Musiche Dal Mondo

  • Autore: Vários
  • Narratore: Vários
  • Editore: Podcast
  • Durata: 137:59:42
  • Altre informazioni

Informações:

Trama

Il podcast della trasmissione Musiche dal mondo di Radio Popolare

Episodi

  • A Espetacular Charanga do França: The Importance of Being Espetacular

    14/10/2021 Durata: 30min

    Musiche dal mondo di gio 14/10/21

  • Namgar: Nayan Navaa

    07/10/2021 Durata: 28min

    Musiche dal mondo di gio 07/10/21

  • Changui - The Sound of Guantanamo

    30/09/2021 Durata: 28min

    Musiche dal mondo di gio 30/09/21

  • Young Female Voices from Palestine: Henna

    23/09/2021 Durata: 27min

    Musiche dal mondo di gio 23/09/21

  • Ikoqwe: The Beginning, the Medium, the End and the Infinite

    16/09/2021 Durata: 27min

    Musiche dal mondo di gio 16/09/21

  • Zazou - Bikaye: Mr Manager

    11/09/2021 Durata: 29min

    Musiche dal mondo di sab 11/09/21

  • Dobet Gnahoré: Couleur

    21/08/2021 Durata: 29min

    Musiche dal mondo di sab 21/08/21

  • Ches Smith: Path of Seven Colors

    14/08/2021 Durata: 29min

    Musiche dal mondo di sab 14/08/21

  • Esma Redzepova: My Last Song

    31/07/2021 Durata: 29min

    Musiche dal mondo di sab 31/07/21

  • Khaira Arby: New York Live

    24/07/2021 Durata: 29min

    Registrato oltre Atlantico nel 2010, e pubblicato dalla etichetta americana Clermont Music, New York Live arriva opportunamente, a tre anni dalla sua scomparsa, a ricordarci Khaira Arby, che pur non avendo raggiunto una particolare notorietà internazionale è stata tra le figure più significative della musica maliana degli ultimi decenni. Nata nel '59 nei dintorni di Tombouctou, Khaira a dieci anni comincia a cantare con un gruppo culturale locale, e avvia poi una promettente carriera, stroncata però nel '76 dalla decisione del padre di darle un marito insensibile alla sua vocazione artistica. Ma nell'83 Khaira divorzia, riprende la sua carriera anche grazie all'aiuto di Ali Farka Toure, e nel '90 esce il suo debutto Moulaye, esempio pionieristico di cassetta pubblicata da una cantante del nord del Mali: più in generale Khaira Arby sarà una delle prime cantanti maliane ad affermarsi sulla scena nazionale. Poi, a causa dell'occupazione jihadista del nord del Mali del 2012 e delle condizioni di insicurezza nella

  • Yat-Kha: We Will Never Die

    17/07/2021 Durata: 29min

    Con We Will Never Die del gruppo Yat-Kha, ritroviamo una vecchia conoscenza degli appassionati di world music, Albert Kuvezin. Originario di Tuva, repubblica autonoma della confederazione russa che si trova nella Siberia meridionale, al centro dell'Asia continentale, negli anni novanta Kuvezin è stato uno dei fondatori del gruppo folk Hun Hur Tu e appunto del gruppo folk-punk Yat-Kha, che fecero epoca a livello internazionale per l'uso dello straordinario canto di gola tuvano: in particolare Kuvezin fece colpo nel '94 con l'album Yenisei-Punk. Per chi non conoscesse il canto di gola per cui Tuva va famosa, limitiamoci a dire che la incredibile voce cavernosa di Albert Kuvezin può far impallidire le voci gutturali dei più agguerriti cantanti grindcore, il genere imparentato con l'heavy metal e l'hardcore punk. Gustosissime le cover "di gola" di While My Guitar Gently Weeps di George Harrison, e di Solitude dei Black Sabbath.

  • Anansy Cissé: Anoura

    10/07/2021 Durata: 29min

    Il Mali può vantare una notevole tradizione di chitarra elettrica, soprattutto in una direzione blues-rock, e Anansy Cissé è uno dei giovani che la portano avanti. Originario di Diré, nella regione di Tombouctou, Cissé una decina d'anni fa ha dovuto lasciare la sua città - dove gestiva uno studio di registrazione - quando il nord del Mali è stato occupato dalle milizie jihadiste, e si è rifugiato a Bamako. E' stato nella capitale che ha cominciato a fare musica in proprio. Nel 2014 è uscito il promettente Mali Overdrive, il suo album d'esordio: Anoura, pubblicato quest'anno dalla Riverboat Records, è il secondo.

  • Emicida: AmarELO

    21/02/2020 Durata: 24min

    ..Di estrazione sociale povera, nato nell'area di Sao Paulo nel 1985, figura tra le più in vista del più aggiornato panorama brasiliano (proprio Sao Paulo è da anni uno dei poli di maggiore creatività musicale a livello mondiale), il rapper e cantante Emicida consacra il suo nuovo album all'amore: potrebbe sembrare una scelta di disimpegno ma non lo è, e guarda caso sono parecchi gli artisti brasiliani che in questo momento parlano di amore. Perché nel Brasile del discorso politico violento, di odio, di Bolsonaro, parlare di amore è di per sé una presa di posizione politica. Ma - di grande qualità musicale e molto vario - il nuovo album di Emicida contiene poi dei messaggi più specifici: a cominciare dalla canzone da cui il disco prende il titolo. AmarElo contiene infatti un campionamento di un verso di Sujeito de sorte, una canzone di Belchior del 1976: "l'anno scorso sono morto, ma quest'anno non muoio". All'epoca la canzone ebbe meno successo di altre di Belchior, ma negli ultimi anni quel verso è stato ri

  • Gaizca Project

    14/02/2020 Durata: 28min

    Con Musiche dal mondo in generale vi proponiamo musiche di altri continenti, ma una musica così gioiosa ed esuberante come quella di Gaizca Project, un album pubblicato dall'etichetta Homerecords, è certamente una buona occasione per rimanere questa volta in Europa. Il senso di Gaizca Project è quello di mettere insieme tre culture musicali popolari e tradizionali della penisola iberica, e cioè della Galizia, dei Paesi Baschi e della Catalogna, con l'idea di valorizzare le loro identità in una creazione aperta però sul mondo e sulla contemporaneità. Bellissimo, brillante, l'assortimento di strumenti tradizionali che Gaizca Project ci propone (oltre a voci, chitarre e batteria). Della musica galiziana sono tipici pandeiro e pandeireta, tamburelli a cornice rotonda che nella penisola iberica si sono diffusi probabilmente come influenza nordafricana, portata dalla dominazione arabo-musulmana; e le cunchas, conchiglie che vengono "suonate" una con l'altra con un movimento che sta tra la percussione e lo sfregamen

  • Trilok Gurtu: God is a Drummer

    07/02/2020 Durata: 28min

    Molto popolare - e di casa - in Italia, Trilok Gurtu, uno dei più apprezzati e famosi percussionisti del mondo, è nato a Bombay nel 1951, figlio di Shoba Gurtu, rinomata interprete di canto classico hindustani, e in India ha imparato l'arte delle tabla, le tipiche percussioni indiane. Proprio in Italia, con il gruppo italiano Aktuala, a cavallo tra jazz d'avanguardia e musiche dal mondo, Gurtu negli anni settanta mosse i primi passi di una carriera che lo avrebbe portato a collaborare con musicisti della statura di Joe Zawinul e Don Cherry. Gurtu spiega così il titolo del suo nuovo disco: "senza ritmo nulla si muove, senza movimento il mondo si fermerebbe: nella natura tutto è movimento, ritmo, energia. Per questo dico: Dio è un batterista". Un album di musica - come sempre quella di Gurtu - cordiale, esuberante, animata da un ritmo irrefrenabile: se Dio è un batterista, Trilok Gurtu è il suo profeta.

  • Les Amazones d'Afrique: Amazones Power

    31/01/2020 Durata: 28min

    ..Il nome - Les Amazones d'Afrique - è un omaggio allo stesso tempo alle Amazzoni del Dahomey, che per due secoli difesero l'odierno Benin, e al gruppo guineano Les Amazones de Guinee, storico complesso africano tutto femminile. Les Amazones d'Afrique sono un collettivo di artiste africane nato nel 2014, per promuovere la causa delle donne, l'uguaglianza tra i sessi, la lotta contro le ingiustizie e le violenze di cui le donne sono vittime: dopo il primo album uscito nel 2017, sono ora al secondo, sempre per la Real World. Nel frattempo l'assortimento delle cantanti e rapper è cambiato, ma il progetto prosegue. Nelle canzoni dell'album si toccano molti temi: uguaglianza fra i sessi, misoginia, violenza, identità sessuale, matrimoni forzati, mutilazioni genitali. La musica delle Amazones d'Afrique è molto elettronica e molto aggiornata sul piano dei suoni: anche un modo metaforico per dire che in Africa le lotte e le rivendicazioni delle donne sono all'ordine del giorno, e che la battaglia delle donne africane

  • Attarazat Addahabia and Faradjallah: Al Hadaoui

    24/01/2020 Durata: 28min

    I gnaoua sono gli eredi degli schiavi neri dell'Africa subsahariana: le loro comunità sono depositarie di una cultura specifica, e la loro musica ha all'interno del panorama musicale marocchino una sua identità molto spiccata, con fenomeni di transe e posessione nel corso delle cerimonie. Abelkabir Faradjallah nasce a Casablanca, uno dei poli della cultura gnaoua, da genitori arrivati da altre città, la madre da Essaouira, altro centro rinomato per la cultura gnaoua; da ragazzo comincia a scrivere canzoni e ad essere ingaggiato come cantante per feste di amici. Il gruppo Attarazat Addahabia si forma nel '68, con ben 14 elementi, fra cui diverse voci femminili, tutti della stessa famiglia: la formazione mette insieme musica marocchina, e in particolare gnaoua, e influenze che vengono dal pop internazionale e dalla black music, in un amalgama molto moderno ed esuberante. Attarazat Addahabia ha poi cessato definitivamente la propria attività alla metà degli anni novanta. L'album ora meritoriamente portato alla l

  • Lina_Raul Refree

    17/01/2020 Durata: 26min

    Trentacinquenne, Lina Cardoso Rodrigues è cresciuta a Porto, dove ha studiato canto operistico. Dopo avere avuto ruoli in allestimenti della Carmen e della Boheme, nel 2005 si è vista affidare la parte di protagonista nel musical Amalia, su Amalia Rodrigues, un impegno che aveva permesso di constatare quanto fosse portata per il fado: che via via le si è imposto come destino professionale. Per il suo terzo album Lina ha sentito il bisogno di fare qualcosa di diverso, e si è rivolta a Raul Refree, musicista con un range di esperienze piuttosto ampio, anche in ambito sperimentale. Refree è conosciuto soprattutto per il suo lavoro con Rosalia, giovane star spagnola che reinterpreta il flamenco con un'estetica spregiudicata. Lina gli ha chiesto di fare col fado quello che aveva fatto col flamenco. Salvo che Refree non aveva sostanzialmente nessuna confidenza col fado, e che Lina ha scelto brani dal repertorio di Amalia Rodrigues senza cambiarli né nelle parole né nelle melodie, e Refree ha cominciato a lavorare c

  • Issam Hajali: Mouasalat Ila Jacad El Ard

    10/01/2020 Durata: 28min

    Alla metà degli anni settanta Issam Hajali è un giovane che a Beirut fa parte di una band, i Rainbow Bridge, che comincia ad avere successo guardando al pop-rock occidentale: Beatles, Cream, Jethro Tull. Ma in Libano scoppia la guerra civile, e Issam, che milita nella sinistra, si sente nel mirino e riesce a raggiungere Parigi, dove rimane per un anno. Nella capitale francese Hajali stenta a mettere insieme il pranzo con la cena, ma prima di tornare a Beirut nel '77 riesce a organizzare una piccola seduta di incisione: a Parigi, vuoi per la lontananza dal suo paese, vuoi per la tragedia della guerra civile che il Libano stava attraversando, Hajali sente il richiamo per la musica araba, e crea un pop-folk mediorientale che va già nella direzione di Ferat Al Ard, il gruppo con cui Hajali farà poi epoca in Libano. Mai uscito, circolato solo in copie artigianali, l'album è un gioiello che adesso vede la luce con Habibi Funk, etichetta tedesca specializzata nel vintage arabo.

pagina 8 Digita qui 14