Trama
Dopo Alba di luna, tornano i terrificanti vampiri creati da Matteo Gambaro, in questo secondo episodio delle Cronache di Avorio.
Stavolta il protagonista è Pier, giovane cassaintegrato torinese che fa fatica a sbarcare il lunario, pressato da Gisèle (già vista in Alba di luna), una fidanzata tanto bella quanto esigente, e dall'amico Mario, un nano sempre in vena di citazioni poetiche. Questo finché non spunta dal passato Edoardo, un vecchio amico che era partito per la Germania anni prima. Edoardo gli offre un lavoro, un po' particolare, anche rischioso, ma molto ben retribuito. Scopre così che il suo amico è un trafficante di avorio, che ci sono collezionisti che pagherebbero una fortuna per il canino di un vampiro, e che più grosso è, più c'è da guadagnare. Pier, dapprima spaventato, si lascia poi convincere a entrare nella squadra, soprattutto dopo aver ricevuto il primo pagamento. È la sua occasione per rendere felice Gisèle e sposarla. Quello che Pier non ha capito, però, è che i vampiri non sono fatti per stare in gabbia, né per essere usati, perché il loro potere è grande e giocare col fuoco può essere fatale.