H2o

Roma, luglio 2017. La Capitale rischia di lasciare senz’acqua 2 milioni di persone in una delleestati più calde degli ultimi secoli. Al di là della cronaca cosa ci dice quello che è accaduto aRoma sulla salute dell’acqua italiana, sulla nostra capacità di far fronte alle crisi idriche semprepiù frequenti e ai cambiamenti climatici?

Quarant’anni fa nascevano i primi movimenti ambientalisti, oggi Donald Trump (quasi) negal’esistenza del riscaldamento globale. Intanto l’ambiente è ai margini dell’agenda politica di moltiPaesi e le organizzazioni internazionali che se ne occupano sembrano sempre più isolate.Così rischiamo di vanificare i passi fatti negli anni Settanta su acqua e ambiente. Come siamoarrivati fin qui? E come siamo cambiati da allora?

Nel 1906 Amundsen impiegò tre anni per portare a termine il suo Passaggio a Nord Ovest. Oggine bastano molti meno, in alcuni mesi dell’anno si può addirittura navigare per chilometri senzaincontrare ghiaccio. In pochi anni il Polo Nord ha letteralmente cambiato volto finendo così alcentro di nuovi scontri politici e commerciali. E diventando uno dei teatri più caldi del XXIsecolo.

Il livello dei mari sta salendo anno dopo anno modificando l’aspetto di molte aree a Sud e aNord del mondo, e in più la richiesta d’acqua dolce continua a crescere. Tutto questo (e moltoaltro) fa dell’acqua il nuovo oro di domani, una risorsa sempre più ambita intorno a cui nascononuove strategie geopolitiche e commerciali.

Parte il 14 febbraio H2O, il podcast prodotto da Next New Media e condotto da Tiziana Guerrisi, dedicato all’acqua di domani. Quattro episodi, uno a settimana ogni giovedì, per scoprire come sta cambiando l’acqua che conosciamo a Nord e Sud del mondo. Ascolta il teaser e iscriviti al canale di Next New Media su Spreaker per non perdere neanche un suono delle prossime puntate.