Trama
Per molti secoli, il Milione ha dato all’Occidente l’immagine più vera di un mondo pressoché ignoto: l’Oriente. Grande è il varco che il libro di Marco Polo aprì verso quella civiltà lontana e diversa: scoprendola e rivelandola, per la prima volta, all’Europa. Ed inestimabile rimase l’apporto alle conoscenze geografiche del tempo. Affidandosi alla memoria delle cose viste e vissute e al ricordo delle cose lette nelle pagine di leggendari romanzi, Marco Polo, mercante e viaggiatore veneziano, ambasciatore del Signore dei Tartari, detta il resoconto dei suoi viaggi al compagno di prigionia, Rustichello, cantastorie pisano di favole medioevali, romanziere e autore di compilazioni tratte dalla materia della Tavola Rotonda. E così favola e realtà si ritrovano in questo trattato geografico dalla struttura composita, in cui la narrazione, risentendo dell’influsso di generi diversi, passa dall’andamento novellistico a quello del racconto agiografico, fino al resoconto storico. Come in una moderna guida turistica le indicazioni sulla posizione e la conformazione dei paesi si allargano a note sulle produzioni locali, sugli usi caratteristici, su vicende storiche e aneddoti.