Ricominciodame Podcast

  • Autore: Vários
  • Narratore: Vários
  • Editore: Podcast
  • Durata: 327:51:35
  • Altre informazioni

Informações:

Trama

Ricomincio da me è il podcast di evoluzione personale. Un podcast dedicato a chi vuole aumentare consapevolezza e libertà per accrescere il proprio benessere. Un percorso di scoperta per conoscere meglio te stesso ed esprimere il tuo potenziale. Ogni lunata mira a sviluppare i quattro elementi fondamentali per una vita gioiosa: consapevolezza, responsabilità, probelm solving e comunicazione efficace con se e con gli altri.

Episodi

  • Episodio 227 - Stress e felicità

    07/10/2022 Durata: 01h06min

    Che relazione hai con lo stress? Come affronti lo stress?Troppo spesso la parola stress viene sminuita ed usata impropriamente. Lo stress può essere definito come una risposta aspecifica a qualsiasi sollecitazione ambientale. Noi siamo continuamente sollecitati da fattori ambientali ad un adattamento. Nella gestione dello stress possiamo individuare tre fasi attraverso cui ci adattiamo alle sollecitazioni dell’ambiente: la prima fase è la fase di allarme, la seconda è la fase di resistenza (durante la quale impiego tutte le mie energie per affrontare questa sfida ambientale) e la terza è la fase di esaurimento (necessaria per riprendere le forze e riequilibrare il sistema).Noi spesso viviamo uno stress cronico: portiamo il nostro sistema mente-corpo a stare sempre all’erta. Lo stress è un nostro meccanismo di difesa: quando ci troviamo a dover fronteggiare una minaccia esterna, è necessario mettere tutte le nostre energie su quel fronte e quindi dobbiamo disattivare le nostre difese interne; ma se io sono c

  • Episodio 226 - Credere per provare

    30/09/2022 Durata: 01h13min

    Cosa cambia concretamente nella nostra vita quando siamo disposti a credere?Cosa vuol dire credere? Che significa avere fede, fiducia e capacità di affidamento?Credere non vuol dire per forza avere una fede religiosa. Ha un significato più ampio e profondo.Credere è una parola che racchiude dentro di sé un mondo. Possiamo utilizzare questo termine con diversi significati e a diversi livelli. Ci sono le cose in cui crediamo, i contenuti della fede; c’è, poi, la fede che è il credere in Dio, che non riguarda più solo i contenuti della fede, ma la relazione di fiducia, riguarda quel sentirsi amati, il sentire che non siamo soli, che c’è qualcuno al di sopra di noi, o al nostro fianco, o dentro di noi che fa parte della nostra vita; poi c’è un credere ancora più aperto, che può essere considerato il guardare verso il futuro, cioè il credere per provare, che è un credere in qualcosa che ancora non è alla nostra portata, che è ciò che ci permette di fare un’esperienza, grazie alla capacità di proiettarci in qualche

  • Episodio 225 - Le persone della nostra vita

    23/09/2022 Durata: 01h06min

    Quante volte ti è capitato di chiederti: che ruolo ha, o ha avuto, questa persona nella mia vita? Ognuno di noi attribuisce dei significati specifici alle proprie relazioni, investe di particolari compiti le persone più significative che incontra sul proprio cammino di vita e si relaziona ad esse secondo questi significati e compiti.Della nostra vita fanno parte tante persone, ma molto spesso, non sappiamo come orientarci tra i ruoli che affidiamo loro. Spesso non abbiamo una mappatura di questi ruoli. Tra tutti i ruoli, per me, quattro sono particolarmente significativi: l’insegnante, il mentore, il maestro e i compagni di viaggio. L’ insegnante è colui che può trasferirci delle informazioni, ha delle conoscenze, delle nozioni e le passa all’altro. Avere queste persone nella nostra vita è fondamentale. Il ruolo diventa distorto se l’insegnante diventa colui che ne sa di più e quindi vuole mettersi in una posizione di potere/dominio sull’altro. Il mentore è colui che ha una relazione con te, una relazione pro

  • Episodio 224 - Ricominciare: cosa fare?

    16/09/2022 Durata: 01h04min

    Ricominciare è un processo complesso, formato da molti elementi. Se impariamo a conoscere la complessità del sistema, diventa semplice capire e iniziare a fare il necessario per ricominciare. Quali sono i passi per ricominciare?1) Fare: finchè non agiamo, siamo nel pensare, nel mondo della mente che ci inganna, nel valutare per decidere, per capire se ne vale la pena o meno. Ricorda: l’azione fuga i dubbi che la mente crea!2) Unificare: unire pensiero, emozioni, azioni, intenti, obiettivi e obiettivi. Come facciamo ad unificare? Focalizzando il nostro perché. Chiediti: qual è il mio perché? Se conosco il perché faccio le cose, allora inizio a farle. I perché razionali spesso sono lontani dalla vera spinta per cui facciamo le cose. Spesso noi non lo sappiamo. 3) Tempificare: molti dei nostri progetti restano astratti perché procrastiniamo. Dobbiamo darci una scadenza in cui prevediamo di iniziare e raggiungere i nostri obiettivi.4) Ricordare gli apprendimenti del passato. Tendiamo a ripetere gli stessi errori,

  • Episodio 223 - Come coltivare il benessere

    15/07/2022 Durata: 01h20s

    Nella società attuale siamo abituati al tutto e subito e vorremmo il benessere immediato ed istantaneo. Non esiste, però, la pozione magica per risolvere i problemi, avere benessere e stare bene. Arrivare al benessere è un processo: non è istantaneo, non è per sempre, poiché ogni cosa è impermanente, ed è tangibile e reale, a patto che venga coltivato.Ma come si può coltivare benessere? Ecco 5 passi:- Primo passo: prepara il terreno. Cosa rende il terreno incoltivabile? La rigidità. Tutto ciò che è rigido ci impedisce di fiorire. Ci sono tanti comportamenti, atteggiamenti che accrescono le nostre rigidità; ciò che possiamo chiederci è: perché non fiorisce la vita dentro di me? Cosa impedisce la vita dentro di me? Trova le tue rigidità! Rendere il terreno pronto vuol dire imparare ad essere recettivi e flessibili. - Passo due: scegli cosa piantare. Spesso noi non pratichiamo questo verbo: il verbo scegliere. È la prima responsabilità che la vita ci mette davanti; noi giudichiamo e pensiamo di scegliere, ma giu

  • Episodio 222 - Come superare il senso di inferiorità

    08/07/2022 Durata: 01h04min

    Come possiamo andare oltre il complesso di inferiorità?Il senso di inferiorità è una sensazione molto forte, che, appunto, ci sentiamo addosso. Ci sono degli elementi da considerare che caratterizzano il complesso di inferiorità:• Omologazione: è quel concetto secondo cui tutti dobbiamo essere uguali. Se c’è un modello condiviso da seguire, quando ci discostiamo dal modello di riferimento, ci sentiamo diversi e quella diversità la valutiamo come inferiorità. Spesso l’omologazione è anche su fattori interni. • Standard idealizzati (falsi): abbiamo elevati termini di paragone; i social hanno contribuito a creare standard irraggiungibili perché inesistenti. Viviamo nella società dell’immagine che rimanda ciò che non è reale. • Generalizzazioni: nascono dal desiderio di piacere a tutti. Se non piacciamo a qualcuno ci sentiamo inferiori. Nessuno può piacere a tutti, ma sembra che non ce ne rendiamo conto. E spesso quando non sappiamo fare qualcosa, la facciamo diventare chi siamo. • Convinzioni di amabilità: sono

  • Episodio 221 - Chi sei oltre la maschera?

    01/07/2022 Durata: 01h03min

    Cosa è una maschera?Molto spesso abbiamo un’ idea della maschera errata: crediamo che la maschera sia la parte che volontariamente mente, la parte che finge. La maschera in realtà si manifesta ogni volta che ci identifichiamo con una nostra parte. Sostanzialmente, abbiamo 3 parti principali. Utilizzando il linguaggio di Eva Pierrakos, ( qui la lezione del Sentiero https://www.bibliotecadelsentiero.org/lez-14-se-superiore-se-inferiore-e-maschera.html) le suddividiamo in: • Sé superiore: è la parte più pura, evoluta e connessa al tutto e agli altri, è la nostra parte elevata, che aspira all’amore e ha in sè le qualità umane più alte;• Sé inferiore: è l’ ego, quella parte condizionata, impaurita e traumatizzata, che desidera difendersi e avere potere sugli altri. L’ego sente che, se non ha potere, muore.• Il sé maschera: il sé inferiore e il sé superiore entrano in conflitto, poiché da bambini capiamo che il nostro ego non è ben visto dagli altri e se ne seguiamo le tendenze resteremo soli. Presto impariamo che

  • Episodio 220 - Come rendere il cambiamento efficace?

    17/06/2022 Durata: 01h05min

    Il cambiamento ha alcune caratteristiche fondamentali che lo contraddistinguono:• il cambiamento è inevitabile e continuo: la vita è cambiamento; se cristallizziamo il tempo, ci opponiamo alla vita. L’impermanenza è una delle leggi fondamentali della vita.• Il cambiamento attiva resistenze: una parte di noi non è mai soddisfatta e vuole cambiare oppure vuole che le cose restino così come sono; quindi queste parti entreranno in conflitto, attivando delle resistenze al cambiamento.• Il cambiamento è desiderato e temuto allo stesso momento.• Il cambiamento attiva significati e convinzioni profonde: ci rapportiamo al cambiamento in modo razionale, ma in realtà ci sono in gioco molti significati e convinzioni inconsce e profonde: non scegliamo razionalmente. In realtà il cambiamento avviene sempre, che noi ne siamo consapevoli o meno. La paura del cambiamento è uno degli ostacoli più grandi al cambiamento.Spesso ci opponiamo al cambiamento perché non abbiamo le idee chiare su cosa vogliamo e perché. Quindi è neces

  • Episodio 219 - Come si fa a cambiare?

    03/06/2022 Durata: 01h01min

    Come si fa a cambiare?Quante volte ci siamo posti questa domanda!Il cambiamento in noi avviene continuamente, che ne siamo consapevoli o meno.Cosa vuol dire cambiare? Non si può dare una definizione univoca del cambiamento perché assume un significato specifico a seconda delle persone, un significato che cambia anche in base alle convinzioni di ognuno.Prima di approfondire 4 passaggi perché si possa cambiare davvero, è necessario vedere alcune caratteristiche principali del cambiamento: • il cambiamento è inevitabile e continuo: tutto ciò che è vivo, cambia costantemente;• Ogni cambiamento attiva delle resistenze: non esiste cambiamento privo di resistenze;• Il cambiamento è desiderato e temuto allo stesso tempo: anche quando lo desideriamo fortemente, c’è qualcosa del cambiamento che ci spaventa;• Il cambiamento attiva significati e convinzioni profondi: si tratta di significati e convinzioni inconsci ed è proprio per questo che anche quando vogliamo cambiare, restiamo bloccati e non ci riusciamo. Molto spes

  • Episodio 218 - Come si esce dalla dipendenza emotiva?

    27/05/2022 Durata: 01h05min

    Come si esce dalla dipendenza emotiva?La dipendenza emotiva rappresenta un grande ostacolo alla felicità, poiché ci impedisce di costruire delle relazioni intime, autentiche e adulte. Quando siamo nella dipendenza emotiva la paura e la convinzione di non meritare la felicità ci bloccano e siamo sempre più spaventati, confusi e dipendenti.La dipendenza emotiva nasce da un bisogno di approvazione. Si tratta di un bisogno di approvazione che si è creato nell’infanzia e che la nostra parte bambina porta avanti fino all’ età adulta. Cerchiamo, per soddisfare il bisogno, una fonte esterna sbagliata, credendo che l’altro possa risolvere i nostri bisogni. Però, nessuna fonte esterna può soddisfare il nostro bisogno. Proprio per questo iniziamo a forzare la nostra relazione. La relazione naturalmente avrebbe il suo corso, ma la persona dipendente vuole forzare la relazione. Quando forziamo la relazione non lasciamo andare la relazione come dovrebbe andare ma iniziamo a pretendere che deve andare come vogliamo noi. E t

  • Episodio 217- Dipendenza emotiva: ostacolo alla felicità

    20/05/2022 Durata: 01h36s

    Cosa vuol dire dipendenza emotiva?In che modo ostacola la nostra felicità?La dipendenza emotiva ci procura una grande sofferenza.Per poter capire la dipendenza bisogna partire da un punto: la dipendenza emotiva nasce da un conflitto interno, da due forze che tirano in due direzioni opposte. Queste forze appartengono entrambe a noi, ma noi non siamo uno, con un'unica volontà, un'unica direzione, ma siamo fatti di diverse parti. Abbiamo, innanzitutto, una parte bambina e una adulta. La parte bambina è dipendente, impotente e centrata sul voglio: il bambino dipende dai genitori, da chi si occupa di lui, per il cibo, la protezione, per il piacere e per la sopravvivenza in generale. Ha bisogno di ricevere, più che di dare.L’adulto, invece, è interdipendente, responsabile e ha un equilibrio tra il dare e il ricevere, riesce a comunicare in modo assertivo; siamo tanto più adulti quanto più in una relazione abbiamo equilibrio, riusciamo a stabilire e mantenere confini, siamo in grado di scambiare e sappiamo cedere, e

  • Episodio 216 - Gestire le dipendenze (domande e risposte)

    13/05/2022 Durata: 01h02min

    Ognuno di noi in qualche misura ha le proprie dipendenze. E' fondamentale imparare a gestirle per poter modificare i nostri comportamenti dipendenti.Cosa possiamo fare per gestire le dipendenze?Per poter gestire le dipendenze è necessario imparare a conoscere alcune caratteristiche fondamentali.La prima di queste caratteristiche è che la dipendenza ci porta a mentire a noi stessi e agli altri: cerchiamo tante scuse diverse per non riconoscere che siamo in una trappola e cerchiamo scuse per giustificare noi stessi e la nostra dipendenza. Se destrutturiamo queste menzogne, possiamo cercare altre soluzioni per poter uscire dalla dipendenza.La dipendenza inoltre ha un’altra caratteristica importante da tenere in considerazione: promette di risolvere il problema che essa stessa crea. Prima di essere dipendenti vivevamo senza la dipendenza e la trappola della dipendenza ci fa credere proprio il contrario, ovvero risolvere il problema/malessere che crea. La via d’uscita non è assolutamente continuare con quella espe

  • Episodio 215 - Uscire dalle dipendenze con la presenza. Con Fabrizio Giuliani.

    06/05/2022 Durata: 56min

    Come uscire dalle dipendenze? Come si può allenare la presenza per superare una dipendenza?Allenare la presenza è necessario per poter gestire al meglio il craving, ovvero il desiderio, che si crea rispetto all’oggetto della dipendenza. Riuscire ad essere presente non significa non avere più desiderio, ma vuol dire non reagire al craving. Come facciamo ad essere presenti nel craving?Innanzitutto occorre comprendere che le nostre emozioni, i nostri stati mentali, sono impermanenti e impersonali per loro natura: questo significa che sono passeggeri, che hanno un inizio e una fine. Se non ne siamo consapevoli, però, se non siamo allenati alla presenza, non vediamo l’inizio e la fine di questi stati mentali e ci identifichiamo con essi e con la storia che la mente ci racconta rispetto a questi nostri stati mentali. Se non siamo consapevoli della loro impermanenza, questa storia diventa onnipresente e provocherà in noi emozioni spiacevoli, che avranno effetto sul corpo e che continueranno ad alimentare la storia

  • Episodio 214 - Uscire dalle dipendenze: come fare?

    29/04/2022 Durata: 01h06min

    Ognuno di noi ha le proprie piccole dipendenze. Ma perché è così importante lavorarci su?Poiché cambiando la comprensione che abbiamo dei nostri fenomeni interni, di come funzionano alcuni meccanismi interni, possiamo cambiare i nostri comportamenti. Liberarsi dalle dipendenze vuol dire liberarsi da qualcosa che ci ruba la vita. Vuol dire iniziare a lavorare sul come ci procuriamo il nostro malessere. La dipendenza è una struttura di pensiero che si basa sul sistema della gratificazione.Il sistema della gratificazione regola il piacere e permette al nostro cervello di apprendere nello specifico qualcosa di evolutivo per poterlo ripetere. Provando piacere, non fine a se stesso, ma finalizzato a registrare ciò che ci porta all’esperienza, c’è un apprendimento che motiva a ripetere l’esperienza. Quando c’è una dipendenza questo sistema viene alterato in maniera artificiale. Quando il sistema è naturale, lo schema è provo piacere - lo voglio; quando il sistema è dipendente, lo voglio, ma non c’è piacere, che vien

  • Episodio 213 - Libertà da automatismi e dipendenza

    22/04/2022 Durata: 01h01min

    Ognuno di noi ha le proprie dipendenze. Ma come funziona la dipendenza?La dipendenza ha una struttura ben precisa ed è legata al circuito della gratificazione: abbiamo una parte del nostro cervello che gestisce la gratificazione, la ricompensa, per certi comportamenti in modo da promuoverli. Questa parte dà un rinforzo al piacere. La finalità più intrinseca è la conservazione della specie. Abbiamo però anche un’altra parte del cervello, la corteccia prefrontale, più evoluta, che è preposta alla valutazione e previsione delle conseguenze, una specie di supervisore. Il terzo elemento della struttura psichica della dipendenza a cui prestare attenzione è il craving, ovvero il desiderio smodato irresistibile di una esperienza, che leghiamo ad una sostanza, ad un comportamento, ad una persona. Il craving si gestisce imparando a riattivare la coscienza. In particolare, quando parliamo di dipendenze si attiva in modo più forte il circuito della gratificazione/piacere e si abbassa l’attivazione della valutazione: so c

  • Episodio 212 - Cosa ruba la nostra energia? (seconda parte)

    15/04/2022 Durata: 01h01min

    Cosa ruba la nostra energia? (seconda parte)Continuiamo a parlare di cosa ci toglie energia.Cosa è che ci toglie maggiormente energia nella relazioni con gli altri?La prima cosa che ci toglie energia è la lamentela. La lamentela è uno stile di pensiero pericoloso e fortemente distruttivo. Infatti, il circuito della lamentela indebolisce noi e l’altro, creando conflitto. Finché non impariamo a gestire la lamentela, rischiamo di restarne schiacciati. La lamentela è spesso un chiedere, in modo indiretto, senza prendersi la responsabilità di ciò di cui abbiamo bisogno. Chi si lamenta, esprime che qualcosa va male, vuole una soluzione, ma non si attiva per cercarla e boccia tutte le soluzioni proposte dall’altro. Il vantaggio più grande che ne ricava è proprio la deresponsabilizzazione. Però nella lamentela tutte le persone coinvolte si sentono totalmente impotenti, perché non c’è la soluzione al problema. Cosa possiamo fare concretamente quando siamo davanti alla lamentela? Possiamo abbandonare la relazione in qu

  • Episodio 211 - Cosa ruba la nostra energia? (prima parte)

    08/04/2022 Durata: 01h01min

    Per comprendere cosa ci ruba energia è essenziale partire dal considerare quanta energia abbiamo e capire cosa c’è che non va. Qual è il nostro livello di energia? E cosa è che ci ruba energia? La causa principale è da rintracciare nelle nostre relazioni “sbagliate”, cioè quelle relazioni che non funzionano. In particolare, nelle tre relazioni fondamentali per ognuno di noi: la relazione con se stessi, con l’altro e con il tempo. In questa diretta approfondiamo le prime due relazioni.Qual è la dinamica che c’è dietro ad una bassa energia? Noi prendiamo la nostra energia dalla vita. La vita è movimento. La vita scorre ed è un susseguirsi di eventi; al contrario, ciò che è fermo, è morte. Se non seguiamo il flusso della vita, ma ci creiamo una pozza nevrotica, in cui incontriamo sabbie mobili, dei veri e propri blocchi che ci trascinano giù, noi siamo usciti dal flusso e quindi la nostra energia si abbassa. La nostra energia, che dovrebbe andare verso l’alto, viene, tramite dei buchi energetici, persa.Cosa crea

  • Episodio 210 - Trasformare lo stato di coscienza

    01/04/2022 Durata: 01h10min

    Cosa è lo stato di coscienza?Quando parliamo di stato di coscienza dobbiamo tener conto di due variabili: la vigilanza, cioè lo stato di veglia, e la coscienza, ovvero la consapevolezza dell’ambiente esterno e di noi stessi.Noi uomini viviamo nella consapevolezza dell’ambiente, degli altri e di noi stessi: abbiamo cioè l’autocoscienza. Oltre a pensare, siamo consapevoli del fatto che pensiamo, siamo gli unici a poter indagare i nostri pensieri. Il problema è che noi non utilizziamo l’autocoscienza e diamo al nostro pensiero il senso di verità, di realtà. Qual è il punto interessante dello stato di coscienza? È che noi, con la nostra mente, possiamo cambiare il nostro punto di vista. Come? Per cambiare realmente punto di vista non dobbiamo usare il dialogo interno o il ragionamento, ma la visualizzazione (capacità di vedere le cose nella nostra mente). Ogni volta che noi percepiamo un evento, abbiamo emozioni, viviamo l’esperienza, la viviamo da un punto di vista preciso: noi viviamo la realtà vista e percepi

  • Episodio 209 - Trovare la pace

    25/03/2022 Durata: 01h06min

    Trovare la pace: come si fa? Ognuno di noi cerca la felicità. E la felicità passa attraverso la pace.Ci sono però degli ostacoli che ci impediscono di raggiungerla, primo tra tutti la paura.La pace è un elemento centrale per l’umanità e per il percorso individuale di ognuno di noi. Quando parliamo di pace non possiamo prescindere dall’aspetto spirituale. La pace è uno stato profondo che non arriva dalla mente. La mente, infatti, è conflittuale, funziona sul dualismo. Mentre la pace è equilibrio e armonia. Cosa ostacola la pace? Ciò che ostacola la pace è il cuore turbato dalla guerra della mente e dalla paura che questo produce. La nostra mente è conflittuale e il continuo lavoro di pensieri e rimuginii ci allontana dalla pace. La pace è oltre la mente. Ognuno di noi involontariamente genera conflitto, innanzitutto al proprio interno. Ed è questo a contribuire poi ai conflitti più grandi. Se non cominciamo a imparare a gestire i piccoli conflitti avremo paura e non sapremo gestire quelli più grossi. Quanta gu

  • Episodio 208 - La manipolazione e le relazioni

    18/03/2022 Durata: 01h08min

    Quali modalità utilizziamo per manipolare? Uno dei principali strumenti che viene utilizzato nella manipolazione è la comunicazione. Ci sono diverse tecniche di comunicazione utilizzate nella manipolazione. La tecnica principale della manipolazione utilizzata a livello di comunicazione è lo spostamento. Lo spostamento consiste nello spostare, appunto, la comunicazione dal fatto, da ciò che è accaduto realmente, a qualcos’altro. Non si parla mai del fatto, del problema o di ciò che non va, ma il manipolatore sposta la comunicazione evitando i fatti e iniziando ad accusare l’altro, sul quale viene riversata tutta la responsabilità della relazione. L’incapacità del manipolatore di prendersi la responsabilità della relazione, o anche semplicemente della comunicazione che utilizza, si manifesta anche in forme di comunicazione che utilizzano l’umorismo, il dire e non dire, il “rimangiarsi” quello che si è detto, negare o accusare l’altro di aver capito male. Sono tutte forme di manipolazione.Un’altra forma di manip

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