Trama
Il podcast della trasmissione Musiche dal mondo di Radio Popolare
Episodi
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Nobuntu: Obabes beMbube
19/11/2018 Durata: 25minGli ndebele sono una popolazione che vive nello Zimbabwe, in Sudafrica e nel Botswana; sono un'etnia imparentata con gli zulu e gli swazi. In lingua ndebele cantano le Nobuntu, gruppo vocale femminile dello Zimbabwe composto da cinque cantanti. l loro stile è il mbube, canto a cappella tipico dell'Africa australe, e tradizionalmente prerogativa maschile, che è diventato popolare a livello internazionale negli anni ottanta con il successo di Graceland di Paul Simon e del gruppo Ladysmith Black Mambazo. Le Nobuntu sono della seconda città del paese, Bulawayo, che vanta gruppi vocali mbube che hanno raggiunto un notevole successo a livello internazionale, come i Black Umfolosi e gli Insingizi, ma le Nobuntu sono l'unico gruppo mbube femminile: Obabes beMbube, titolo del loro terzo album, significa "donne del mbube".
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Gaye Su Akyol: Istikrarl Hayal Hakikattir
12/11/2018 Durata: 26minGaye Su Akyol è una giovane cantante turca che si è fatta apprezzare a livello internazionale con il suo secondo album, uscito nel 2016, il primo ad avere un'esposizione al di fuori del suo paese. E' adesso appena uscito il suo terzo album, che mette insieme la lezione del pop-rock turco degli anni sessanta e settanta con elementi e stili vocali della musica classica turca e influenze di generi rock come psichedelia e post-punk. Il titolo di questo album significa "una fantasia ricorrente è realtà": Gaye Su Akyol oppone il "sogno ricorrente", come una contro-realtà, ad una realtà fatta di oscurità, caos, lotte di potere. Per essere una donna e un'artista che vive e lavora in un paese come la Turchia Gaye Su Akyol non potrebbe esprimersi in modo più chiaro.
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Lura: Alguem di alguem
05/11/2018 Durata: 26minA tre anni di distanza da Herança, il suo ultimo album, Alguem di alguem è il nuovo Ep di Lura, la cantante capoverdiana che con più successo si è mossa nella direzione di uno sganciamento dal modello rappresentato da Cesaria Evora e di un rinnovamento del repertorio e delle forme della canzone capoverdiana. Ma senza venir meno alla venerazione per Cesaria, a cui Lura dedica Crepuscular Solidao dum Diva, cover di un brano di un grande autore (e anche cantante) capoverdiano, Teofilo Chantre: Lura lo interpreta assieme a Gael Faye, rapper, cantante, scrittore francese di origine burundese, come scrittore noto per il romanzo Piccolo Paese.
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Amira Kheir: Mystic Dance
29/10/2018 Durata: 25minAmira Kheir è nata in Italia da genitori sudanesi, ed è cresciuta a Torino, dove è rimasta fino ai diciotto anni: poi per studiare si è trasferita a Londra, e ha quindi deciso di rimanere nella capitale britannica, attratta dalla dimensione multietnica e multiculturale della città. Mystic Dance è il suo terzo album, cantato parte in arabo e parte in inglese: la musica è in felice equilibrio fra il suo background sudanese e l'apertura e la contemporaneità, una musica fondamentalmente acustica, a volte intima e a volte trascinante, ma sempre molto elegante, come molto elegante è la voce di Amira Kheir.
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Moussu T e Lei Jovents: Operette Volume 2
22/10/2018 Durata: 24minNato una quindicina di anni fa come uno dei progetti laterali di membri dei Massilia Sound System, Moussu T e Lei Jovents si è poi affermato come una delle presenze più interessanti sulla scena francese. Dopo qualche anno Moussou T si è indirizzato in particolare verso la cosiddetta operetta marsigliese, a cui nel 2014 ha dedicato l'album Operette, e a cui ritorna adesso con un secondo volume. L'operetta marsigliese fece epoca tra le due guerre mescolando tradizioni musicali provenzali, canzone italiana, canto di matrice operistica e il jazz, che negli anni venti aveva cominciato ad arrivare a Marsiglia: un genere, quello dell'operetta, nel quale, in decenni di massiccia immigrazione italiana a Marsiglia, come autori e come interpreti ebbero un ruolo determinante artisti di origine italiana come Vincent Scotto, Raymond Vinci, e René Sarvil, che all'anagrafe di cognome faceva Crescenzo.
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Vari: Lusafrica 30th Anniversary Album
15/10/2018 Durata: 24minUna etichetta di cui ci occupiamo spesso in questa trasmissione, la Lusafrica, compie nel 2018 trent'anni - portati benissimo - e li celebra con un album in cui propone in versione originale e in versione remix cinque brani di artisti della scuderia: inutile dire che tra loro c'è Cesaria Evora, di cui il fondatore della Lusafrica, José da Silva, ha lanciato e gestito la carriera internazionale. Gli altri sono il capoverdiano Tito Paris, l'angolano Bonga, il maliano Boubacar Traoré e il cubano Polo Montanez.
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Takula: Takula
08/10/2018 Durata: 27minUn album che ci porta in un paese assai poco battuto anche nell'ambito della world music, il Malawi: piccolo stato dell'Africa sudorientale, uno dei paesi più poveri del mondo, ma anche uno dei paesi con la maggiore densità di popolazione dell'Africa subsahariana, popolazione che in una percentuale molto alta è sieropositiva. Si tratta di un doppio Cd: il primo ci fa ascoltare il gruppo a cui l'album è intestato, formato da musicisti del Malawi e da un musicista norvegese; il secondo ci offre la rara possibilità di ascoltare alcuni brani di musica puramente tradizionale del Malawi che fanno parte del grande patrimonio di registrazioni, effettuate sul campo o in studio, accumulate dalla radio del Malawi, la Malawi Broadcasting Corporation, che per molti decenni è stata nel paese l'unica struttura in grado di effettuare registrazioni professionali.
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Dur Dur of Somalia: Volume 1 e Volume 2
01/10/2018 Durata: 26minA causa delle vicende del travagliato paese del Corno d'Africa, la musica moderna della Somalia è rimasta a livello internazionale uno degli angoli in ombra della musica africana. Ma adesso le etichette di world music sembrano ben decise a cominciare ad illuminarlo. Lo scorso anno l'etichetta newyorkese Ostinato Records ha pubblicato Sweet As Broken Dates - vedi qui il podcast del 25 settembre 2017 - una compilation di brani degli anni settanta e ottanta che provenivano dagli archivi della radio di Hargheisa, oggi capitale dell'autoproclamata Repubblica del Somaliland. Oltre a farci ascoltare della musica di grande fascino, la raccolta ci trasportava in una Somalia quasi irreale se guardata dalla prospettiva della tormentata Somalia degli ultimi decenni. Lo stesso fa adesso l'etichetta tedesca Analog Africa, riportandoci alla modernità che prima della guerra poteva vantare Mogadiscio, capitale della Somalia: attraverso le incisioni di una band, Dur Dur, che mescolando funk, reggae, soul, disco, e ritmi e melo
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Stella Chiweshe: Kasahwa: Early Singles
24/09/2018 Durata: 23minStella Chiweshe è nata nel 1946 in un villaggio dello Zimbabwe, ed è cresciuta senza dare importanza alla musica tradizionale, e ascoltando invece musica bianca che arrivava dagli Stati Uniti. Poi però da adolescente cominciò ad essere presa dalla musica mbira, imperniata sullo strumento dallo stesso nome costituito da lamelle metalliche montate su una cassa di risonanza in legno, e destinata a mettere in contatto con gli spiriti, gli antenati e gli elementi della natura. Stella decise addirittura che sarebbe diventata la regina della mbira, ma questa cultura tradizionale non prevedeva che delle donne suonassero la mbira: nessun musicista voleva insegnarle a suonarla, nessun costruttore dello strumento voleva confezionargliene uno. Fu così con uno strumento avuto in prestito che Stella incise il suo primo brano, Kasahwa, adesso ristampato assieme ad altri sette brani registrati fra il '74 e l'83, introvabili e mai pubblicati prima fuori dall'Africa. Questo brano le diede una grande popolarità locale; poi dopo
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Afro Cuban All Stars: A Toda Cuba le Gusta
17/09/2018 Durata: 25minLa ristampa in Cd ma anche in vinile di A Toda Cuba le Gusta rientra in una serie di riedizioni di album di musica cubana e di musica africana che l'etichetta britannica World Circuit aveva pubblicato negli anni novanta e che erano diventati dei classici. Con la direzione musicale di Juan de Marcos Gonzalez, A Toda Cuba le Gusta era nato nel corso delle due settimane di sedute di incisione nel 1996 negli studi della Egrem all'Avana da cui vennero fuori Buena Vista Social Club, un clamoroso exploit mondiale, e Introducing Ruben Gonzalez. Molti dei grandi cantanti e musicisti cubani coinvolti in questo album sono nel frattempo mancati, e questo oggi ci fa apprezzare ancora di più A Toda Cuba le Gusta, che ha consentito a molti importanti interpreti della musica cubana ormai anziani di avere la possibilità di mostrare ancora una volta il loro valore in una nuova epoca, e di farsi conoscere da un pubblico internazionale e da nuove generazioni.
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Fanfarai Big Band: Rai is not dead
25/06/2018 Durata: 27minFanfarai è un gioco di parole tra fanfara, che in francese è fanfare, e rai, il genere musicale che è esploso tra i giovani algerini negli anni settanta e ottanta e che è arrivato alla ribalta internazionale in particolare con il successo di Khaled. Composta da musicisti di diverse parti della Francia, la formazione è nata oltralpe nel 2005, e in occasione di questo suo terzo album si è ribattezzata Fanfarai Big Band, accentuando con una evoluzione più orchestrale e jazzistica l'idea base riassunta nel nome: una devozione al rai algerino rivissuto in una dimensione che richiama quella della fanfara, riferimento questo non bizzarro, dato che le fanfare militari della colonizzazione sono state una delle numerose influenze da cui è nato il rai moderno. Il titolo dell'album, Rai is not dead, allude al declino del rai dopo i fasti degli anni ottanta e novanta, un declino che lo ha visto passare di moda anche a livello internazionale: con la sua brillante musica che si abbevera ai classici del genere, Fanfarai ha i
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Cheikh Lo: Né La Thiass
18/06/2018 Durata: 22minDopo aver pubblicato una cassetta di un certo successo in Senegal, negli anni novanta il musicista e cantante Cheikh Lo presentò un demo a Youssou Ndour, e la star senegalese si convinse subito: Né La Thiass fu inciso nel '95 a Dakar allo Xippi Studio, e pubblicato in cassetta per il Senegal dalla Jololi, l'etichetta di Youssou Ndour. Ripreso nel '96 dalla World Circuit, l'album - che nello stesso '96 fu anche pubblicato su licenza per l'italia nella collana ArpA di Radio Popolare - assicurò a Cheikh Lo una rapida affermazione a livello internazionale. La musica è rimasta freschissima, e la World Circuit ha fatto benissimo adesso a rilanciare Né La Thiass: curiosamente ha riprodotto però la cassetta originaria (di cui ha anche utilizzato la copertina come cover della ristampa), cioè con due brani in meno rispetto al Cd del '96 della World Circuit (e di Radio Popolare)...
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Vari: African Scream Contest Vol. 2
28/05/2018 Durata: 26minEntrato a far parte dell'Africa occidentale francese alla fine dell'ottocento, il Benin ha avuto musicalmente un destino diverso da quello del grosso dell'Africa colonizzata dalla Francia o comunque francofona (come il Congo belga, poi Zaire, quindi Repubblca democratica del Congo), molto sensibile alla musica afrocubana: incastonato come il Togo fra la Nigeria e il Ghana, si è trovato musicalmente in un'area di influenza anglofona, ed è stato influenzato dall'high life, dall'afro-beat, e negli anni '60 e '70 ha avvertito la suggestione del soul, del funk e del rock, generi di cui la compilation mostra la varietà di declinazioni e incroci appunto negli anni '60 e '70. Paese di dimensioni piuttosto ridotte per i parametri africani, il Benin ha sviluppato una scena di musica moderna che già all'inizio degli anni '70 si presentava molto vivace e affollata.
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Vari: I'm not here to hunt rabbits
21/05/2018 Durata: 26min..Una compilation co-pubblicata dall'etichetta tedesca Piranha, veterana della world music, e dalla Vital Records ci porta in un paese che neanche la produzione discografica di world music che circola a livello internazionale è abituata a toccare: il Botswana, uno dei paesi più poveri e in condizioni più misere di tutto il continente africano. Ma che ha le sue ricchezze: come gli stili e la singolare tecnica chitarristica documentati da questa bellissima raccolta.
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Dobet Gnahoré: Miziki
14/05/2018 Durata: 27minPer Radio Popolare Dobet Gnahoré è una conoscenza di vecchia data: non ancora ventenne, nel 2001 partecipò, esibendosi in un paio di brani fuoriprogramma, ad una edizione di Extrafesta il cui protagonista era il padre, il percussionsta della Costa d'Avorio Boni Gnahoré. Nel frattempo Dobet Gnahoré si è affermata come una delle protagoniste della musica dell'Africa nera più note e apprezzate a livello internazionale, assieme ad artiste come Angelique Kidjo, Roka Traoré e Oumou Sangaré. Dobet Gnahoré è adesso al suo quinto album: il fascino della sua vocalità, di forte temperamento, caratterizzata dal timbro scuro e da un grande contegno, si sposa benissimo anche con la novità di una confezione anche con elettronica e campionamenti, che conferisce alla musica un tocco in più di vitale attualità.
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Houria Aichi: Chants Mystiques d'Algerie
07/05/2018 Durata: 26minLa fama della cantante algerina Houria Aichi è legata innanzitutto alla sua interpretazione, consegnata ad un album del '90, di canti dell'Aurès, regione montuosa dell'est dell'Algeria abitata da una popolazione berbera, regione di cui Houria Aichi è originaria. All'inizio del nuovo millennio, con l'album Khalwa, Houria Aichi ha poi proposto un florlegio di canti sacri dell'Algeria, valorizzando le forme e la spontaneità della religiosità popolare contro la rigidità dell'impostazione religiosa islamista. Ora, con interpretazioni di grande temperamento, e arricchendolo d nuovi brani, Houria Aichi torna sul repertorio sacro: non in senso stretto canti religiosi perché non citano versi del Corano, canti di tradizione popolare, che Houria Aichi vuole sottrarre alla dimenticanza di cui rischiano di rimanere vittime per effetto da un lato della pressione islamista, e dall'altro all'opposto per effetto della crescente perdita della dimensone religiosa nella società.
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Hugh Masekela: Masekela '66-'76 (3)
30/04/2018 Durata: 27minAll'inizio degli anni settanta Masekela sente il bisogno di riallacciare il rapporto con l'Africa: nel '73, dopo tredici anni negli Stati Uniti, il trombettista è in Guinea, Zaire, Liberia, Ghana e Nigeria. A Lagos è per un mese alla corte di Fela Kuti. Fela poi lo mette in contatto con un gruppo del Ghana, gli Hedzoleh Soundz, con cui Masekela incide l'album Masekela introducing Hedzoleh Soundz, precoce esempio di incontro musicale panafricano. Nell'album successivo, I Am Not Afraid, inciso nel '74, oltre ai musicisti del Ghana Masekela ha accanto due colonne del gruppo jazz-funk Crusaders, in un eccellente amalgama di musica africana e americana: per Masekela e il produttore Stewart Levine l'album è il più notevole risultato conseguito con la loro collaborazione; fra i brani Stimela, che diventerà uno dei grandi cavalli di battaglia di Masekela. Nel '75-76, con una nuova band con alcuni dei musicisti di Hedzoleh, e altri musicisti del Ghana e della Nigeria, Masekela incide The Boy's Doin' It e Colonial Man,
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Hugh Masekela: Masekela ’66 -’76 (2)
16/04/2018 Durata: 26minNel '68 Masekela realizza The Promise of a Future, il suo terzo album con Stewart Levine: un brano, Grazing in the Grass, ottiene un clamoroso successo, e proietta il trombettista sudafricano ai vertici della classifica Usa dei singoli pop, dove il 4 luglio l'hit di Masekela prevale nientemeno che su Jumpin' Jack Flash degli Stones. Ma per un artista e un uomo come Masekela, che l'esperienza dell'apartheid ha reso politicamente avvertito e ipersensibile alla questione della discriminazione razziale, gli avvenimenti del periodo (omicidi di Martin Luther King e di Bob Kennedy, riot di Chicago) oscurano la gioia per questo sviluppo della sua carriera: invece di andare all'incasso del successo che sta ottenendo con Grazing in the Grass, il trombettista prosegue con un album molto politico, intitolato semplicemente Masekela, che la distribuzione fa passare inosservato.
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Hugh Masekela: Masekela '66 -'76 (1)
09/04/2018 Durata: 25minTre puntate di Musiche dal mondo dedicate ad una antologia in tre Cd (Wrasse Records) che ripercorre gli anni del successo americano di Masekela e della sua fortunata collaborazione con il produttore e amico Stewart Levine. La selezione è stata curata dallo stesso Masekela, poco prima della morte nel gennaio scorso, e da Levine. In questa puntata brani da The Emancipation of Hugh Masekela, da Hugh Masekela Is Alive and Well at the Whisky, e da The Promise of a Future.
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Un ricordo di Rim Banna
26/03/2018 Durata: 23minMancata prematuramente, a 51 anni, il 24 marzo, nella sua città natale, Nazareth, Rim Banna è stata una cantante di notevole successo anche a livello internazionale, ma soprattutto è stata una figura molto amata dai palestinesi per la sua voce elegante e di grande temperamento, l'intensità del suo canto in arabo, e la sua coerenza di artista impegnata per la causa del suo popolo. La ricordiamo con il suo album del 2013 Revelation of Ecstasy & Rebellion, in cui aveva messo in musica versi di poeti araboandalusi, persiani, irakeni, palestinesi e tunisini di epoche diverse, dal medioevo fino alle lotte per la libertà della Palestina e nel mondo arabo dei nostri giorni.