Epoca

L’ascensore si apre sul piano residenziale del Picco d’Argento. Le suite sono vuote e disabitate, ormai da un po’ a giudicare da quello che ha detto Aegis … ma una voce maschile continua a chiamare estasiata ed adorante ‘Katrìn! Katrìn, mia amata!’, che sia finalmente il pittore Ewa Swistark?

Il Picco d’Argento è il più famoso casinò di Doskvol, situato a Silkshore, il quartiere dei divertimenti e delle attività più sordide. Ma le Anguille non sono lì per indulgere nei loro vizi, finalmente troveranno delle risposte in cima a quella torre ... finalmente la strada verso Ewa Swistark è chiara davanti a loro.

Le Anguille sono reduci dal grosso colpo al Battello, ben tre quadri sono riusciti a portarsi nel covo, Regina però se ne è presa uno per sé e, completamente persa nell’amore che prova per la tela, si chiude nella sua stanza. Tilda e Edward rimangono da soli e tentano di capire quale potrebbe essere la loro prossima mossa: devono parlare con Zennon e piazzare i quadri … intanto bussano alla porta.

Bentrovati a tutti Spiriti Erranti, questo è Epoca Il Podcast e l'episodio inizia con delle scuse. Purtroppo, a causa di un problema tecnico, la registrazione dei primi episodi di questa campagna è andata perduta. Non abbiamo potuto fare nulla per recuperare i file, ma vi lasciamo una breve introduzione di modo che possiate seguire il resto della storia.

I mercenari non sanno ancora come gestire la situazione quando rientrano a Brøn: ci sono troppi piani, troppe scelte e troppe variabili per sapere davvero come andranno le cose. I coloni non si aspettavano il loro rientro, non davvero, molte cose sono cambiate … il nemico è sempre più vicino ...

L’illusione del passato svanisce mentre le forme del presente diventano più concrete: il pericolo non è passato ed i mercenari adesso sono nel ventre della bestia … ma dove di preciso?

Il Faro è acceso ed il cielo chiaro, il vento costiero agita le foglie strette delle palme, il mosaico prende forma, ma le direttive del progetto sono cambiate: sta arrivando la guerra. I parassiti umani si sono alleati con le creature di sotto e vogliono spazzare via l’Impero di Ragdar. Gaeliza deve resistere.

Un faro in mezzo al nulla della costa del Mar di Tenebra, battuto dal vento della brughiera e incrostato dal freddo e dalla salsedine … ma perché nasconderlo con un magia tanto potente? I Kuo-Toa venivano da questo posto?

I mercenari seguono le tracce fino alla costa, finché non le perdono tra le rocce della scogliera, al di sotto di loro il mare col suo oscuro ruggito e niente più da seguire. Il vento inizia ad alzarsi e i gabbiani non la smettono di urlare in cielo.

Lo scontro è terminato, ci sono molte domande che i nemici invisibili hanno sollevato, cosa sono? Creature intelligenti, capaci di usare la magia … da dove provengono? E cosa sono realmente capaci di fare? Ma prima di poter rispondere anche alle domande più facili, è meglio curare le proprie ferite.

Creature infide quelle che celano la propria presenza con l’invisibilità, pericolose e spregevoli … ma è il loro lavoro combattere contro ciò che minaccia la colonia, sono lì per quello, vengono pagati per quello.

Dopo la guerra tra il Piano Astrale ed il Piano Infernale, quello Materiale sta ancora cercando di riprendersi. Da ogni dove partono lunghe carovane di profughi che si arrabattano a coloni, percorrono leghe su leghe fino a giungere dove nasceranno nuovi villaggi e forse nuove future città. Tuttavia non tutti i luoghi sono ospitali e favorevoli ad accogliere nuovi ospiti …

Non c’è più Necris che impartisce ordini, niente più commissioni, niente più doveri. Sono liberi, ma questa libertà ha un prezzo il tempo dei sotterfugi non è finito e le loro vite potrebbero essere comunque in pericolo … ma ora la scelta è solo loro.

Hanno un asso nella manica, ma non deve essere sprecato, ogni pedina deve essere perfettamente posizionata sulla scacchiera … di chi fidarsi? Chi appoggiare? Del troll taverniere Aram Babur o della fatale ombra Necris?

Le cose stanno iniziando a girare per il verso giusto, hanno qualche soldo in tasca e la pancia piena abbastanza per pensare lucidamente … e il desiderio di rivalsa si sta trasformando in sogni di gloria.

La loro rivalsa si sta compiendo, dei loro aguzzini non rimarrà che il ricordo, ma la notte si porta via anche la foga e la rabbia ed il giorno restano solo le commissioni da svolgere.

L’ospedale della Gilda del Mare non è così affollato la sera ed è una cosa positiva per ciò che devono fare, il loro obiettivo è proprio dietro la porta davanti a loro … si sentono strani rumori oltre la soglia.

Sacresta la Bella, come viene chiamata, è una città dai mille colori, odori e sapori, ma sotto alla sfarzosità dei luoghi ricchi e all'ostentata libertà dei cittadini si celano molti segreti, complicati intrighi e misteriose forze … e tra esse, poiché non degni neanche di uno sguardo o di una parola, si muovono inosservati i becchini.

Il Re Ratto non risorgerà stanotte, Enar è riuscita ad esorcizzare quell’oscura presenza ed ora Gwea e Nu si arrampicano dietro Mùllat sulle impalcature che sostengono la gigantesca ampolla che contiene la pozione nera. Sono tutti sfiniti, stanchi, sporchi e feriti, ma non possono permettere alla Talpa di scappare, ne va dell’onore della Guardia!

Gira, gira di code la spira ... il buio intenso viene penetrato dalla cantilena dei ratti ... in tondo in tondo fino al finimondo ... ormai non è solo nelle loro teste, il rituale è sempre più vicino al suo culmine, al suo compimento, non c'è più tempo! Mai sia disfatto il volere del Re Ratto!