Trama
Liturgia della settimana, preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire di Bassano Romano (VT)
Episodi
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[Dom 13] Vangelo: Is 50, 4-7; Sal.21; Fil 2, 6-11; Lc 22, 14 - 23, 56.
12/04/2025 Durata: 05minPassione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Luca - Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione Quando venne l'ora, [Gesù] prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse loro: «Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, perché io vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio». E, ricevuto un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e fatelo passare tra voi, perché io vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non verrà il regno di Dio». - Fate questo in memoria di me Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me». E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi
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[Dom 13] Commento: La Via ardua dei risorti.
12/04/2025 Durata: 02minIl trionfo, le festose acclamazioni, gli osanna, l’esaltante entrata messianica di Gesù a Gerusalemme, la benedizione delle palme e subito dopo, con il racconto della passione, l’inizio della settimana santa, l’ultimo tratto che ci conduce alla Pasqua: tutto questo celebriamo in questa domenica. Il significato della palma è quello della vittoria, dell’ascesa, della rinascita e dell’immortalità. Dopo aver anche noi, con le palme in mano, cantato ed osannato al Re dei re, all’eccelso Signore nostro, giunti all’altare del Sacrificio, ci sopraggiunge un momento di amara delusione e un pungente rimprovero: perché quel corteo si è così rapidamente dileguato? Perché gli osannanti sono di nuovo tornati tra i dispersi? Perché a quegli osanna fa seguito il coro assordante dei «crucifiggi»? Perché il nostro Re e Signore che ha predicato e dato amore deve morire come un malfattore, vittima dell’odio e della fero
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[Sab 12] Vangelo: Ez 37, 21-28; Sal.Ger 31; Gv 11, 45-56.
11/04/2025 Durata: 01minIn quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Làzzaro,] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione». Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.
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[Sab 12] Commento: È bene che uno solo uomo muoia per il popolo.
11/04/2025 Durata: 02minOggi ascoltiamo una profezia di Geremia che puntualmente si compie e attualizza in Cristo: «Ecco, io prenderò i figli d’Israele dalle nazioni fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nella loro terra: farò di loro un solo popolo nella mia terra; io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo». È l’opera di Dio che incessantemente solca tutta la nostra storia: noi dispersi, Dio, buon pastore, che ci cerca e ci riconduce all’ovile, cioè nell’ambito sicuro del suo cuore di Padre. Nel Vangelo, Caifa, sommo sacerdote, con accenti profetici, così sentenzia: «È conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo»; viene così anticipata la sentenza di morte, che sentiremo gridata dal popolo e confermata da Ponzio Pilato. Gesù doveva morire per la nazione, doveva morire per l’umanità intera, per tutti e per ciascuno, ma non per volontà umana, ma per un arcano diseg
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[Ven 11] Vangelo: Ger 20, 10-13; Sal.17; Gv 10, 31-42.
10/04/2025 Durata: 01minIn quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: "Io ho detto: voi siete dèi"? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio - e la Scrittura non può essere annullata •, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: "Tu bestemmi", perché ho detto: "Sono Figlio di Dio"? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. Ritornò quindi nuovament
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[Ven 11] Commento: Amati sino alla fine.
10/04/2025 Durata: 01minGesù ha fatto vedere molte opere buone; i Giudei cercavano di catturarlo e raccoglievano delle pietre per lapidarlo! Geremia, con accenti sorprendentemente precisi, ci fa sentire le voci nemiche: «Sentivo la calunnia di molti: “Terrore all’intorno! Denunciatelo! Sì, lo denunceremo”. “Forse si lascerà trarre in inganno, così noi prevarremo su di lui, ci prenderemo la nostra vendetta”. Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso». Ma per Gesù non era giunta la sua ora ed egli sfuggì dalle loro mani. La motivazione delle assurde minacce: «Tu, che sei uomo, ti fai Dio». Gesù fa notare che tutti siamo figli dell’unico Padre. La sua figliolanza divina, però, viene dalla perfetta unione al Padre e dalla missione e dalle opere che Egli sta compiendo nel suo nome e come inviato da lui: «Credete alle opere», egli dice, «perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel P
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[Gio 10] Vangelo: Gn 17, 3-9; Sal 104; Gv 8, 51-59.
09/04/2025 Durata: 01minIn quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: "Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno"». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: "Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno". Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?». Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: "È nostro Dio!", e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia». Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Ges
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[Gio 10] Commento: Io il tuo Dio, tu il mio popolo.
09/04/2025 Durata: 02minMentre con Cristo Gesù saliamo verso Gerusalemme e ci affrettiamo verso la Pasqua, a mo’ di sprone e di incoraggiamento, dalla Parola di oggi sentiamo scandire le promesse divine, antiche e nuove: «Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te». È l’alleanza con Abramo e con la sua discendenza, la prima alleanza in vista di quella ultima e definitiva: «Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia». Il Padre celeste vuole essere il Dio, l’unico Dio del suo popolo per sempre. Un Patto di reciproca fedeltà: Egli si impegna a mandare la sua grazia e la sua fedeltà; il popolo non solo deve essere fedele, ma deve diventare il “popolo di Dio”; deve recuperare la primitiva appartenenza. Erano questi i “segni” della prima Pasqua, il rito