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Ancora record oro, sfiora 3.000 dollari. A portar su il prezzo gli acquisti monstre per timori geopolitici

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Ancora un record per il prezzo dell'oro: il contratto con consegna ad aprile sfiora i 3.000 dollari l'oncia a 2.909,70 dollari con un rialzo dello 0,77%. Rispetto al 2022, gli acquisti di oro fisico da parte delle banche centrali sono più che raddoppiati. La decisione dei Paesi occidentali di porre sanzioni sulle riserve della banca centrale russa ha rappresentato un punto di non ritorno, e suggerisce che, in futuro, qualsiasi paese che si dovesse trovare in forte disaccordo politico con l'Occidente potrebbe implicitamente correre il rischio di vedere i propri asset confiscati. Di conseguenza, le banche centrali di tutto il mondo hanno incrementato le riserve di oro e questa tendenza è destinata a continuare nel 2025. Il World Gold Council (WGC) stima che gli acquisti di oro da parte delle banche centrali abbiano spinto il prezzo al rialzo di circa il 15%. Commentiamo la notizia insieme a Alessandro Plateroti Direttore di NewsMondo.itGas ai massimi da febbraio 2023, scorte dimezzateI