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Migranti sfruttati, la facilità del male.

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Trama

Erano ammassati in quarantuno dentro un furgoncino diretto a Ventimiglia, il confine che i profughi tentano passare per arrivare nel Nord Europa. Il portellone del furgoncino era chiuso con un lucchetto, come fanno i fattorini per non farsi derubare del carico. Ma all’interno non c’erano merci, ma persone. Cittadini siriani, egiziani ed eritrei. ..E’ quanto ha scoperto un’inchiesta coordinata dalla procuratrice aggiunta della Dda di Milano, Ilda Boccassini. Individuata, come si dice in questi casi, un’organizzazione di egiziani, afgani, albanesi, sudanesi e tunisini. C’erano anche italiani nel gruppo degli sfruttatori. Si facevano pagare (anche cinquemila dollari) per trasportare i migranti, come pacchi accatastati uno sull’altro, dalla Sicilia al confine con la Francia. «Qui non stiamo parlando della necessità di grosse organizzazioni», ha raccontato Ilda Boccassini, ieri in una conferenza stampa. «Se io so – ha proseguito la pm - che ci sono degli sbarchi, dove c’è carne da macello disponibile a fare qual