Dataknightmare: Il Lato Oscuro Della Società Dei Dati

Il coronavirus non è un morbo, è una ferita narcisistica. Ma non temete, la realtà è un ottimo terapista.

Due riflessioni sull'episodio "Tutti spiati?" della trasmissione Piazza Pulita

A riprova che il riconoscimento facciale è una soluzione in cerca di un problema, a Linate ci si potrà imbarcare tramite riconoscimento facciale. A patto di avere *anche* la carta d'imbarco.

Finora l'industria del riconoscimento facciale aveva cercato di salvare almeno l'apparenza della decenza. Poi è arrivato il fenomeno.

Per gentile concessione, il keynote di Audrey Watters (twitter: @AudreyWatters) alla OEB 2019 a Berlino. Voce di S. Ortolani. Originale su http://hackeducation.com/2019/11/28/ed-tech-agitprop

Ripeto da anni che non c'è scienza nella data science. Ecco l'ultimo caso di studio, pure made in Italy

Cos'è una certificazione? A cosa serve? Quali sono le certificazioni per il GDPR? Spoiler: ISO27001 NON certifica la compliance al GDPR.

Pesante è la testa che porta la corona.

Chi è, cosa fa, quando serve il DPO. Buone feste da DataKnightmare!

L'Unione si sta preparando a raddrizzare la schiena nella data economy. Nel frattempo, il Regno Unito ha definitivamente perso la ragione. E l'Italia... beh, è l'Italia. Piccole notizie nel penultimo episodio dell'anno

Il problema dell'elezione di Ignazio La Russa quale nuovo Garante non è Ignazio La Russa

Dove DataKnightmare dice grazie e annuncia qualche novità.

Vivere in un Paese che sembra avere perso ogni riferimento razionale non è facile. Anche perché occorre di continuo ribadire cose che sarebbero ovvie: come il fatto che occorre difendere la crittografia forte da chi la vuole indebolire "per proteggere i deboli"

Tutte le volte che i media ci parlano di una Terribile Minaccia, così terribile che non è possibile discuterne razionalmente, siamo di fronte al Babau: quel trucco che gli adulti usano per ottenere l'obbedienza dei bambini.

Tre notizie per dimostrare ancora una volta che le piattaforme possono anche scusarsi ma non cambiano metodi né obiettivi: è ora di pretendere che le leggi che proteggono i nostri dati vengano applicate senza sconti.

Zuckerberg colleziona figure da pollo che fanno davvero ridere. E mentre noi ridiamo, lui continua ad ammassare soldi e potere. Chi è il pollo? Occorre smetterla di ridere e riconoscere che Zuck & co. sono una minaccia chiara e imminente per le nostre democrazie, e reagire di conseguenza.

L'anonimato online favorirebbe l'odio e la disinformazione, e per combatterlo obblighiamo a presentare un documento di identità per iscriversi ai social? Due fatti: uno, non esiste l'anonimato online; due, dare milioni di documenti di identità alle piattaforme è un'idea pericolosa, oltre che stupida.

Paolo di Tarso era un dilettante: la nostra Ministra per l'Innovazione e la Digitalizzazione della Repubblica Italiana è senza portafoglio.

Rousseau riparte con un ingegnere di Facebook e il rilascio in open source. Ma Rousseau rimane spazzatura fino a prova contraria, dopodiché sarà finalmente lo strumento di una controllatissima e risicata minoranza di simpatizzanti M5S che sotto la regia di Casaleggio jr. gioca a far finta che la Costituzione non esista.

Con la scusa di tornare a parlare di Google e diritto all'oblio, vediamo che le piattaforme vogliono gestire un mercato globale senza pagarne il prezzo.