#minkazzotour - Verità Sul Business

RIPOSTO (CT) - C’era una volta la kentia, palma australiana che nell’800 approdò in Europa come pianta d’appartamento. Un giorno la Famiglia Allegra decise di coltivarla anziché importarla, e dopo tanti anni oltre 100 specie crebbero in quello che chiamarono Parco delle Kentie di Riposto (CT). Poi un giorno arrivò il malvagio punteruolo rosso che decimò la specie. Ma fu grazie all’intervento dell’Eroe Umano e del magico “pesticida” che molte giovani kentie furono salvate, e (forse) vissero felici e contenti. Fine della Storia.L’EROE, l’IMPRESA, la SFIDA, il TESORO, il TRAUMA, il NEMICO, le MAGIE, gli AIUTANTI e il LIETO FINE, non manca nulla nella mia sintetica e fantasiosa rivisitazione della storia del Parco delle Kentie. Eppure, per quanto possa essere facile costruire una storia con uno schema narrativo di successo, molte imprese, manager o molti titolari si rifiutano di raccontare e raccontarsi. Pensaci. Quante volte sulla tua pagina Facebook hai pubblicato un post, una foto o un video legato ad una prom

TAORMINA (ME) - Arrivato in Piazza Belvedere a Taormina, borgo turistico per eccellenza per mondanità e bellezza dei luoghi, la prima scusa che ho trovato è stata: “ma non posso urlare in Piazza Belvedere!”.Luca Borzì si fece quattro risate, taglio la scena, e si trovò il coraggio di fare queste riprese in mezzo ad una folla immensa di turisti ammaliati dallo splendore del sole, dell’Etna e di Taormina.Sono sicuro che anche tu hai amici, colleghi, o collaboratori che “cominceranno la dieta la prossima settimana”, che “si iscriveranno in palestra il mese venturo”, che “prenderanno quella decisione domani”, che “produranno il video per facebook più tardi”, che “risolveranno a breve”… Tutti bravissimi nel rimandare. Pensaci.E sono certo, che anche tu hai spesso sentito frasi del genere in azienda:“È colpa della crisi perché…”“È colpa della società perché non…”“Non si può vendere in un negozio del genere”“È colpa del fornitore perché…”“È colpa del mio capo perché…”“Se non fosse per i miei collaboratori sarei...”S

GIARRE (CT) - Mi trovo alla Fiera del Giovedì e, come scoprirai alla fine del video, nel bonus che ti ho riservato, i venditori non si lamentano tanto delle scarse vendite quanto della scarsa presenza di persone. (Guarda il video: https://www.youtube.com/watch?v=Jr0Wj0c95gY) La fiera, il mercato, ha perso il suo fascino perchè i potenziali clienti sono sempre più “esigenti” e vendere non è più così facile come un tempo.Ogni persona che clicca sul tuo sito o entra nella tua azienda deve potersi sentire libera di acquistare il prodotto che ritiene migliore. Pensaci: a nessuno piace che gli venga venduto qualcosa, ma a tutti piace comprare. Per vendere, oggi, devi NON VENDERE. Oggi l’arte di saper vendere passa da due fattori fondamentali: creare una percezione desiderabile del prodotto/servizio e saper creare una vera relazione con le persone che vogliamo come clienti. (Apple è un grande esempio, e non è una questione di soldi e capitali investiti, ti basti pensare a Samsung che non è ancora riuscita nello stes

Al Castagno dei Cento Cavalli di Sant’Alfio, in provincia di Catania, oggi Monumento riconosciuto dall’UNESCO, ci andavo quando ero piccolo con amici e parenti. Era un luogo magico, maestoso e ricco di miti. Ricordo perfettamente quanto fosse divertente giocare intorno e sotto un “albero” così grande. Molti anni dopo fu recintato e protetto da infinite sbarre, necessarie a proteggerlo, disciplinando gli ingressi, ma che lasciavano fuori tutti. Forse è giusto, ma chissà cosa ne pensa quel monumento di essere stato chiuso dietro le sbarre?Bhè, ovunque tu sia in questo momento, dovresti trovarti lì per capire che cosa intendo e per capire cosa significa “essere rinchiusi”, magari passandoci pure qualche ora, in piena solitudine, dietro le sbarre, con tutto quello spazio, comunque ben delineato. Ed è così che creiamo la nostra zona di comfort, abituandoci ad enormi spazi senza renderci conto che comunque sono ben delimitati da qualche parte. E magari continuiamo ad inventare storie che diventano muri, e inferriat

L’alba di un nuovo mondo economico, riflessi di luce sull’acqua simbolo di speranza, un mare di idee e tanta volontà per affrontare questa fase di cambiamento, e un masso che pesantemente recita: la voglia è tanta, la forza è poca. Pensaci.A quale squadra appartieni? A quella di coloro che hanno deciso di innovare senza nessuna strategia o consapevolezza, o a quella di coloro che non innovano per paura di fare qualcosa di nuovo? Esiste un grande mercato on-line, tra web, social e digital, che aspetta di essere servito. Segmenti di target che attendono fornitori in grado di saper comunicare, raccontare, coinvolgere. Eppure tu te ne stai ancora seduto dietro la scrivania (o peggio, dietro la cassa) a conteggiare gli scontrini del giorno prima. Esiste una piccola possibilità che tu possa avere successo sfruttando la grande leva dell’innovazione. Ma non puoi buttarti come facevi un tempo, devi fermarti a riflettere, a scrivere un piano, ad accerchiarti di professionalità ben selezionate, e poi… prendi il volo.Die

Sai perchè i tuoi clienti non tornano da te? Sai perchè spariscono dopo la prima visita?Perchè li hai trattati come se fossero l’avventura di una sera, senza cuore, senza emozione, hai pensato al profitto e hai dimenticato cosa vuol dire “relazionarsi”.Come nell’amore, anche nella vendita bisogna essere disposti prima ad ascoltare, poi a domandare, ad imparare ed infine ad emozionare. Gli acquisti seguono logiche emozionali, basate sulle sensazioni. Per fidelizzare un cliente devi farlo innamorare prima di te, poi del tuo brand, ed eventualmente subito dopo dei brand che vendi.Ma non è finita. Come una volta ci si scriveva poesie, lettere, e si coltivavano i rapporti a distanza, anche oggi è necessario farlo per aumentare il tasso di fidelizzazione. Essere presenti sui social network e scrivere e-mail periodiche ai clienti con contenuti cool, emozionanti, di valore, è uno strumento vincente per nutrire e alimentare questo processo “di innamoramento”. Smettila di scrivere ai tuoi clienti solo quando hai necess

Sei un copione? Bravo! Sei un inventore? Bravissimo! Sei chiuso in ufficio da mesi a capire come proteggere la tua idea? Fallirai!La paura di essere copiati è tra i freni più largamente diffusi tra i neoimprenditori che stanno per lanciare il loro progetto d’impresa. Idee interessanti e geniali rimangono bloccate in un cassetto per il timore di essere copiate. Pensaci.Io stesso più di 10 anni fa commisi questo errore, ma fortunatamente trovai gli strumenti e la determinazione per superare quella fase e distribuire il progetto, le idee, i format e accorciare i tempi per la conquista di importanti fette di mercato. In generale, non c’è nessuno che vuole copiarti e, nella stragrande maggioranza dei casi, se dovesse capitare, si tratterà di cloni imperfetti o di progetti meglio riusciti del tuo, ipotesi entrambe vantaggiose, perchè puoi imparare gli errori da non fare o quali sono le azioni vincenti, totalmente a spese degli altri.Ma conviene copiare? Il mio professiore di marketing diceva che copiare costa meno

Perché ci sono bagnini indimenticabili e bagnini di cui ignori l’esistenza pur avendo frequentato il bagno/lido in cui lavorano? La verità è che ci hanno educati a faticare per saper fare una cosa soltanto di cui andare fieri. Così gli avvocati sono grandi esperti di diritto, i bagnini competenti nel salvataggio, i grafici nel disegno e gli imprenditori nel possedere o reperire denaro da investire, e così via. Ma è sufficiente? Pensaci!Il bagnino indimenticabile, perché riesce a rimanere impresso nella memoria dei clienti? E perché ci sono avvocati più bravi di altri se le leggi sono sempre le stesse?La verità sta nel fatto che “quelli bravi”, per personalità o per caparbietà, hanno deciso di migliorarsi; e studiando o facendo pratica hanno completato la loro professionalità.Molti imprenditori come te pensano che per dirigere un’azienda basti saper fare una cosa: saper investire, alias avere soldi. Ebbene, non è così. Pensaci.Il vero successo arriva quando senti la responsabilità di tutti gli ambiti del tuo b

Un fiume di lava scende dirompente e prepotentemente con un solo obiettivo: continuare a scorrere. E non si pone il problema dei disastri, dei cambiamenti geologici o del tempo che impiegherà per arrivare a destinazione: scorrerà fino a quando avrà forza e nutrimento. Sai quando comincerà a perdere la sua forza? Quando il fiume comincerà a dividersi in più vie, e più si espanderà, più energia perderà fino a quando si spegnerà definitivamente. Pensaci. Così è nel business e nella vita. Non basta desiderare qualcosa o volerla intensamente, bisogna proprio dedicarsi a quell’obiettivo e renderlo nel tempo l’unica cosa per cui viviamo, lavoriamo, respiriamo. Pensaci, ogni volta che aggiungerai un nuovo appuntamento, un nuovo obiettivo, un nuovo incarico o quando penserai che è possibile fare più cose contemporaneamente. Se sono “tanti” non sono obiettivi, sono solo cose da fare… L’obiettivo è uno. Solo. Solitario. Unico.

Il caos regna sovrano in quelle aziende ove il Re ha abdicato in favore di “libertà” e “falsa democrazia”. Non ti scomporre, non sto dicendo che la soluzione al caos è la tirrania, lungi da me. In questo video, registrato in Provincia di Messina a Castelmola, affrontiamo il duro caso delle imprese che non hanno settato dei processi al loro interno o nessun sistema per monitorarli. Non parliamo di processi e sistemi per macchine artificiali, ma di organizzazione aziendale riferita alle persone. Ti sembrerà strano, ma molte aziende oggi non hanno un vero boss, e non hanno nemmeno un bravo leader e raramente quando è presente ha pensato o strutturato un piano d’azione. Così mi ritrovo molto spesso a dover capire le dinamiche di un’impresa prima ancora di poter consigliare una soluzione o di poter formare il personale.Quando nessuno “impone”, spiega, comunica i processi di tutte le azioni e componenti aziendali, tutti sono autorizzati a sbagliare o ad agire secondo istinto o esperienza: il caos regna sovrano. Pen

“Come ottenere recensioni positive” è tra le domande più gettonate da quando piattaforme come Facebook e Google Maps hanno potenziato la raccolta e la diffusione delle opinioni del pubblico, le recensioni, che diventano di prepotenza un elemento strategico per qualunque tipo di attività. In questo video mi trovo al Porto turistico dell’Etna di Riposto (CT), tra le imbarcazioni dell’Associazione “Il Vento di Grecale”, sulla barca “Normanna” dell’armatore Freddy D’Agata (di lui parleremo in un futuro video). Il mondo delle barche a vela è perfettamente coerente per capire come ottenere recensioni positive. Chi non è mai stato in barca a vela, vedendo queste immagini, certamente assaporerà e desidererà libertà, voglia di viaggiare, spensieratezza e perchè no, vita mondana come solo Dan Bilzerian o Gianluca Vacchi sono in grado di comunicarci. Ebbene, raramente è così semplice il passaggio da giovialità a barca a vela. La difficoltà principale di chi organizza escursioni in barca a vela è non tradire le aspettati

Arrivare a Palermo da Catania non è facile. La tratta richiede organizzazione e pianificazione esattamente quanto un viaggio oltre Italia o un interrail di un mese. Tutto fa la differenza: a che ora parti, la strada che scegli, il numero di soste e la velocità media. Costruire un piano perfetto per un viaggio senza intoppi o ritardi è fondamentale, e così l’occasione si è dimostrata coerente per parlare del “tempo” e di come gestirlo. Come diceva il sommo poeta Lorenzo Cherubini, “comunque vadano le cose lui passa”: il tempo è limitato, è in esaurimento, e anche quando lo organizzi sta già scorrendo via.Molti degli imprenditori che ho conosciuto nella mia vita professionale ricorrono spesso a frasi tipo “sono solo, perdona questo ritardo” oppure “non mi basta una giornata per fare tutto”, ma se andiamo ad analizzare le loro aziende scopriremo facilmente che sono ben strutturate con un bel numero di collaboratori e dipendenti e che, volendo, il titolare è libero di organizzarsi come vuole. Ma allora perchè mol

Questo quarto video ha richiesto di allontanarmi e di trovare una zona tranquilla, silenziosa e discreta: l'Etna, in provincia di Catania, in un luogo simbolo di quel 2002 che azzerò oltre 30 anni di investimenti nel giro di una notte.Alle mie spalle noterete un muro di lava e un cartello stradale: si tratta della vecchia strada statale totalmente spazzata via.Pensaci. Esiste qualcosa di più stupido che misurarsi con un'entità incontrollabile e indomabile? Eppure per 30 anni e più, imprenditori locali e istituzioni non hanno fatto altro che... investire. C'era una strategia turistica reale? Non oggettivamente sostenibile perché l'incertezza di una eruzione non può rendere strategico quel tipo di investimento.Pensaci. Quante volte giochi d'azzardo senza verificare numeri, statistiche e la realtà che ti circonda? Quante volte hai preso decisioni senza misurare i tuoi risultati precedenti? Quante volte hai pensato "deve funzionare per forza".Esistono molti imprenditori e manager dotati di istinto e che non sbagl

"U pisci feti da testa (il pesce fa puzza dalla testa)" - Siamo a Riposto, nell'antica pescheria del lungomare per fare un'importante riflessione. -L'ultima volta che sei stato al ristorante hai DOVUTO chiedere per il dolce; così come l'ultima volta che sei stato in un negozio hai dovuto insistere affinché risolvessero la tua importante richiesta; e molte volte non ti sei sentito capito; altre ancora, era disponibile al magazzino il prodotto che avevi chiesto e che ti era stato presentato come inesistente o non disponibile. Sono alcuni degli esempi in cui venditori (dipendenti o titolari) assoldati per risolvere un problema o per onorare le tue aspettative ti sbarrano la strada contro il loro stesso interesse. Ti sembrerà folle ma è il principale motivo per cui non si arriva al budget di fine mese o non bastano le vendite.Un cameriere che propone e incoraggia per il dolce al ristorante porterà un elemento in più sullo scontrino: è fatturato che ti ritrovi a fine mese. Ma avrai anche un cliente più felice perc

Cosa vuoi di più? Che vengono a casa tua a farti le pulizie solo perché sei il loro "titolare"? Grandi imprese, sopratutto nel digital, dimostrano ogni giorno come sia naturale che il team partecipi con forte motivazione e ispirazione ai progetti dell'azienda. Ma allora cosa non funziona nella tua impresa? In cosa stai sbagliando? Perché i tuoi dipendenti seguono l'orario sindacale e non puoi far affidamento su di loro? La risposta è semplice, ottenere il risultato, invece, è un percorso lungo, di cambiamento radicale e di sovversione delle regole aziendali. Il tuo team non vuole essere soltanto retribuito, desidera anche essere premiato, coinvolto, incentivato... e non sto parlando di soldi. Mi riferisco all'ambiente, al coinvolgimento nella definizione degli obiettivi aziendali, nella ricerca degli errori e delle falle aziendali. Coinvolgere e condividere, è vero, richiede tempo e dedizione, fiducia e ascolto, ma genera risultati.Non importa quanto sia grande la tua società, ogni giorno puoi decidere: dipen

Business e marketing, a Catania, ma sopratutto in Sicilia, sono vittime di pigrizia e noia. Siamo a Poggioreale (TP), comune di 1500 abitanti situato a 60 km da Trapani. Un posto mistico che se non fosse stato per le urla dei bambini che giocavano alle spalle di questa immensa struttura l'avremmo definito "città fantasma". In questo video #MINKAZZOtour con tutti quelli che cercano nella mia consulenza e nel mio lavoro la formula magica alla fine della sofferenza. Una sorta di scaricabarile in cui "pago te e posso dormire sonni tranquilli". Non è proprio così! La mia consulenza è atta ad individuare gap, errori, strafalcioni di processo e a risolverli. Ma è dopo che sono stati individuati i punti su cui lavorare che comincia la fatica e bisogna cominciare a sentire dolore. Deve esserci la volontà di cambiare cattive abitudini, di cominciare a fidarsi degli altri, di migliorare la propria routine. Per esempio, anticipando i propri concorrenti con una gestione del tempo più sana ed equilibrata. Più sana perché s