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Ue riduce stime Pil Eurozona a 0,9% in 2025, pesano i dazi

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La Commissione europea ha rivisto al ribasso le stime di crescita dell’Eurozona per il 2025, portandole allo 0,9% (dal precedente 1,3%), a causa delle tensioni commerciali globali, in particolare della nuova politica protezionistica americana. L’export europeo nel 2025 dovrebbe crescere solo dello 0,7%, penalizzato dai dazi USA (10% sui beni europei, 25% su auto, acciaio e alluminio) e dalle tensioni persistenti tra Stati Uniti e Cina. L’inflazione è attesa in calo: 2,1% nel 2025 e 1,7% nel 2026. Per l’Italia, la crescita prevista è del +0,7% nel 2025 e +0,9% nel 2026, anch’essa in riduzione rispetto alle previsioni autunnali. Il disavanzo scenderebbe sotto il 3% nel 2026, ma il debito pubblico è visto in aumento dal 135,3% del 2024 al 138,2% del 2026. La pressione fiscale è stimata in lieve crescita, anche a causa del passaggio dal taglio del cuneo fiscale a un bonus per le famiglie a basso reddito. La Commissione riconosce un’impostazione prudente della politica economica italiana, pur segnalandone i limiti