Finestre Sull'arte - Il Primo Podcast Italiano Per La Storia Dell'arte

  • Autore: Vários
  • Narratore: Vários
  • Editore: Podcast
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Informações:

Trama

Finestre sull'Arte (www.finestresullarte.info) è il primo podcast italiano interamente dedicato alla storia dell'arte. In ogni puntata Ilaria Baratta e Federico Diamanti Giannini conducono gli ascoltatori alla scoperta di un artista o di un gruppo di artisti. Il progetto Finestre sull'Arte nasce con l'intento di proporre agli amanti dell'arte un prodotto nuovo, dinamico, giovane e di qualità; e di invitare il pubblico ad ammirare dal vivo le opere trattate nel corso della trasmissione. Ogni puntata è infatti corredata da una scheda di approfondimento attraverso la quale l'ascoltatore può accedere ai collegamenti con le immagini delle opere e vedere le liste dei libri da leggere e dei musei da visitare per approfondire i contenuti della puntata. Buon ascolto!

Episodi

  • 12: Baciccio (Giovan Battista Gaulli) - Lo spettacolo della grande decorazione barocca

    31/07/2013 Durata: 31min

    Insieme a Pietro da Cortona che lo precedette e ad Andrea Pozzo che fu suo contemporaneo, Giovan Battista Gaulli, meglio noto con il diminutivo tipicamente genovese "Baciccio" (o "Baciccia"), fu il più grande interprete della spettacolare decorazione barocca. Dopo aver appreso la pittura in patria ed aver ammirato i capolavori di Rubens, van Dyck e Bernardo Strozzi, già molto giovane il Baciccio si trasferì a Roma dove strinse amicizia con Gian Lorenzo Bernini (che offrì numerosi spunti per la sua arte e con il quale collaborò a più riprese) e iniziò a lavorare per i più prestigiosi committenti: aristocratici, cardinali e papi. Con il "Trionfo del nome di Gesù", realizzato sulla volta della navata centrale della chiesa del Gesù, Giovan Battista Gaulli scrisse una delle più incredibili e note pagine della storia dell'arte mondiale. Con la puntata di oggi, Ilaria e Federico ci introducono alle meraviglie della pittura barocca del Baciccio.

  • 11: Perugino (Pietro Vannucci) - Le cose della maniera sua furono tenute in pregio grandissimo

    19/07/2013 Durata: 32min

    "Le cose della maniera sua furono tenute in pregio grandissimo": una frase di Giorgio Vasari che aiuta a comprendere come fosse considerata, al suo tempo, l'arte di Pietro Vannucci, detto il Perugino, originario di Città della Pieve (vicino Perugia) e massimo esponente del Rinascimento umbro. Formatosi tra Perugia e Firenze (fu alla bottega del Verrocchio), conobbe una vita di successi: partecipò ai lavori della Cappella Sistina a Roma, lavorò a lungo a Firenze per diversi committenti, insieme al Pinturicchio monopolizzò la scena artistica della Perugia del tempo grazie al suo stile delicato, lirico, aggraziato ed armonioso che sapeva essere adatto a ogni tipo di commissione. Solenne nei dipinti ufficiali, devoto nelle opere religiose (lui che, secondo Vasari, fu "persona di assai poca religione"), colto e abile nel ritratto, il Perugino è uno dei più grandi artisti del nostro Rinascimento, e Ilaria e Federico in questa puntata ci conducono alla scoperta di alcuni dei suoi maggiori capolavori.

  • 10: Nicola Pisano - La riscoperta del classico nella scultura gotica

    10/07/2013 Durata: 23min

    Tra le più importanti figure della storia dell'arte italiana, Nicola Pisano fu autore di un importantissimo rinnovamento nella scultura del Duecento, destinato a segnare l'arte successiva, sia in scultura che in pittura: il suo recupero dell'arte classica, unito alle tensioni dinamiche dell'arte gotica, superò i "revival" classicisti che nel Duecento iniziavano a nascere soprattutto nel Regno di Sicilia di Federico II di Svevia, per creare una scultura che, recuperando il classico e innestandolo sull'espressività gotica, ponesse le basi per risultati di una plasticità e di una veridicità fino ad allora sconosciute. Nicola Pisano, attestato in alcuni documenti anche come Nicola de Apulia, nacque e si formò probabilmente in Puglia, ma diffuse il suo linguaggio principalmente nell'Italia centrale: Pisa, Siena e Perugia furono i centri dove fu maggiormente attivo. Con Ilaria e Federico, una puntata in cui scoprire gli innovativi capolavori di un grandissimo artista!

  • 9: Lorenzo Lotto - Genio del Cinquecento in mostra

    15/06/2013 Durata: 32min

    La Reggia di Venaria Reale, alle porte di Torino, dedica al grande pittore Lorenzo Lotto una mostra, "Lorenzo Lotto nelle Marche", attraverso la quale vuole ricostruire il percorso marchigiano di uno dei più grandi geni del Cinquecento. Lorenzo Lotto fu un pittore inquieto ed errabondo: nato a Venezia e formatosi in laguna, non trovò spazio nella sua città natale per via della sua pittura estremamente innovativa e originale, nonché anticonvenzionale e anticlassica. Fu così sempre costretto a cercare lavoro nei centri periferici, tra cui le Marche, dove la competizione era meno accesa e dove il suo linguaggio poteva esprimersi più liberamente, senza le costrizioni di una committenza legata al gusto le cui regole erano dettate essenzialmente da Tiziano in Veneto, e da Raffaello e Michelangelo nell'Italia centrale (Lorenzo Lotto fu anche a Roma, ma rimase poco tempo senza lasciare il segno). Ilaria e Federico ci raccontano la mostra, che espone alcuni capolavori di Lorenzo Lotto, nonché la sua grande e meravigli

  • 8: Sinibaldo Scorza - Mini puntata n. 2

    12/06/2013 Durata: 17min

    Sinibaldo Scorza, pittore del Seicento genovese nato a Voltaggio nell'entroterra, fu un artista molto particolare: formatosi infatti sulla pittura fiamminga che circolava nella Genova di inizio Seicento (soprattutto quella di Frans Snyders), si interessò alla rappresentazione della natura nei dipinti e iniziò una felice e fortunata produzione di opere d'arte che avevano per protagonisti gli animali. Sinibaldo Scorza (che fu anche un eccellente paesaggista) quindi fu uno dei primi artisti a diffondere in Italia le opere con gli animali come soggetti principali, che spesso non erano gli unici protagonisti ma erano inclusi in opere con storie e miti dove gli animali ricoprivano un ruolo fondamentale. La sua lezione poi si diffuse e fu ripresa, tra gli altri, da Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto. Vediamo con Ilaria e Federico quali sono le sue opere più interessanti!

  • 7: Giuseppe Arcimboldi - La fantasia e le bizzarrie di un genio del Cinquecento

    04/06/2013 Durata: 30min

    Giuseppe Arcimboldi è stato uno dei pittori più estrosi, fantasiosi e anche bizzarri della storia dell'arte. È famoso soprattutto per le sue "teste composite", ovvero dipinti con ritratti costituiti da oggetti, frutta, animali, tutti in linea con un tema (per esempio, la testa composita della primavera composta da diverse specie di fiori e foglie). Ma anche per altre bizzarre realizzazioni, come le "teste reversibili", immagini che si possono leggere in due modi diversi, capovolgendo il quadro, e per i suoi studi sulla natura, alcuni dei quali condotti in collaborazione con Ulisse Aldrovandi, grande naturalista del Cinquecento. Ingegno multiforme al servizio di diversi imperatori del Sacro Romano Impero, Giuseppe Arcimboldi si divise tra Milano, Vienna e Praga e realizzò capolavori stravaganti (e anche divertenti, se vogliamo!), ma anche opere più "tradizionali". Scopriamo questo grande genio con Ilaria e Federico!

  • 6: Mattia Preti (speciale) - La grande arte del Cavalier Calabrese nel quarto centenario della nascita

    24/05/2013 Durata: 27min

    Il 24 febbraio del 2013 a Taverna, un paesino sui monti della Sila, nasceva uno dei più grandi artisti del Seicento, Mattia Preti: Finestre sull'Arte celebra il quarto centenario della nascita del pittore che fu soprannominato "il Cavalier Calabrese" con uno speciale in cui Ilaria e Federico ripercorrono tutta la sua carriera, dagli inizi a Roma insieme al fratello Gregorio e segnati dall'interesse sia per i pittori caravaggeschi che per i pittori bolognesi (con viaggi nell'Italia settentrionale grazie ai quali Mattia Preti entrò in contatto con l'arte veneta), attraverso i suoi successi per arrivare a Malta, dove si svolse l'ultima parte della sua carriera. Mattia Preti fu un artista molto prolifico e non è facile scegliere tra i suoi molti capolavori: ma quelli scelti in questa puntata cercheranno di dare a tutti un panorama il più completo possibile sull'arte di questo grande pittore!

  • 5: Zacchia da Vezzano - Mini puntata n. 2

    10/05/2013 Durata: 14min

    Zacchia da Vezzano, il cui vero nome fu Ezechia, è un artista poco noto al grande pubblico, ma è stato forse il principale artista del Cinquecento a Lucca: un secolo durante il quale a Lucca la produzione artistica calò vistosamente, in quanto la città toscana fu tra i luoghi in Italia dove attecchì maggiormente la riforma protestante, e sappiamo che secondo i dettami della riforma, le opere d'arte, specialmente quelle commissionate dai privati, erano viste come simbolo di lusso e sontuosità, quindi contrarie al pensiero riformato. L'arte di Zacchia da Vezzano ebbe quindi anche il compito di fare da "argine" alla riforma luterana nella Lucca del XVI secolo. Con Ilaria e Federico scopriremo pertanto nella puntata di oggi le opere devote di un pittore a cavallo tra Rinascimento, Manierismo e Controriforma, che propone diversi lavori di sicuro interesse.

  • 4: Altichiero da Zevio - Artista innovatore e moderno nel Trecento veneto

    24/04/2013 Durata: 25min

    Sulla vita di Altichiero da Zevio si sa poco, e poche sono anche le opere che di lui ci sono rimaste, ma quello che è certo è che Altichiero è stato uno dei grandi innovatori dell'arte del Trecento. Riflettendo su Giotto e sui pittori giotteschi, propose un linguaggio fortemente innovativo, votato alla drammaticità, con innesti cortesi e graditi ai ricchi committenti, ma anche con modalità che sapevano parlare al popolo. La sua Crocifissione nella Basilica di Sant'Antonio da Padova, un dipinto che rompe con la tradizione spostando quasi l'attenzione dalla scena principale ai particolari, è una delle opere più importanti della storia dell'arte italiana proprio in virtù della sua elevata carica innovatrice. Un pittore che inoltre sembrava intuire in anticipo alcune delle innovazioni rinascimentali. Con questa puntata compiamo un viaggio nel Veneto con Ilaria e Federico per scoprire le opere di un artista moderno, davvero unico!

  • 3: Pinturicchio - Gli splendidi affreschi di un protagonista del Rinascimento umbro

    08/04/2013 Durata: 30min

    Bernardino di Betto, detto il Pinturicchio, è stato un grande protagonista del Rinascimento umbro, attivo non solo nella regione in cui nacque (per l'esattezza, il pittore vide la luce a Perugia attorno al 1454), ma anche in diverse città dell'Italia centrale. Fu soprattutto un grande pittore di affreschi, dotato di una fantasia fuori dal comune e di uno spiccato gusto decorativo che si evince da ogni suo capolavoro. Formatosi sul solco dell'arte del Perugino, studiò artisti come Piero della Francesca e il Verrocchio e fu molto affascinato dall'arte antica. Ha lasciato splendidi affreschi a Roma (Appartamento Borgia, Santa Maria in Aracoeli, Santa Maria del Popolo), a Siena (la Libreria Piccolomini) e ovviamente in Umbria (la cappella Baglioni di Spello), ma questi non sono che alcuni dei suoi lavori più importanti. Nella puntata, con Ilaria e Federico scopriremo questi e anche altri capolavori del Pinturicchio!

  • 2: Priamo della Quercia - Mini puntata n. 1

    20/03/2013 Durata: 14min

    Inauguriamo con Priamo della Quercia le mini-puntate, una novità di Finestre sull'Arte che introduciamo nel 2013. Con le mini-puntate, della durata minore rispetto alle puntate solite, approfondiamo figure che non fecero la storia dell'arte ma sono comunque degne di considerazione. Iniziamo da Priamo della Quercia, fratello minore del grande e più famoso Jacopo: originario di Siena, si formò su esperienze tardogotiche apprese in città e tentò di aggiornare il suo linguaggio superato sulle novità rinascimentali introdotte a Siena da Domenico di Bartolo. Pittore non al passo con i tempi, lavorò in Santa Maria della Scala ma si trasferì poi a Volterra, dove, in una realtà meno competitiva, poté esprimere meglio la sua arte. Di lui rimangono diverse opere, tra cui anche un interessante trittico-tabernacolo conservato a Lucca e diverse illustrazioni in un codice miniato della Divina Commedia.

  • 1: Rosso Fiorentino - Gli esordi del Manierismo

    01/03/2013 Durata: 29min

    Insieme al Pontormo, il Rosso Fiorentino, soprannome di Giovanni Battista di Jacopo, è la figura-chiave del Manierismo fiorentino: i due pittori, all'incirca coetanei, ebbero la stessa formazione (furono entrambi allievi di Andrea del Sarto) e proposero una pittura nettamente nuova, al di fuori degli schemi. La realtà del Rosso Fiorentino è una "non-realtà" inquietante: le sue opere sono popolate di figure grottesche, stranianti, bizzarre, spesso contraddistinte da sguardi smarriti o preoccupati, e dalla totale rottura dell'equilibrio e dell'armonia che furono una delle principali conquiste del Rinascimento. In un mondo sconvolto e pieno di inquietudini come era quello del primo Cinquecento, la pittura del Rosso Fiorentino riflette tutte le preoccupazioni dell'uomo del tempo. Sapendo però a volte anche essere elegante e raffinata. Ilaria e Federico ci faranno entrare, con la prima puntata del 2013, nell'incredibile mondo del Rosso Fiorentino.

  • 20: Giovanni Antonio Bazzi (Sodoma) - Originale protagonista del Cinquecento senese

    19/12/2012 Durata: 29min

    Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma, è stato uno dei pittori più originali del Cinquecento: nacque a Vercelli, dove frequentò la bottega del pittore Giovanni Martino Spanzotti, poi in giovane età si trasferì a Milano dove conobbe i Leonardeschi e infine, intorno al 1501, arrivò a Siena che diventerà la sua città d'adozione. Qui, al confine tra Toscana e Umbria, conoscerà la pittura di Luca Signorelli, del Perugino e del Pinturicchio, e tutte queste suggestioni, unite alle sue reminescenze lombarde e piemontesi e a una riflessione su Leonardo da Vinci, contribuiranno a formare il suo stile molto particolare e sorprendente. Non sappiamo da dove gli derivi il soprannome: secondo Vasari, dalla sua omosessualità dichiarata ed esibita, secondo lo storico dell'arte Enzo Carli da una storpiatura di un suo intercalare piemontese, ma sono molte le ipotesi. Certo è che il Sodoma fu un pittore di carattere eccentrico, bizzarro e stravagante: parleremo anche di questo nella puntata!

  • 19: Pietro Tenerani - Grande interprete del purismo ottocentesco

    12/12/2012 Durata: 28min

    Nel 1842 Pietro Tenerani, insieme a Tommaso Minardi e Friedrich Overbeck, sottoscriveva il trattato "Del purismo nelle arti" di Antonio Bianchini sancendo in via ufficiale la nascita del purismo ottocentesco, il nuovo modo di fare arte, già nato da qualche anno, di cui Pietro Tenerani fu uno dei massimi interpreti. Appresi i primi rudimenti artistici dallo zio Pietro Marchetti, seguì dapprima le lezioni di Lorenzo Bartolini e Jean-Baptiste Desmarais all'Accademia di Belle Arti di Carrara, la sua città natale, quindi si trasferì a Roma dove diventò dapprima allievo e poi collaboratore di Bertel Thorvaldsen. Pietro Tenerani seppe proporre un'arte originale e innovativa, diventando uno dei più importanti scultori dell'Ottocento, richiestissimo dai più prestigiosi committenti europei (e non solo). I suoi capolavori traevano ispirazione dapprima dall'arte classica, e poi da quella rinascimentale: scopriamo quelli più belli con Ilaria e Federico!

  • 18: Rosalba Carriera - Il delicato pastello della "prima pittrice d'Europa"

    25/11/2012 Durata: 28min

    Il nome di Rosalba Carriera è tra i più importanti dell'arte del Settecento. Si avvicinò alla pittura di miniature e di piccoli ritratti a pastello, perché secondo la mentalità del tempo erano, in pittura, le realizzazioni più adatte a una donna, e furono proprio i suoi delicati ed eleganti ritratti a pastello che la fecero diventare una delle personalità artistiche più influenti, famose e richieste d'Europa. Rosalba Carriera iniziò a dipingere da sola, nell'ambiente familiare, e poi viste le sue doti fu a bottega a Venezia, la sua città natale, da Giuseppe Diamantini e Antonio Balestra: di lì a pochi anni diventò un'artista autonoma che seppe conquistarsi le attenzioni di collezionisti d'arte, diplomatici, sovrani di tutta Europa. La sua arte fu sempre molto fedele a se stessa e non conobbe mai una decisa evoluzione: oggi con Ilaria e Federico scopriamo i capolavori di questa grande artista che seppe costruirsi un ruolo di primissimo piano nella sua epoca.

  • 17: Battista di Gerio (speciale) - Un artista a Lucca al tempo di Paolo Guinigi

    14/11/2012 Durata: 21min

    La diciassettesima puntata del podcast di quest'anno è uno speciale dedicato a Battista di Gerio e alla mostra "Pittori a Lucca al tempo di Paolo Guinigi. Battista di Gerio in San Quirico all'Olivo", che si tiene al Museo Nazionale di Villa Guinigi a Lucca e che abbiamo visitato! Obiettivo dell'esposizione (nonché della nostra puntata) è quello di presentare un periodo particolarmente interessante della nostra storia dell'arte, il primo Quattrocento lucchese, quando la città era governata da Paolo Guinigi e vedeva la presenza di artisti come Jacopo della Quercia, Gherardo Starnina, Spinello Aretino oltre ovviamente a Battista di Gerio. Quest'ultimo, originario di Pisa, è un artista poco documentato (le uniche notizie certe sulla sua vita si collocano tra il 1414 e il 1418), ma che ci ha lasciato alcuni capolavori degni di nota: il più noto è il trittico di San Quirico all'Olivo, restaurato di recente e grande protagonista della mostra.

  • 16: Jacopo Vignali - L'eleganza del Seicento fiorentino

    26/10/2012 Durata: 28min

    Nel Seicento, a Firenze, si produsse un'arte molto sontuosa ed elegante, in linea con i gusti della corte medicea che probabilmente all'epoca era la più raffinata d'Europa: uno dei massimi esponenti del Seicento fiorentino fu Jacopo Vignali. Artista molto versatile, nacque nel 1592 a Pratovecchio nel Casentino dove imparò i primi rudimenti, ma all'età di tredici anni si trasferì a Firenze dove entrò nella bottega di Matteo Rosselli: iniziò la sua carriera con opere dal tono classicheggiante, molto pacate e di semplice lettura, in accordo con lo stile del maestro. Nel corso degli anni però le diverse suggestioni, provenienti ora dal Cigoli, ora dai pittori caravaggeschi, ora da Salvator Rosa, determinarono l'evoluzione del suo stile, che mantenne però la sua caratteristica principale: la grandissima e raffinatissima eleganza che troviamo soprattutto negli abbigliamenti. Scopriamo i capolavori più belli di Jacopo Vignali con Ilaria e Federico!

  • 15: Lorenzo Monaco - L'arte tardogotica a Firenze

    04/10/2012 Durata: 29min

    Lorenzo Monaco, al secolo Pietro (o Piero) di Giovanni, è stato un frate pittore che ha segnato in modo profondo la storia dell'arte. Senese di nascita, ma fiorentino di cultura e di formazione (e anche perché passò a Firenze tutta la vita), prese i voti nel convento di Santa Maria degli Angeli e dopo aver iniziato a dipingere rifacendosi all'arte del suo probabile maestro, Agnolo Gaddi (c'è da precisare che sappiamo poco sulla biografia di Lorenzo Monaco), con il passare del tempo elaborò uno stile originalissimo, fatto di un'eleganza tipicamente tardogotica, espressa però non attraverso la sontuosità e il lusso come molti pittori contemporanei, ma attraverso la brillantezza dei colori, le figure allungate, raffinate e spesso quasi evanescenti, le vesti che descrivono sofisticati quanto irrealistici panneggi. Un'originalità che spesso sfocia anche in soluzioni bizzarre: scopriremo tutto questo nella puntata di oggi, sempre con Ilaria e Federico!

  • 14: Antoniazzo Romano - Il più importante pittore romano del Rinascimento

    20/09/2012 Durata: 29min

    Della sua vita sappiamo poco (e abbiamo un vuoto completo fino alle prime notizie che lo riguardano, quando già era un pittore maturo), ma l'importanza di Antonio Aquili, meglio noto come Antoniazzo Romano, è indiscussa: si tratta infatti del maggior pittore romano del Rinascimento. A Roma infatti, benché ci fosse notevole vitalità artistica nel Quattrocento, non si era formata una scuola locale perché i papi preferivano chiamare grandi artisti da altre parti d'Italia. Antoniazzo Romano seppe quindi guardare alle esperienze di alcuni di questi importanti pittori (Melozzo da Forlì, Benozzo Gozzoli, il Perugino e altri) per formare uno stile originale, destinato anche a fare scuola nella Roma del Rinascimento. Con Ilaria e Federico oggi scopriamo i capolavori di questo grande artista, molti dei quali conservati nei musei e nelle chiese della capitale.

  • 13: Nanni di Banco - La scultura a Firenze agli albori del Rinascimento

    29/08/2012 Durata: 23min

    È difficile trovare un artista più legato di Giovanni di Banco, detto Nanni, alla sua città: operò infatti sempre a Firenze e ancora oggi tutte le sue sculture di cui abbiamo conoscenza si trovano concentrate in una passeggiata di duecento metri nel cuore del capoluogo toscano. Proveniente da una famiglia di scalpellini di lunga tradizione, Nanni di Banco si formò nell'ambito del gotico internazionale con gli artisti che lavoravano al cantiere della porta della Mandorla, e dato che in quegli anni (siamo alla fine del Quattrocento) si andava diffondendo l'interesse per l'antichità, anche Nanni rimase subito affascinato dal mondo classico. Si misurò con altri grandi artisti del tempo, come Lorenzo Ghiberti e Donatello, proponendo uno stile che guardava da un lato all'eleganza e alle forme tipicamente tardo gotiche ma dall'altro era già proiettato verso le novità del Rinascimento: oggi scopriamo le sue opere con Ilaria e Federico.

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