Smart City

  • Autore: Vários
  • Narratore: Vários
  • Editore: Podcast
  • Durata: 5:58:26
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Trama

Dall'intelligenza artificiale alle nanotecnologie, dalla blochckain ai nuovi materiali, dall'energia che cambia alla digital transformation, dall'auto elettrica all'economia economia circolare: ogni giorno a Smart City idee e storie di innovazione dalla voce dei protagonisti.

Episodi

  • Enhanced Rock Wheathering: ovvero perché sbriciolare le rocce può combattere il climate change

    24/06/2025 Durata: 04min

    È possibile che sbriciolare delle rocce possa aiutarci a combattere il climate change? La Co2 è una molecola reattiva, non resta nell’atmosfera all’infinito. E oltre alle piante - che la consumano per fare la fotosintesi -  ci sono anche numerosi minerali e rocce naturalmente presenti nell’ambiente con cui la CO2 alla lunga reagisce formando, per esempio, carbonati e bicarbonati. Ma poiché la scala di tempo con cui questi fenomeni avvengono spontaneamente è molto più lunga di quella con cui stiamo immettendo CO2 in atmosfera, c’è chi suggerisce di accelerarli artificialmente, frantumando ed esponendo all’aria grandi quantitativi di queste rocce. Si parla in questi casi di Enhanced Rock Wheathering. Ce ne parla Marco Donnini, ricercatore di IRPI-CNR.

  • Lenti a contatto per vedere gli infrarossi

    23/06/2025 Durata: 05min

    Immaginiamo di poter indossare, un giorno, delle lenti a contatto che permettono di vedere anche al buio. Un gruppo di ricercatori dell’University of Science and Technology della Cina ha messo a punto delle lenti a contatto, di comprovata biocompatibilità, in grado di far percepire all’occhio umano la luce infrarossa, trasformandola in luce visibile. Le lenti, infatti, contengono delle speciali nano particelle, in grado di caricarsi assorbendo luce infrarossa per poi scaricarsi riemettendo luce visibile:. Ne parliamo con Silvia Tavazzi, professoressa di Fisica all’Università di Milano-Bicocca e presidente del Corso di Laurea in Ottica e Optometria.

  • Prove di risveglio per la geotermia

    19/06/2025 Durata: 04min

    Eterna Cenerentola dei dibattiti sull'energia rinnovabile, la geotermia sta finalmente vivendo un momento di grande trasformazione ed evoluzione tecnologica. L'obiettivo è duplice: da un lato, esplorare forme evolute grazie allo sviluppo di nuove tecnologie e approcci innovativi come la geotermia a ciclo chiuso; dall'altro, rivalutare gli 8.000 pozzi esauriti per l'estrazione di gas e petrolio presenti solo in Italia, convertendoli in pozzi geotermici.Considerando che circa il 40% dei costi e gran parte dei rischi imprenditoriali di un progetto geotermico sono legati proprio alle attività di perforazione, il riutilizzo di questi pozzi abbandonati rappresenta un'opportunità enorme. Dopo averne parlato in una puntata precedente, torniamo sull'argomento presentando alcune delle più interessanti case history che stanno prendendo forma nel nostro paese, con applicazioni sia in ambito civile che industriale.Ne parliamo con Antonio Galgaro, professore di Geofisica dell'Università di Padova.

  • Verso un chip "anti-clonazione"

    18/06/2025 Durata: 05min

    Molti articoli di un certo valore, per non parlare di bancomat e carte di credito, contengono un chip che permette di identificarli individualmente e di garantirne l'originalità. Per impedirne la clonazione, un gruppo di ricercatori dell'Università di Pisa sta lavorando a una nuova generazione di chip in silicio, capaci di implementare tecniche di crittografia fisica dette "ad altissima entropia" e di farlo già a livello hardware: la chiave di sicurezza del chip non deve, cioè, essere scritta all'interno di una memoria presente a bordo, che potrebbe essere letta dall'esterno; deve invece essere impressa nella sua struttura fisica, rendendo la clonazione pressoché impossibile. Questo è l'obiettivo del progetto CyberSiliconID, finanziato dal Fondo Italiano per le Scienze Applicate con 4.6 milioni di euro. Ce ne parla Giuseppe Iannaccone, professore al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa.

  • Un bio-sensore impiantabile per dosare la chemioterapia

    16/06/2025 Durata: 04min

    Dall'Università di Pisa arriva un'innovazione che potrebbe rivoluzionare il monitoraggio delle terapie oncologiche: un biosensore impiantabile capace di rilevare in tempo reale l'assorbimento dei farmaci chemioterapici.La chemioterapia, infatti, richiede un delicato equilibrio tra efficacia nel combattere il tumore e la potenziale tossicità per il paziente, un bilanciamento che dipende molto dalla quantità di farmaco effettivamente assorbita dal tessuto malato.Qui entra in gioco il lavoro dei ricercatori pisani, che hanno sviluppato un sensore sottilissimo, una sorta di "francobollo". Se necessario, durante un intervento chirurgico, può essere posizionato direttamente sull'organo o sul tessuto da monitorare. Questo sensore, sfruttando la fluorescenza che acquisisce in presenza di chemioterapici, permette di monitorarne l'assorbimento. La sua peculiarità è che, dopo alcuni giorni, si dissolve e viene riassorbito dal corpo, proprio come i punti di sutura.Ne parliamo con Giuseppe Barillaro, professore di Elettro

  • Nascono a Trento i sensori con una dimensione in più

    12/06/2025 Durata: 04min

    Realizzare “panini elettronici” è una specialità per pochi, e tra questi ci sono i ricercatori della Fondazione Bruno Kessler, che si sono aggiudicati un finanziamento europeo di oltre 50 milioni di Euro da parte dellIniziativa IPCEI (Important Projects of Common European Interest). Lidea di base è che i sensori elettronici di vario tipo e i loro circuiti di controllo, invece di essere stampati gli uni affianco agli altri su un wafer di silicio, possano essere stampati su wafer diversi e impilati con precisione, dando vita a sadwitch di circuiti elettronici che risultano molto più compatti, più efficienti e meno energivori. Sensori richiesti da settori quali la medicina, laeronautica, i veicoli a guida autonoma e la ricerca fondamentale. Ne parliamo conLorenza Ferrario, capo unità Micro Nano Facility e responsabile FBK del progetto IPCEI ME.

  • Intelligenza artificiale: ecco dove può colpire duro

    11/06/2025 Durata: 05min

    Immaginate di dover colorare una cartina geografica sulla base degli impatti sociali dell'intelligenza artificiale, scurendo le aree più a rischio di essere colpite. Quali vi aspettereste che siano? Le città o le campagne? I centri o le periferie? Le città medie o i grandi centri urbani? Uno studio condotto dai Nokia Bell Labs di Cambridge e dal Politecnico di Torino ha esaminato il probabile impatto dellIA sul lavoro nelle principali aree urbane degli Stati Uniti e ne è uscita una mappa che offre diversi spunti di riflessione e che segnala un rischio: quello di acuire i divari sociali presenti nel paese, colpendo in particolare le città di medie dimensioni fortemente legate a un solo tipo di industria. Ce ne parla Daniele Quercia, Director of Responsible AI at Nokia Bell Labs Cambridge.

  • Camion a guida autonoma: questione di regole e accettabilità sociale

    11/06/2025 Durata: 05min

    Sperimentazioni di camion a guida autonoma che viaggiano lungo le autostrade senza alcun conducente a bordo, sono ormai una realtà in Cina e USA. Mentre in molti altri paesi, tra cui la Germania, si sperimenta regolarmente con conducente di sicurezza a bordo. La maturità tecnologica, infatti, è ormai sostanzialmente raggiunta, sebbene si discuta ancora di quale sia la configurazione migliore per questi mezzi e per linfrastruttura stradale su cui dovranno circolare. Ma molto del successo di questo paradigma non dipenderà da fattori tecnologici, bensì dalla regolamentazione e dallaccettabilità sociale, incluso limpatto sui posti di lavoro di un settore nel quale cè un'enorme difficoltà a reperire autisti. Ce ne parla Sergio Savaresi, professore di Controllo Automatico presso il dipartimento DEIB del Politecnico di Milano.

  • Camion a guida autonoma: tecnologia matura?

    09/06/2025 Durata: 05min

    In questi giorni, lungo lautostrada che collega Dallas a Houston, è possibile incontrare un tir carico di merci che viaggia senza conducente. Diversamente dalle precedenti sperimentazioni di camion a guida autonoma negli Stati Uniti, a bordo non cè nessuno che possa intervenire in caso di problemi. In Cina, esperimenti analoghi vanno avanti già dal 2024. È un salto di qualità molto significativo, cui va aggiunto che sperimentazioni di camion a guida autonoma con a bordo un conducente di sicurezza si svolgono regolarmente in numerosi paesi, anche in Europa.Che il punto di penetrazione della mobilità autonoma sarebbe stata lautostrada e sarebbero stati gli autotrasporti pesanti, era opinione largamente diffusa tra gli addetti ai lavori. E ora si direbbe che stia accadendo. Ma la tecnologia è davvero pronta? Ne parliamo con Sergio Savaresi, professore di Controllo Automatico presso il dipartimento DEIB del Politecnico di Milano.

  • Una trivella laser per la geotermia del futuro

    06/06/2025 Durata: 05min

    Scavare la roccia con un laser: è questo l'obiettivo del progetto Europeo DeepU. Questo progetto mira a sviluppare una punta per trivelle radicalmente innovativa, che combina un potente laser con gas criogenici (freddissimi) per rimuovere le "ceneri" della roccia.Il lavoro è in fase avanzata e, come previsto, il laser riesce a perforare tutti i tipi di roccia. Più complessa è invece la fase di vetrificazione delle pareti del condotto per renderle a tenuta stagna, un passaggio fondamentale per lo sviluppo della geotermia. Ce ne parla ancora Adele Manzella, prima ricercatrice dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR.

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