Colpo Di Scena

  • Autore: Vários
  • Narratore: Vários
  • Editore: Podcast
  • Durata: 26:46:26
  • Altre informazioni

Informações:

Trama

Sentimenti, emozioni, idee vengono espressi attraverso il potere immaginifico della radio e la parola si valorizza, grazie a fini autori, abili adattatori radiofonici e sensibili interpreti. Veri e propri film per le orecchie  da godere quotidianamente.

Episodi

  • Il romanzo della vita di Giacomo Puccini (2./10)

    29/06/2024 Durata: 15min

    Il 2024 é il centenario della morte di Giacomo Puccini, e a questo scopo la Rete Due ripropone al proprio pubblico Il romanzo della vita Di Giacomo Puccini, un adattamento radiofonico di Claudio Ricordi Tratto dal romanzo di Giuseppe Adami..

  • L’altra metà di Kafka (10./10)

    28/06/2024 Durata: 12min

    Cinque donne che hanno trovato il coraggio di amare un uomo terrorizzato dall’amore. Lui, Franz Kafka

  • L’altra metà di Kafka (9./10)

    27/06/2024 Durata: 13min

    Cinque donne che hanno trovato il coraggio di amare un uomo terrorizzato dall’amore. Lui, Franz Kafka

  • L’altra metà di Kafka (8./10)

    26/06/2024 Durata: 14min

    Cinque donne che hanno trovato il coraggio di amare un uomo terrorizzato dall’amore. Lui, Franz Kafka

  • L’altra metà di Kafka (7./10)

    25/06/2024 Durata: 15min

    Cinque donne che hanno trovato il coraggio di amare un uomo terrorizzato dall’amore. Lui, Franz Kafka

  • L’altra metà di Kafka (6./10)

    24/06/2024 Durata: 14min

    Cinque donne che hanno trovato il coraggio di amare un uomo terrorizzato dall’amore. Lui, Franz Kafka

  • Il romanzo della vita di Giacomo Puccini (1./10)

    22/06/2024 Durata: 12min

    Il 2024 é il centenario della morte di Giacomo Puccini, e a questo scopo la Rete Due ripropone al proprio pubblico Il romanzo della vita Di Giacomo Puccini, un adattamento radiofonico di Claudio Ricordi Tratto dal romanzo di Giuseppe Adami..

  • L’altra metà di Kafka (5./10)

    21/06/2024 Durata: 12min

    Cinque donne che hanno trovato il coraggio di amare un uomo terrorizzato dall’amore. Lui, Franz Kafka

  • L’altra metà di Kafka (4./10)

    20/06/2024 Durata: 15min

    Cinque donne che hanno trovato il coraggio di amare un uomo terrorizzato dall’amore. Lui, Franz Kafka

  • L’altra metà di Kafka (3./10)

    19/06/2024 Durata: 15min

    Cinque donne che hanno trovato il coraggio di amare un uomo terrorizzato dall’amore. Lui, Franz Kafka

  • L’altra metà di Kafka (2./10)

    18/06/2024 Durata: 13min

    Cinque donne che hanno trovato il coraggio di amare un uomo terrorizzato dall’amore. Lui, Franz Kafka

  • L’altra metà di Kafka (1./10)

    17/06/2024 Durata: 13min

    Cinque donne che hanno trovato il coraggio di amare un uomo terrorizzato dall’amore. Lui, Franz Kafka

  • Il processo (2./2)

    16/06/2024 Durata: 59min

    Il processo è indubbiamente il capolavoro di Kafka; l’opera più allucinante di tutte le letterature. In esso l’autore rivela nella sua interezza la misteriosità affascinante del suo mondo, e la sua intima angoscia diventa messaggio universale; la scrittura fitta, minuta di quelle pagine, si può dire, ne disegnano l’autoritratto spirituale.

  • Ovunque l’ultimo (9./9)

    07/06/2024 Durata: 16min

    Nel buio del sottotetto di una grigia palazzina di Oslo un uomo picchia con rabbia sui tasti di una macchina da scrivere. Parole come martellate, come chiodi ammattiti, parole che sì, sono solo parole, ma sono anche il rimbombare di una lingua lontana, l’ultima eco della sua patria. Sì, perché per Di Ruscio “approfondire una poesia significa voler bucare la carta / scartare le velleità e non rimanere neppure il buco sulla carta...”, ed eccolo lì, tutto incurvato e rabbioso, a più di duemila chilometri da casa, nella penombra di una stanza senza finestre, con la neve grigia e nera che imbratta le strade là fuori, con un silenzio tutto suo, mezzo masticato, incastrato tra i denti.

  • Ovunque l’ultimo (8./9)

    06/06/2024 Durata: 12min

    Nel buio del sottotetto di una grigia palazzina di Oslo un uomo picchia con rabbia sui tasti di una macchina da scrivere. Parole come martellate, come chiodi ammattiti, parole che sì, sono solo parole, ma sono anche il rimbombare di una lingua lontana, l’ultima eco della sua patria. Sì, perché per Di Ruscio “approfondire una poesia significa voler bucare la carta / scartare le velleità e non rimanere neppure il buco sulla carta...”, ed eccolo lì, tutto incurvato e rabbioso, a più di duemila chilometri da casa, nella penombra di una stanza senza finestre, con la neve grigia e nera che imbratta le strade là fuori, con un silenzio tutto suo, mezzo masticato, incastrato tra i denti.

  • Ovunque l’ultimo (7./9)

    05/06/2024 Durata: 15min

    Nel buio del sottotetto di una grigia palazzina di Oslo un uomo picchia con rabbia sui tasti di una macchina da scrivere. Parole come martellate, come chiodi ammattiti, parole che sì, sono solo parole, ma sono anche il rimbombare di una lingua lontana, l’ultima eco della sua patria. Sì, perché per Di Ruscio “approfondire una poesia significa voler bucare la carta / scartare le velleità e non rimanere neppure il buco sulla carta...”, ed eccolo lì, tutto incurvato e rabbioso, a più di duemila chilometri da casa, nella penombra di una stanza senza finestre, con la neve grigia e nera che imbratta le strade là fuori, con un silenzio tutto suo, mezzo masticato, incastrato tra i denti.

  • Ovunque l’ultimo (6./9)

    04/06/2024 Durata: 14min

    Nel buio del sottotetto di una grigia palazzina di Oslo un uomo picchia con rabbia sui tasti di una macchina da scrivere. Parole come martellate, come chiodi ammattiti, parole che sì, sono solo parole, ma sono anche il rimbombare di una lingua lontana, l’ultima eco della sua patria. Sì, perché per Di Ruscio “approfondire una poesia significa voler bucare la carta / scartare le velleità e non rimanere neppure il buco sulla carta...”, ed eccolo lì, tutto incurvato e rabbioso, a più di duemila chilometri da casa, nella penombra di una stanza senza finestre, con la neve grigia e nera che imbratta le strade là fuori, con un silenzio tutto suo, mezzo masticato, incastrato tra i denti.

  • Ovunque l’ultimo (5./9)

    03/06/2024 Durata: 13min

    Nel buio del sottotetto di una grigia palazzina di Oslo un uomo picchia con rabbia sui tasti di una macchina da scrivere. Parole come martellate, come chiodi ammattiti, parole che sì, sono solo parole, ma sono anche il rimbombare di una lingua lontana, l’ultima eco della sua patria. Sì, perché per Di Ruscio “approfondire una poesia significa voler bucare la carta / scartare le velleità e non rimanere neppure il buco sulla carta...”, ed eccolo lì, tutto incurvato e rabbioso, a più di duemila chilometri da casa, nella penombra di una stanza senza finestre, con la neve grigia e nera che imbratta le strade là fuori, con un silenzio tutto suo, mezzo masticato, incastrato tra i denti.

  • Ovunque l’ultimo (4./9)

    31/05/2024 Durata: 16min

    Nel buio del sottotetto di una grigia palazzina di Oslo un uomo picchia con rabbia sui tasti di una macchina da scrivere. Parole come martellate, come chiodi ammattiti, parole che sì, sono solo parole, ma sono anche il rimbombare di una lingua lontana, l’ultima eco della sua patria. Sì, perché per Di Ruscio “approfondire una poesia significa voler bucare la carta / scartare le velleità e non rimanere neppure il buco sulla carta...”, ed eccolo lì, tutto incurvato e rabbioso, a più di duemila chilometri da casa, nella penombra di una stanza senza finestre, con la neve grigia e nera che imbratta le strade là fuori, con un silenzio tutto suo, mezzo masticato, incastrato tra i denti.

  • Ovunque l’ultimo (3./9)

    30/05/2024 Durata: 13min

    Nel buio del sottotetto di una grigia palazzina di Oslo un uomo picchia con rabbia sui tasti di una macchina da scrivere. Parole come martellate, come chiodi ammattiti, parole che sì, sono solo parole, ma sono anche il rimbombare di una lingua lontana, l’ultima eco della sua patria. Sì, perché per Di Ruscio “approfondire una poesia significa voler bucare la carta / scartare le velleità e non rimanere neppure il buco sulla carta...”, ed eccolo lì, tutto incurvato e rabbioso, a più di duemila chilometri da casa, nella penombra di una stanza senza finestre, con la neve grigia e nera che imbratta le strade là fuori, con un silenzio tutto suo, mezzo masticato, incastrato tra i denti.

pagina 5 Digita qui 5