Roma; e l’economista Alessia Amighini che insegna Politica economica all’università del Piemonte Orientale ed è ricercatrice del programma Asia dell’Ispi (Istituto di Studi di Politica Internazionale). Abbiamo parlato del nuovo virus, di come la storia umana è stata condizionata dalle epidemie, della vulnerabilità dello stato cinese e dell’autoritarismo che non ferma un virus.
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Memos di venerdì 31/01/2020
31/01/2020 Durata: 28minStoria della Brexit. Come una faida per il potere nel partito conservatore britannico è diventata un fatto storico senza precedenti. Per la prima volta l’Unione Europea ha perso per strada un proprio paese membro. Certo, il Regno Unito non è mai stato tra i più affezionati al progetto europeo, ma ne è stato comunque un pilastro. Memos ha ospitato oggi lo storico Andrea Mammone, della Royal Holloway dell’università di Londra. Per parlare delle conseguenze della Brexit e delle emigrazioni dall’Italia ci ha aiutato Chiara Mariotti, economista che da anni vive a Londra e fa parte dell’associazione “Manifesto di Londra”. L’associazione ha lanciato un appello alla politica italiana: “occupatevi anche di noi, non siamo tutti cervelli in fuga, in dieci anni mezzo milione di persone ha lasciato l’Italia”, dicono i firmatari dell’appello. Chiude la puntata di oggi il messaggio curato da Anna Stefi, vice-direttrice di Doppiozero (rivista culturale online e casa editrice) e insegnante di filosofia.
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Memos di giovedì 30/01/2020
30/01/2020 Durata: 28minPopulismo e democrazia. Il primo è parte della seconda. A Memos oggi ne abbiamo parlato con la politologa Nadia Urbinati, che insegna teoria politica alla Columbia University di New York (autrice di “Io popolo. Come il populismo trasforma la democrazia”, Il Mulino 2019). Chiude la puntata la sociologa dell’università Milano-Bicocca Giorgia Serughetti.
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Memos di mercoledì 29/01/2020
29/01/2020 Durata: 25minFuturo come promessa o come minaccia? Per il filosofo e psicoanalista franco-argentino Miguel Benasayag siamo nel pieno di una transizione che ci sta portando ad immaginare il futuro come una minaccia. «La democrazia – sostiene Benasayag - è molto insidiata da questa minaccia. La democrazia ha bisogno di desiderio, di possibilità, di virtualità, di pensare ad un futuro dove ciò che oggi subiamo possa sparire. Quando non è così le democrazie diventano sempre più autoritarie. Bolsonaro in Brasile, Salvini in Italia. Anche Macron che ha l’aria da moderno, invece è un autoritario terribile. Penso – prosegue il filosofo Benasayag - che ci sia un collegamento tra questa minaccia e la rottura dei legami tra individui e tra comunità. Quando hai paura la reazione normale è quella di chiudersi attorno alla propria famiglia, alla propria tribu; la reazione è l’individualismo. La nostra sfida – conclude Miguel Benasayag - è come possiamo uscire da questo futuro oscuro, minaccioso. Come possiamo creare una relazione, una
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Memos di martedì 28/01/2020
28/01/2020 Durata: 28minSalvini ha perso l’Emilia Romagna e non è riuscito a prendersi la Calabria. Il centrosinistra, quello largo ma non larghissimo, ha vinto in Emilia-Romagna contro la candidata “ombra-di-Salvini” Lucia Borgonzoni. Ma il risultato forse più eclatante in quelle due regioni è del Movimento Cinque Stelle. E’ stato un tracollo, forse la coerente conclusione di una settimana che era iniziata con le dimissione e la fine dell’era Di Maio. I voti “grillini” (per usare un’espressione antica) sono finiti domenica scorsa in un buco nero, o meglio – dicono le analisi dei flussi - verso il Pd. A Memos ne abbiamo parlato con Elisabetta Gualmini, politologa, deputata europea del Pd, ex vicepresidente della regione Emilia-Romagna, e con Dario Tuorto, sociologo dell’università di Bologna. Ospite anche il deputato Pd Andrea Rossi, strettissimo collaboratore di Bonaccini che ha seguito tutta la campagna elettorale del presidente riconfermato.
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Lezioni di antimafia: Linarello
24/01/2020 Durata: 28minSecondo incontro del nuovo ciclo di “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Raffaele Liguori. Titolo: «In nome della libertà di impresa». La lezione è stata tenuta da Vincenzo Linarello, presidente di Goèl, un gruppo cooperativo, comunità di persone, imprese e cooperative sociali che si oppongono alla ‘ndrangheta. La lezione si è svolta nell’auditorium di Radio Popolare il 22 gennaio 2020.
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Memos di giovedì 23/01/2020
23/01/2020 Durata: 31minL’Economist boccia la casa di proprietà. «Minaccia crescita, equità e fede nel capitalismo», ha scritto il settimanale britannico nell’articolo di copertina dell’ultimo numero. Memos ha ospitato l’urbanista e geografo Arturo Lanzani, del Politecnico di Milano per parlarne. Rosy Battaglia, giornalista civica e investigativa, ha poi raccontato il caso italiano: 31 milioni di abitazioni, di cui 7 milioni vuote o abbandonate. Chiude la puntata il messaggio della sociologa Giovanna Procacci.
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Memos di mercoledì 22/01/2020
22/01/2020 Durata: 27min«La memoria che rifiuta il nazismo, il razzismo, la violenza. Nella giornata del 27 gennaio è questa la memoria che noi richiamiamo», ha raccontato a Memos la storica Anna Foa, tra le massime esperte di storia ebraica. Ospite anche Guido Crainz, storico e curatore insieme al germanista Angelo Bolaffi di un volume prezioso dal titolo “Calendario Civile Europeo”, un progetto dell’editore Donzelli. Crainz spiega che dietro la crisi dell’Europa di oggi c’è una responsabilità della cultura, oltre che della politica, nel non aver costruito un dialogo tra le diverse culture europee, una pubblica opinione europea. Il libro è un’antologia di analisi attraverso date storiche (c’è anche il 27 gennaio del 1945). Chiude la puntata di oggi l’assessora alla cultura e vice-presidente della regione Toscana, Monica Bardi, che racconta l’iniziativa con gli studenti di Firenze al Mandela Forum per il Giorno della Memoria.
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Memos di martedì 21/01/2020
21/01/2020 Durata: 29minCalabria al voto, il testa-coda dei partiti. Il Pd ha presentato l’imprenditore del tonno, Pippo Callipo, un uomo che piaceva al M5S. Il Cinquestelle ha candidato un’economista che è stato vicino al Pd, Francesco Aiello, a sua volta osteggiato dal potente grillino calabrese, Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia. Infine la destra: in regione Calabria chi comanda oggi è Forza Italia e non la Lega di Salvini. Domenica prossima, 26 gennaio, si vota e a vincere al momento sembra essere soprattutto l’astensione. Alle ultime elezioni andò a votare solo il 44% dei cittadini calabresi, domenica la percentuale potrebbe essere ancora più bassa. Memos oggi ha ospitato da Reggio Calabria Alessia Càndito, giornalista di Repubblica. Il messaggio di oggi a cura di Paola Natalicchio (giornalista e saggista) è dedicato alla elezioni in Calabria.