Trama
Roma è – forse - la città più conosciuta al mondo, con le sue rovine antiche, la via Appia, la Fontana di Trevi, San Pietro …
Forse quasi nessuno sa, o ricorda, cosa sia esattamente l’anfiteatro Flavio, eppure milioni di persone lo “riconoscono” come il Colosseo perché è, come la Gioconda e la Coca Cola, un’icona planetaria.
E tutti, pur senza forse aver mai letto Goethe, la pensano come il grande tedesco, che da Weimar giunse a Roma finalmente rassicurato perché “… tutto ciò che da tempo conoscevo, tutto ora mi sta raccolto innanzi agli occhi, e dovunque io vada, trovo un’antica conoscenza (…) Tutto è come lo immaginavo.”
E’ dunque mai possibile poter scrivere (e leggere) qualcosa di nuovo, di non conosciuto, di non prevedibile, su questa città ? È questa la scommessa di questa guida sui generis che fa parte di una collana sui generis: poterla “conoscere” oltre a “ri -conoscerla”.
Non troverai perciò qui le descrizioni dei ruderi gloriosi e nemmeno dei musei enciclopedici, né delle vie dello shopping firmato e nemmeno dei locali stellati: tutte indicazioni che può assai meglio darti una qualunque classica guida di viaggio, ma ancor meglio può fare una rapida informazione del web.
Di ciascuno di questi però potrai estrarre l’indicazione non scontata, quella preziosa e particolare: qui potrai percorrere la Roma eterna su sentieri ancora non consumati dai gruppi al seguito di un ombrellino; sperimentare sapori originali, forse perduti; apprendere come i romani mescolano cultura e “buon vivere”, e anche come fare uno slalom fra servizi inefficienti e un uso civile degli spazi (enormi) della città, in cui ogni pietra è memoria e anche tu, forse, saprai attraversarla con leggerezza e noncuranza, come una vera romana.
E, soprattutto, potrai sperimentare il grande piacere di farlo anche da sola, o in compagnia di altre donne, se lo vorrai, in allegra (e sicura!) libertà.