Trama
Un'altra meravigliosa riscoperta, leggeremo ad alta voce tutte le novelle di Giovanni Verga, riconosciuto come il più grande novelliere italiano del secondo Ottocento e il principale rappresentante del Verismo italiano. Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino. Sostienici con una libera donazione su http://quartaradio.it/sostieni-quartaradio/
Episodi
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Lo spirito della madre. Un racconto di Grazia Deledda
30/06/2018 Durata: 11minLa mamma era morta di una malattia di cuore, della quale soffriva da anni: ma Lula credeva di averla uccisa lei, scappando di casa col figlio del padrone, che mai e poi mai l'avrebbe sposata. Per otto giorni i due ragazzi, lei quindici, lui diciassette anni, avevano trovato da nascondersi in modo che neppure la polizia, sguinzagliata sulle loro orme, era riuscita a pescarli: in quegli otto giorni la madre di Lula era morta e il padrone aveva lanciato una specie di bando, con ordine ai due colombi di tornare a casa per sposarsi.
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Cinquanta centesimi. Un racconto di Grazia Deledda
29/06/2018 Durata: 12minErano arrivati in fondo alla lunga sala dove, come l'altare in una chiesa, s'innalzava una mensa con trofei di frutta ed anche di fiori ornamentali. In mezzo, su una coppa di cristallo, era deposta una pera gigantesca, di un colore quasi incandescente: e sulla parete un quadro di natura morta a tinte vivaci pareva uno specchio che riflettesse tanto ben di Dio. La folla vi si addensava intorno, con adorazione estetica, ma anche golosa, che si sarebbe volta in martirio se subito dopo l'altare, all'angolo della sala, sopra un banco ricoperto di sacchetti e barattoli, incoronato da un festone di grappoli d'uva, nel cui arco dominava una bella ragazza che pareva una di quelle figure allegoriche dei pittori coloristi, - pomi le guancie, ciliegie le labbra tinte, crespa e arancione la zazzera, come certe zucche esotiche lì accanto, - non si fosse notato un cartellino ristoratore: Vendita al pubblico. [...]
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Bonaccia. Un racconto di Grazia Deledda
28/06/2018 Durata: 12minAnche le burrasche sono buone per i poveri. Il mare, come un padrone rabbioso che impone alla serva di fare una buona pulizia alla casa, rigetta a terra tutti i detriti che non gli garbano: e questi rifiuti formano la ricchezza dei poveretti della spiaggia. Ecco, per esempio, il signor Milio, proprio il signor Milio in persona, antico proprietario di un piccolo cantiere, percorrere il lido quanto è lungo, dallo sbocco del fiume al molo, con un suo misterioso sacchetto, bianco come la fodera di un guanciale: e come un guanciale la foderetta si gonfia, ma di bitorzoli duri che sembrano davvero batuffoli di lana schiacciata. [...]
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Pomodori secchi e basilico. Un racconto di Lucia Atzori
09/04/2018 Durata: 14min″- Ogni mattina si incontravano per pochi minuti davanti alle finestre dell'ala Est prima di cominciare il lavoro. Erano Becky, Sarah, Molly, Mary e la piccola Rosaria. Amavano quei pochi minuti in cui riuscivano a raccontarsi le piccole cose di tutti i giorni: C’erano colori di sogni, di speranze e risate, tantissime risate, che la loro età, fresca e giovane, concedeva. Propri quel giorno erano zitte, ammutolite per la luce e bellezza dell'anello di fidanzamento che Becky mostrava con un sorriso orgoglioso, pieno di sogno. “Oh, Becky è fantastico” “Si è proprio bellissimo! Sono così felice, che mi basta guardare quest'anello perché tutto scompaia, ogni cosa svanisca.”
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La notte poco prima della foresta. Teatro. Di Bernard-Marie Koltès
11/02/2018 Durata: 18minEssere stranieri. Essere “l’altro”. Averne paura. Abbordare un nuovo e giovane amico sotto la pioggia. Avere in cuore una ragazza notturna. Odiare gli specchi. Amare le puttane matte. Distinguere il “nervosismo” dei macrò usciti dritti dritti dalle gonne di mamma. Gridare la divisione per le zone di lavoro, le zone per le moto, le zone per rimorchiare, o per le donne, o per i froci, e avvilirsi per le zone della tristezza. È un testo fluentissimo in una prosa vertiginosa. I temi assoluti di questo autore, scomparso prematuramente nel 1989, scontano i problemi dell’identità, della moralità, dell’isolamento, dell’amore non facile...
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Il giorno in cui ridiventai un uomo, di Maria Teresa Usai – per il Giorno della Memoria
24/01/2018 Durata: 11minIl fatto di cui si parla nel racconto è tratto dalla testimonianza di Piero Terracina, per l’appunto un sopravvissuto alla Shoah. La ricostruzione del racconto è una personale interpretazione dell’autrice.
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La portinaia Apollonia – Per il Giorno della Memoria
24/01/2018 Durata: 12minSiamo nel 1943 in una città sotto l’occupazione nazista. Daniel è un bambino ebreo, che vive solo con la madre perché il padre è fuggito per evitare la deportazione e per raggiungere i “soldati buoni”, quelli che cacceranno via i soldati cattivi. E di soldati cattivi ce ne sono tanti in città, li vediamo disegnati in una grande doppia pagina, compatti come se fossero un enorme mostro, con le loro divise nere e la croce uncinata. La mamma di Daniel è costretta a lavorare di nascosto, perché agli ebrei lavorare è vietato (vogliono forse che si riposino? Si chiede Daniel, nella sua dolce ingenuità bambina…). Il ragazzino si muove comunque ancora liberamente per le strade cittadine, va a comprare il pane facendo le lunghe file alle botteghe, gioca con i coetanei. Il mostro che lo spaventa non sembra essere la guerra, bensì la portinaia Apollonia.
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I fiori della tempesta – Per il Giorno della Memoria
24/01/2018 Durata: 09minUna storia narrata con delicatezza, racconta dell'olocausto e della speranza della salvezza legata a una piantina di verbena, che fiorisce dopo la tempesta. Una storia ricca di significato e di emozioni che sottolineano la drammaticità del male e la luce della speranza.
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Casamicciola, una novella di Giovanni Verga
21/01/2018 Durata: 05minQuando giunse la notizia del disastro che aveva colpito Ischia mi parve di rivedere l'isoletta, quale mi era sfilata dinanzi agli occhi attraverso gli alberi del battello a vapore, in una bella sera d'autunno. La mensa era ancora apparecchiata sul ponte, e gli ultimi raggi del sole indoravano il marsala nei bicchieri. Dei viaggiatori alcuni s'erano già levati, e passeggiavano su e giù. Altri, coi gomiti sulla tovaglia, guardavano l'immensa distesa di mare che imbruniva sotto i caldi colori del tramonto su cui Ischia stampavasi verde e molle, e dove la riva s'insenava come una coppa. Casamicciola, bianca, sembrava posare su di un cuscino di verdura. A tavola due che tornavano dal Giappone discorrevano di seme di bachi. Una coppia misteriosa era andata a rannicchiarsi a ridosso del tubo del vapore. Un giovane che non aveva mangiato quasi, e stava seduto in un canto, pallido, col bavero del paletò rialzato, guardava l'isoletta con occhi pensierosi e lenti, in fondo alle occhiaie incavate.
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Il piccolo fiore, un racconto in fiaba di Lucia Atzori
05/01/2018 Durata: 10minC’era una volta un piccolo fiore che gli amici chiamavano Ranny. Era un ranuncolo dai petali delicati che avevano splendidi colori tra il rosa e il bianco, che lo facevano somigliare molto ai suoi genitori, Dasy la dalia e Gippo il giglio. Il giardino dove viveva non era grande, ma era così ricco di colori e profumi che era un incanto. C’erano gerani e gigli, rose e verbene, nasturzi, gerbere e persino un pero e dei limoni in vaso.
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Come uno zainetto su una tartaruga, tre racconti. Di Rita Cannas, Sara Lawlor e Giovanni Spiggia
02/12/2017 Durata: 31minTre racconti dai vincitori del 1^ Concorso Letterario “L’essenziale è invisibile agli occhi”, promosso dall’Associazione Note di Cultura, con il contributo e patrocinio del Comune di Sanluri. - INGORDIGIA E PUZZA DI PAURA DI TANINO, un racconto di Rita Cannas; XANDER, un racconto di Sara Lawlor; IL REGALO DI NATALE DI LUCA, un racconto di Giovanni Spiggia L’iniziativa è nata per ricordare Barbara Congiu, una giovane donna scomparsa prematuramente a causa di una male incurabile, che attraverso il suo sorriso, le sue frasi e i suoi pensieri trasudava amore per la vita. Sagace, acuta e ricercata, amava usare due metafore per rappresentare il suo viaggio: uno zainetto e una tartaruga. Da qui nasce il titolo di questa raccolta.
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Il ventre dell’alba, poesie di Floriana Porta
20/11/2017 Durata: 02minPoesie. Floriana Porta è una poetessa vinovese che da alcuni anni pubblica sillogi poetiche e espone le sue opere artistiche nel Torinese e nell'Astigiano. Oltre alla poesia infatti si occupa di fotografia digitale, collage artistici e pittura.
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Poesie Sparse di Alessandro Cappato
21/10/2017 Durata: 08minPoesie Sparse di Alessandro Cappato, messe in voce da Gaetano Marino e con le musiche di René Aubry
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I giorni perduti, un racconto di Dino Buzzati
17/10/2017 Durata: 07minI giorni perduti è un breve racconto tratto dalla raccolta «Centottanta racconti» di uno dei più grandi autori italiani del Novecento, Dino Buzzati. I personaggi sono due - il padrone della villa e un «ladro» - e in un certo senso anche le trame sono due: un apparente furto e la scoperta di ciò che realmente viene rubato. E’ proprio sul tema del furto che verte questa storia: dapprima in modo apparentemente ovvio e lineare, poi sottilmente sul capovolgimento di chi è veramente il ladro, che cosa ha rubato e come lo ha fatto.
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Ritme Salve, poesie di Viviana Maxia
14/10/2017 Durata: 13minPoesie di Viviana Maxia. Penso Il buonsenso fugge con il primo treno per la luna laddove Orlando ritrovò il suo senno perso. A me invece basterebbe un accenno di canzone allegra per ritrovare fortuna in una vita agra. Un egoismo sano senza senso. Un caramello denso da spalmare sul sale...
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Testimone consapevole, un racconto di Marco Conti.
23/08/2017 Durata: 19minCi sono storie che chiedono a gran voce di essere raccontate dall’inizio. Dal primo respiro, dal primo fiato. Dalla prima lettera di un qualsiasi alfabeto. Dal giorno numero uno. Altre che scelgono un frammento da cui partire. Questa, invece, è una storia che parte dalla fine. Da un corpo trovato nel parcheggio condominiale. All’alba.
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L’eccezionalità della regola, un romanzo di Matteo Fais. Prima parte
22/08/2017 Durata: 29minCinico e disperato, grottesco e nichilista. Segnato da una sessualità parossistica, priva di erotismo e sentimento. Con una presenza diffusa e inquietante delle nuove tecnologie. L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde è insieme un romanzo breve e una raccolta di racconti. Un casellario di vite sbalestrate e disilluse, di personaggi attualissimi.
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Racconti Molesti, di Francesco Cusa – quattro storie
10/08/2017 Durata: 26minTra nebbie di provincia e atmosfere surreali, si muovono personaggi piccoli e insignificanti, uomini e donne che non vanno cercati in mondi lontani, ma sono intorno a noi, vivono nella comune inedia quotidiana. I racconti di Cusa sono cattivi, ironici e caustici, l’autore è un feticista della morbosità e dell’inettitudine patologica che si diverte a scandagliare vizi e tabù culturali di una realtà che scricchiola in maniera inquietante, anche se le crepe restano invisibili.
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Il Bambino Selvaggio, spettacolo teatrale liberamente tratto da un testo di Céline Delbecq
30/06/2017 Durata: 40minStoria vissuta da un uomo qualunque, che si ritrova coinvolto in una vicenda cadutagli addosso per caso. L’uomo attraversava una piazza mercatino, quando d'improvviso notò un bambino che pareva rimasto solo, smarrito o forse abbandonato. Un bambino, o una bambina? Sporco, coi vestiti bucati, i capelli inzozzati (ma non ha pidocchi), pieno di lividi e poco possedeva di umano: pareva infatti, un bambino selvaggio. Da quel momento per l’uomo nulla sarà più come prima; si potrebbe dire, per entrambi. L’inquietante normalità, le rivelazioni di un sistema sociale spesso confuso e contorto, le petulanti “procedure”, l’ineluttabile regola d’affidamento, i tribunali fuori posto, l’odore delle case di accoglienza, insieme ad altri terribili dettagli, mostreranno all’uomo un mondo completamente sconosciuto e spesso indifferente. Un’altra solita storia che vuole stare “in strada” perché nata nella strada. Fuori dalla retorica e dalla facile spettacolarizzazione spesso intrisa di buone intenzioni.
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Resistenza, una poesia di Beatrice Nioi
20/06/2017 Durata: 02minRESISTENZA Nell’ansioso miraggio del viaggio risento l’ardore che scompone ogni vacuo sapere Vedo brani di luna E crinali di monti foderati di rosso Odo suoni ovattati appuntarsi sul nero La sera è un sudario trafitto da schegge d’autunno