Eu-zone - I Dossier

  • Autore: Vários
  • Narratore: Vários
  • Editore: Podcast
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Trama

Al centro delle nuovo ciclo di interviste i grandi dossier della politica europea. Un tema a settimana da approfondire tra lavori in corso, attività di lobbying, alleanze e calendario delle decisioni. Ad ogni puntata ci sarà una breve introduzione per presentare l'argomento con particolare attenzione alle ricadute economiche, sociali, occupazionali, oppure alla particolarità del tema (in Europa di discute anche quando devono dormire le mucche da latte). Quindi una serie di domande che saranno la voce "dei diretti interessati". Europarlamentari di tutti gli schieramenti, associazioni di categoria, consumatori, sindacati e circoli di interesse saranno il bacino da cui verranno selezionate alcune delle domande da sottoporre all'intervistato. Con "Eu-Zone-I Dossier", Silvia Bernardi, ci porta ad osservare dall'interno i lavori in corso nelle istituzioni europee.

Episodi

  • Stop UE al commercio di beni e servizi per torture e pena di morte

    21/11/2016

    Il Parlamento ha votato un aggiornamento delle norme UE per impedire il commercio di beni e servizi che possono contribuire alla tortura o alla pena di morte. Durante i negoziati con gli Stati membri, il Parlamento ha inserito un divieto di commercializzazione e di transito delle attrezzature utilizzate per il trattamento crudele, inumano e degradante delle persone nei Paesi terzi. Ora sarà illegale vendere e comprare on-line servizi pubblicitari per le merci vietate che non abbiano altro uso pratico se non quello di esecuzione o di tortura (ad esempio sedie elettriche, sistemi di iniezione di droga automatici o viti a spillo). Il divieto si applica anche alle esposizioni e fiere all'interno dell'UE, dove alcune scappatoie legali hanno finora consentito, nonostante il divieto di esportazione, la pubblicizzazione e la visualizzazione di alcuni prodotti (ad esempio manganelli a spillo, scudi a spillo e manette dentate da applicare ai pollici). Ne parliamo con l'europarlamentare Tiziana Beghin.

  • Ricerca scientifica: faccia a faccia Europa - America

    08/11/2016

    L'Europa produce un terzo delle conoscenze scientifiche sviluppate a livello mondiale ed occupa una posizione di primo piano in ambiti quali la ricerca medica e la chimica. In campo tecnologico vanta importanti successi in settori quali l'aeronautica e le telecomunicazioni. Tuttavia si parla di "Paradosso europeo" perché l'Europa, pur essendo prima nella produzione di pubblicazioni scientifiche rispetto agli USA, è all'ultimo posto per numero di brevetti depositati. La vera debolezza europea risiede, quindi, nell'insufficiente capacità di trasformare la conoscenza tecnologica e scientifica in effettive opportunità imprenditoriali. L'Unione Europea dispone pertanto di un potenziale che deve essere tutelato, rafforzato e pienamente sfruttato. Ne parliamo con Anna Tramontano, biochimica, docente dell'università La Sapienza di Roma e Rappresentane del centro di ricerca europeo.

  • Ue - Usa, amiche per la pelle

    03/11/2016

    Nella storia del Parlamento europeo i rapporti interparlamentari più lunghi e intensi sono quelli con il Parlamento europeo e il Congresso degli Stati Uniti d'America. Risalgono al 1972, anno in cui per la prima volta una delegazione del Congresso statunitense venne in visita al Parlamento europeo. Le due delegazioni si incontrano regolarmente due volte all'anno, in Europa e negli Stati Uniti. Quando si tengono nell'Unione europea, gli incontri sono solitamente organizzati nella capitale del paese che detiene la Presidenza dell'Unione. Ne parliamo con l'europarlamentare Fabio Massimo Castaldo con il quale cercheremo di delineare i possibili scenari per l'Europa post elezioni americane.

  • Sarà in Italia il centro di ricerca europeo antiterrorismo

    25/10/2016

    Cosa hanno in comune un centro ricerche e il terrorismo? Moltissimo. Il rilancio del centro europeo di ricerche (Ccr) di Ispra avviene in chiave anti-terrorismo: diventerà un polo europeo per lo sviluppo di nuove tecnologie di difesa. Questo obiettivo è uno dei punti al centro delle indicazioni contenute nel parere sulla difesa Ue approvato a Bruxelles dalla commissione Industria dell'Europarlamento. Il via libera al parere è arrivato a larga maggioranza, con il solo voto contrario della Gran Bretagna che, in attesa di chiarezza sull'attuazione del referendum sulla Brexit, continua a sedere al tavolo. E, in questo caso, ha scelto di gestire «in casa» il delicato tema della difesa. Il Ccr di Ispra, ex Euratom, in provincia di Varese, è un istituto della Commissione europea che attualmente svolge un ruolo di coordinamento e ricerca in diversi settori. Spazia dall'energia alla tutela dell'ambiente, dalla salute dei consumatori alla prevenzione di terremoti e catastrofi naturali. Con il progetto che ha mosso i pr

  • Via libera al reato di associazione mafiosa a livello europeo

    21/10/2016

    Apriamo il dossier che riguarda il reato di associazione mafiosa. I ventotto Stati membri hanno ventotto diversi codici penali e solo l'Italia ha una legislazione antimafia particolarmente estesa e avanzata. Vista la portata e le conseguenze del tema, sono urgenti interventi normativi a livello europeo al fine di contrastare la diffusione delle organizzazioni criminali e combattere i reati connessi alle mafie. A che punto è il lavoro del Parlamento europeo? Ne parliamo con l'europarlamentare Laura Ferrara.

  • Accordo sul clima: una buona notizia per la Terra

    14/10/2016

    È arrivata una buona notizia per la terra: l'Unione europea ha ratificato l'accordo sul clima di Parigi. Mercoledi scorso a Strasburgo c'è stato il voto del Parlamento Europeo sull'intesa per limitare l'aumento della temperatura globale. La decisione dei ministri dei 28 spiana la strada per arrivare in tempo all'Onu con tutto in regola per essere tra i protagonisti della conferenza sul clima di Marrakech a novembre, dove si discuterà dell'attuazione degli impegni di Parigi e soprattutto di investimenti economici.L'accordo sul clima di Parigi è considerato la ciambella di salvataggio che dovrebbe cercare di proteggerci dagli effetti peggiori dei cambiamenti climatici. Ne parliamo con l'europarlamentare Giovanni La Via, Presidente della commissione ambiente e capo delegazione PE a Parigi.

  • Accordo sul clima: una buona notizia per la Terra

    11/10/2016

    È arrivata una buona notizia per la terra: l'Unione europea ha ratificato l'accordo sul clima di Parigi. Mercoledi scorso a Strasburgo c'è stato il voto del Parlamento Europeo sull'intesa per limitare l'aumento della temperatura globale. La decisione dei ministri dei 28 spiana la strada per arrivare in tempo all'Onu con tutto in regola per essere tra i protagonisti della conferenza sul clima di Marrakech a novembre, dove si discuterà dell'attuazione degli impegni di Parigi e soprattutto di investimenti economici.L'accordo sul clima di Parigi è considerato la ciambella di salvataggio che dovrebbe cercare di proteggerci dagli effetti peggiori dei cambiamenti climatici. Ne parliamo con l'europarlamentare Giovanni La Via, Presidente della commissione ambiente e capo delegazione PE a Parigi.

  • Il futuro delle tariffe telefoniche post roaming

    07/10/2016

    A giugno 2017 diremo addio al roaming. All'estero pagheremo le telefonate quanto a casa. Un passo avanti verso il mercato unico digitale. Ci saranno però delle limitazioni? Si potrà acquistare una SIM in un Pese diverso rispetto a quello in cui si vive e usarla liberamente? Ad esempio si potrà acquistare una scheda telefonica in Lettonia e usarla in Italia? Si potrà scegliere la tariffa migliore in qualsiasi paese dell'UE? I limiti saranno tolti anche per il traffico dati? C'è il rischio che gli operatori telefonici aumenteranno le tariffe nazionali? Mentre si stanno definendo con chiarezza i cambiamenti per il consumatore, cerchiamo di capire con l'eurodeputata Pilar del Castillo, titolare del dossier sulle Telecomunicazioni, come cambieranno le tariffe telefoniche dopo la fine del roaming.

  • Servizio postale a giorni alterni? Il no dell'UE

    29/09/2016

    Il postino suona sempre due volte, tutti i giorni. Grazie al Parlamento Europeo che ha detto no alla posta a giorni alterni. La maggioranza degli eurodeputati ha votato a favore del mantenimento di un servizio postale "universale" e quindi di un recapito postale garantito durante tutti i giorni lavorativi. Se ne parla oggi, nell'era in cui la posta è diventata elettronica e le buste viaggiano sul web? Si, proprio ora, a vent'anni di distanza dalla direttiva che riguarda le poste nell'Unione europea, l'europarlamento ha posto alcune raccomandazioni, quindi non vincolanti, indispensabili proprio nell'era del web: il servizio postale deve essere universale, di alta qualità a condizioni accessibili, comprendente almeno cinque giorni di consegna e di raccolta a settimana per tutti i cittadini, compresi quelli delle "zone remote" come isole e zone di montagna. Questo per contenere la volontà di alcuni servizi postali nazionali, vedi l'Italia, che invece prevede, a partire dal 2017, la consegna di lettere e giornali

  • Contrabbandieri d'Europa

    26/09/2016

    Ambiente e biodiversità spesso fanno meno notizia della politica e dell'economia targata Europa eppure sono tematiche di grande rilievo per entrambe. Il traffico di specie selvatiche, ad esempio, ha importanti ricadute sull'economia e sulle relazioni internazionali. L'Unione europea è punto di transito e principale destinazione per diversi prodotti del traffico illegale di specie selvatiche (i corni di rinoceronti, di avorio, coralli e rettili venduti come animali da compagnia), con una media di 2.500 sequestri l'anno. Parliamo del quarto mercato illegale dopo quelli di droga, armi ed esseri umani, con un giro d'affari di 17 miliardi di euro l'anno, gestito spesso dalla criminalità internazionale a danno dell'ambiente, e spesso usato per finanziare movimenti terroristici.Specie come elefanti, rinoceronti, grandi scimmie, tigri e squali sono particolarmente colpite e minacciate di estinzione. Il bracconaggio di elefanti e rinoceronti ha raggiunto un picco storico che sta compromettendo il ripopolamento. Identi

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