Trama
Jane Eyre è senza dubbio il romanzo più famoso di Charlotte Brontë. Sin dalla sua pubblicazione infatti, avvenuta nel 1847, il libro riscuote grande successo presso il pubblico per l’intensità della narrazione e dei sentimenti descritti, non evitando di sollevare proprio per questo anche qualche nota di scandalo. Il testo narra la storia di una ragazza che, trascorsa un’infanzia triste e austera, riesce a diventare istitutrice e, come tale, trova lavoro presso Mr. Edward Rochester, uomo strano, sardonico e affetto da una tetra malinconia. Più di ogni altra cosa, Jane Eyre è il romanzo della passione e del rigore al tempo stesso, della luce e delle ombre, capace di sprigionare dalle sue pagine la potenza evocativa del melodramma e il chiaroscuro sfumato del gotico. Il vigore con cui si manifesta in Jane l’amore sa trarre dal suo spirito tutto il bene e il male che esso porta con sé. Jane appare come una creatura quasi ultraterrena agli occhi del signor Rochester che crede di essere stato come stregato da lei al loro primo incontro.
Charlotte Brontë nasce Thornton, Yorkshire, nel 1816, ma ben presto con la sua famiglia si trasferisce a Haworth, dove trascorrerà gran parte della sua vita. Sin da bambina, insieme ai suoi fratelli, inventa cicli di storie per ragazzi che l’aiuteranno a sviluppare un immaginario profondo e sottile. Compiuti gli studi diventa insegnate e inizia a lavorare come istitutrice prima e poi a Bruxelles presso una scuola. Nel 1843 fa ritorno nello Yorkshire e si sposa; da questo momento in poi inizia a dedicarsi alla scrittura pubblicando i suoi romanzi, primo fra tutti Jane Eyre. Seguiranno Shirley (1849), Villette (1852) e Il professore che nonostante fosse stato scritto per primo verrà pubblicato solo nel 1859. Insieme alla sorella Emily, rappresenta tutt’oggi uno dei più intensi esempi di scrittrice Muore ad Haworth nel 1855.