Lo Psiconauta

Ep. #809 -

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Trama

Il metilfenidato è un farmaco psicoattivo, sì. Agisce sul sistema dopaminergico e noradrenergico, in particolare in quelle aree fronto-striatali che, nell’ADHD, mostrano una ridotta attivazione e una minore efficienza funzionale. Inibisce il reuptake di dopamina e noradrenalina, aumentando la disponibilità sinaptica di questi neurotrasmettitori e migliorando così le funzioni esecutive, l’attenzione sostenuta e l’autoregolazione emotiva. Ma, e qui lo dico da medico che si occupa di ADHD da anni, il metilfenidato non è la cura. È un supporto, potente e utile, ma va inserito dentro una strategia terapeutica molto più ampia.Il vero trattamento dell’ADHD è sempre multimodale. Serve psicoeducazione per comprendere il proprio funzionamento, serve la Lifestyle Medicine per correggere quegli stili di vita che spesso amplificano il disadattamento (poca attività fisica, sonno irregolare, alimentazione infiammatoria). Serve la mindfulness per allenare la consapevolezza e la capacità di stare con quello che c’è. E serve,