Trama
Giulia ha sempre vissuto all’insegna della castità della religione. Poi un giorno incontra Mattia e il suo corpo decide di ribellarsi.
Cos’ha Mattia di così speciale? Forse è la parlata meridionale, o magari il profumo di pino che lo avvolge sempre. Giulia non ne ha idea: sa solo che il nuovo vicino di casa ha risvegliato in lei istinti che credeva di aver soffocato. Sulla spinta della carne, la ragazza un tempo pura inizia a masturbarsi e a fare sogni erotici. Soprattutto, inizia a percepire una strana presenza all'interno della doccia. Una presenza occulta, che sembra uscita da un racconto horror e che la perseguita anche nel sonno.
Il membro maschile che solo lei vede nella doccia è reale? Che sia un inviato del Demonio che cerca di traviarla? O forse sta semplicemente diventando pazza. Qualunque cosa sia, il richiamo del sesso diventa sempre più forte: riuscirà a resistere?
L'autrice
Cleis Ende è specializzata in libri erotici per donne, con protagoniste femminili alla ricerca della propria identità e sessualità. Nonostante i suoi siano racconti erotici hard, con scene di sesso esplicite, la psicologia dei personaggi e la loro spinta verso il cambiamento sono sempre centrali.
"La Tentazione" è un horror con scene hard (molto) liberamente ispirato al racconto di Stephen King "Il Dito". L’intero racconto è lungo circa 6.600 parole (33 pagine).
Estratto da "La Tentazione"
Mattia si muove per l’atrio dell’università con passo strascicato, lo zaino appeso a una spalla. Indossa un paio di occhiali da sole che gli copre mezza faccia e ha in bocca una sigaretta spenta.
Ieri sera c’era quell’invito alla perdizione di cui parlava con Fede. Le serate di festa vanno poco d’accordo con le lezioni delle 8.30.
Lo supero con lo sguardo fisso in avanti e il passo rapido: meglio averci a che fare il meno possibile. Ciononostante, alza la testa e fa qualche passo di corsa per raggiungermi.
«Giulia, non è vero?» La parlata meridionale sovrasta il chiacchiericcio.
Posso ancora fare finta di non averlo visto: testa alta e sguardo in avanti.
Una tizia al telefonino mi colpisce con una spallata e il sacchetto con i libri della biblioteca mi vola dalle mani, spargendo il suo contenuto a terra. Mi accoscio per raccogliere tutto e Mattia mi imita. Recupera una pagina volata in avanti, in un tentativo di fuga. Me la porge.
«Grazie.» La butto in un volume a caso. Mi alzo e lui fa lo stesso.
Si è sfilato la sigaretta di bocca e l’ha poggiata dietro l’orecchio. Il profumo di pino si mischia con il puzzo della nicotina e con una nota aggrumata. Profumo da donna. Ha fatto tardi per far giocare qualche poco di buono con il suo gingillo?