Trama
Si naviga ad alta voce e pieni di storie fantastiche. Un viaggio di meraviglia in quel "c'era una volta", fuori dal tempo, tra fiabe, favole e leggende. Dalla letteratura classica, moderna e contemporanea, con uno sguardo particolare rivolto alla mitologia dei popoli. Sempre, come un di più, per amore della leggerezza.
Episodi
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La scimmia e il cammello invidioso. Una favola di Esopo
28/09/2023 Durata: 04minTraduzione e messa in voce di Gaetano Marino
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Il leone, l’orso e la volpe. Una favola di Esopo
28/09/2023 Durata: 04minTraduzione e messa in voce di Gaetano Marino
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Il leone, la lepre e il cervo. Una favola di Esopo
28/09/2023 Durata: 02minTraduzione e messa in voce di Gaetano Marino
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Il leone, il lupo e la volpe. Una favola di Esopo
28/09/2023 Durata: 05minTraduzione e messa in voce di Gaetano Marino
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L’airone, i pesci e il gambero. Una favola di Lev Tolstoj
28/08/2023 Durata: 03minAdattamento e messa in voce di Gaetano Marino Un airone aveva dimora da parecchio tempo in uno stagno, finché divenne vecchio, e gli mancò la capacità di procurarsi qualche pesce e sfamarsi. Non gli rimase che trovare con la furbizia un nuovo metodo per trovare da mangiare. Fu così che si rivolse ai pesci dello stagno: “Pesci dello stagno, udite udite quale sventura cadrà su di voi tra qualche giorno: Gli uomini vogliono svuotare lo stagno dalle acque, vogliono prendervi tutti in un solo colpo.” Tutti pesci vennero a galla con gli sguardi terrorizzati. “Ma state tranquilli, - proseguì l’airone - perché io so che al di là di quella collina, si trova uno stagno meraviglioso, e assai più grande di questo.” I pesci si guardarono tra di loro, ma non sapevano che fare. “Io vi aiuterei, amici pesciolini, ma, come sapete io sono anziano e non riesco più a volare come prima. I pesci allora, assaliti dalla disperazione, iniziarono a supplicare l'airone perché li portasse al di là della collina.
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Comare lupa e comare volpe. una fiaba dei fratelli Grimm
09/08/2023 Durata: 05minAdattamento e messa in voce di Gaetano Marino Una lupa mise al mondo un lupacchiotto e invitò la comare volpe a fare da madrina. -E' nostra parente stretta- disse -è astuta e ha molto giudizio: potrà addestrare il mio figlioletto e aiutarlo a farsi strada nel mondo.- La comare volpe fu molto onorata per l'invito e disse: - Vi ringrazio per l'omaggio che mi fate, comare lupa; io mi comporterò in modo da contentarvi-. Durante il banchetto la comare volpe mangiò quanto più potè, divertendosi allegramente, e poi disse: - Cara comare lupa, è nostro dovere provvedere al piccolo lupacchiotto; dovete nutrirvi bene perché‚ si irrobustisca. Conosco un ovile dove sarà facile prenderci un bel bocconcino-.
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Il figlio irriconoscente. Una fiaba dei fratelli Grimm
08/08/2023 Durata: 04minAdattamento e messa in voce di Gaetano Marino * dai 9 anni E ora stava lì, in mezzo alla tavola, dorato e con la pelle croccante, quell’arrosto di pollo che ancora fumava. La sua fragranza s’era sparsa per tutta la casa e persino per la via, il quartierino. Appena seduti a tavola l’uomo prese un bel forchettone un bel paio di forbici e infilzando il pollo iniziò a dividerlo in parti. Ma ad un tratto l'uomo vide sulla strada, un anziano signore, che s’accostava proprio alla porta di casa: era suo padre, l’anziano genitore.
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Il grosso cane e l’uccellino generoso. Una fiaba dei fratelli Grimm
04/08/2023 Durata: 19minAdattamento e messa in voce di Gaetano Marino Era quello un cane grande e grosso, ma aveva un cattivo padrone, che lo lasciava senza cibo per giorni e giorni. Quando il grande cane si stufò dei maltrattamenti subiti, una notte, raccolse le sue poche cose e all’alba se ne andò, triste e sconsolato. Camina e cammina, un uccellino lo fermò: "Amico cane, dove vai con quegli occhi tristi e disperati?" Domandò l’uccellino. "Eh, dove vado? Il mio padrone era un uomo cattivo e per questo me ne sono andato via di casa. Ho camminato tanto e adesso ho tanta fame, ma non ho niente di cui nutrirmi." Allora l’uccellino gli disse: "Amico cane, vorrei venissi con me in città: penserò io a procurarti un po’ di cibo. Ti va?" “Eh, certo che sì.” Rispose il grosso cane. E così i due amici si avviarono verso la città vicina.
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Il mugnaio. Una fiaba di Luigi Capuana
30/07/2023 Durata: 20minMessa in voce di Gaetano Marino C'era una volta un mugnaio che aveva due belle figliuole. A una avea dato nome Rota, all'altra Tramoggia. La gente che andava a macinare, vedendo le due ragazze, domandava: — Compare, ma quando maritate queste figliuole? — Quando ci sarà chi le vuole. — E che dote gli date? — Dote niente. Rota la regalo, Tramoggia la do per nulla. — Furbo siete, mugnaio!
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Il lupo mannaro, una fiaba di Luigi Capuana. * dai sette anni in su
29/07/2023 Durata: 22mindai sette anni in su Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino C’era una volta un Re e una Regina che non avevano figliuoli e pregavano i santi, giorno e notte, per ottenerne almeno uno. Intanto consultavano anche i dottori di Corte. – Maestà, fate questo. – Maestà, fate quello. E pillole di qua, e beveroni di là; ma il sospirato figliuolo non arrivava. Una bel giorno ch’era freddino, la Regina s’era messa davanti il palazzo reale per riscaldarsi al sole. Passa una vecchiarella: – Fate la carità! E la regina rispose: – Non ho nulla. La vecchiarella andò via brontolando. – Che cosa ha brontolato? – domandò la Regina. – Maestà, ha detto che un giorno avrete bisogno di lei.
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Titanomachia, la guerra tra Titani. Mitologia
09/06/2023 Durata: 09minAdattamento e messa in voce di Gaetano Marino Da lassù Zeus e i suoi alleati sferrarono l’attacco contro i nemici olimpici. La terra conobbe distruzione e devastazione. Ci furono terremoti, maremoti, tempeste, uragani. Si spostarono e si sgretolarono le montagne, i mari furono sempre in tempesta, a un passo da sommergere la terra tutta. I fiumi inondavano le terre, i laghi scomparivano sprofondando nelle viscere della terra e le valli bruciavano! Orribili crepaci, precipizi e gorghi si formarono dappertutto. Dalle fauci dei vulcani sgorgava lava e dalle crepe d’intorno si sprigionava fumo intenso, acre, che sapeva di zolfo dal colore scuro.
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L’uccellino che non canta. Una fiaba di Luigi Capuana
03/06/2023 Durata: 18minAdattamento e messa in voce di Gaetano Marino C'era una volta un calzolaio ridotto, dalle disgrazie, in povertà. Aveva preso moglie tardi. Rimasto vedovo, con una creaturina appena spoppata su le braccia, era stato costretto a prendere una donna che badasse all'orfanella e alle poche faccende che occorrevano in casa. La mattina, di buon'ora, egli andava in giro in cerca di scarpe vecchie da rabberciare; e appena rientrato, si metteva al lavoro. Aveva comprato alla bambina un bel seggiolino perché imparasse a camminare. La voleva sorvegliare, davanti a l'uscio; ma quando la donna non poteva sorvegliarla, per precauzione egli legava il seggiolino con una cordicella a un piede del tavolinetto da lavoro, e così stava tranquillo.
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Sirenetta, la principessa del mare. Una fiaba di Hans Christian Andersen
28/05/2023 Durata: 29minAdattamento e messa in voce di Gaetano Marino Una fiaba adottata da Freedom LAC Ottico Centro Progettazione e Applicazioni di Lenti a Contatto Gas Permeabili per Cheratocono Lenti Sclerali Siamo in via Pola, 57 - Cagliari - tel. 070 655222 Pagina Facebook Là, in mezzo al mare, nelle profondità proibite all’uomo, abita la gente del mare sconosciuta al mondo. Nel punto più lontano del fondo si trova il castello del re del mare Poseidone. Egli era vedovo da molti anni, e aveva sei figlie. Tute belle. Ma chi governava il castello era la vecchia madre del re Poseidone, e voleva molto bene alle piccole principesse del mare, le sue nipotine. Le principesse del mare erano sirene. Avevano la pelle bianca come l’avorio e delicata come un petalo di rosa bianca, gli occhi erano azzurri come il mare, ma non avevano piedi, perché il loro corpo era per metà pesce e per metà fanciulla. E al posto dei piedi possedevano una grande pinna.
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Re Prudenzio. Una fiaba di Luigi Capuana
26/05/2023 Durata: 09minAdattamento e messa in voce di Gaetano Marino C'era una volta un Re che andava sempre a piedi perché aveva paura dei cavalli. Sono bestie, e con le bestie non ci voglio aver a che fare. Così diceva. Per questo i suoi sudditi gli avevano dato il nomignolo di re Prudenzio. Il guaio era che assieme con lui dovevano andar a piedi anche i Ministri e tutte le persone del seguito. E mentre il Re camminava avanti con quelle gambe che, a forza di esercizio, erano diventate d’acciaio, Ministri e persone del seguito, stanchi morti, grondanti di sudore, brontolavano tra i denti: Accidempoli alle gambe di sua Maestà!
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Cassandra e la profezia di un passato che non può attendere. Mitologia
16/05/2023 Durata: 14minScritto e messo in voce da Gaetano Marino Si sentiva bruciare. Diventò Una fiamma altissima e Cassandra fece un passo indietro, spaventata. “Avrai il Dono della profezia, ma non ti servirà a nulla, perché…” Una folgore si abbatté sulla terrazza. “Nessuno, mai, ti crederà” Disse il dio. “Questa sarà la punizione per aver tradito la tua promessa!” Una pioggia pungente iniziò a scendere dal cielo, ma nessuno dei due sembrava accorgersene. “Invece che come grande sacerdotessa, verrai ricordata solo come una povera pazza! Il calore che emanava dal suo corpo era insopportabile e Cassandra si coprì il viso con il braccio. Quando lo tolse dagli occhi, Apollo era scomparso. Cassandra si guardò intorno come se vedesse quel luogo per la prima volta. Improvvisamente, tutto le era chiaro: Troia sarebbe stata distrutta dai maledetti Achei!
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In principio fu il Kaos. Mitologia
14/05/2023 Durata: 16minAdattamento e messa in voce di Gaetano Marino In un tempo, assai lontano da un tempo senza tempo, c’era il nulla. O forse c’era solo un grande disordine, che di solito significa Kaos. Ebbene, in quel grande Kaos c’erano cose che non avevano forma, né colore, non facevano odore e nessun rumore. Quel nulla appariva appeso chissà come, e sospeso non si sa dove, ma soprattutto non serviva proprio a niente. Ed ecco che d’improvviso, in quell’abisso senza fondo, qualcosa prese forma. Nessuno ha mai saputo con certezza come e perché ciò accadde. Quel qualcosa si chiamò Gea, cioè, Terra, e nelle viscere di quella Terra ci stava il Tartaro, dove alloggiava il fuoco. Subito dopo apparve, sospeso ad abbracciare la terra, Eros, l’amore; che in futuro divenne un dio biricchino, dispettoso e beffardo.
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Re Tuono e la principessa senza lingua. Una fiaba di Luigi Capuana
25/04/2023 Durata: 26minMessa in voce di Gaetano Marino C'era una volta un Re che aveva un vocione così grosso e forte, che poteva essere udito benissimo fino a dieci miglia lontano. Quando parlava, pareva tuonasse; e per ciò gli avevano appiccicato il nomignolo di re Tuono. I Ministri e le persone di corte, dovendo praticare con lui tutti i giorni, diventavano sordi in poco tempo; ed era una disperazione. La povera gente che andava a chiedere giustizia ci rimetteva un polmone per farsi sentire, e spesso spesso non ci riusciva. Gli affari correvano a rotta di collo; la gente non ne poteva più. Ma, come dire al Re: — Maestà, siete voi che fate sordi i Ministri.
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La scomparsa di Atlantide. Una leggenda Bretone
20/04/2023 Durata: 07minMessa in voce di Gaetano Marino Moltissimo tempo fa, in un piccolo paese della Bretagna, la giovane Arnaude conduceva un'esistenza felice in compagnia dei suoi genitori. In una notte di tempesta, una nave che passava di lì fu travolta dalle onde del mare e andò a conficcarsi sulle rocce della costa proprio nel punto in cui sorgeva l'abitazione della fanciulla. I suoi genitori videro con preoccupazione arrivare nella loro casa uomini di cui non conoscevano neanche la lingua, ma si tranquillizzarono non appena arrivò il capo dei naufraghi, il sultano d'Atlantide, che chiese loro ospitalità.
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Bambollina. Una fiaba di Luigi Capuana
20/04/2023 Durata: 31minMessa in voce di Gaetano Marino C'era una volta un pescatore che vivacchiava alla meglio con il raccolto della sua pesca. Partiva in barca la sera, stava a pescare tutta la nottata, e la mattina dopo all'alba era di ritorno. Quando aveva fatto una buona retata, scorgendo da lontano la moglie che lo attendeva, ansiosa, alla spiaggia, le faceva segno di rallegrarsi, agitando per aria il berretto.
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Gli amici falsi e quelli veri. Un racconto africano.
30/03/2023 Durata: 06minMessa in voce di Gaetano Marino C’era una volta un uomo ricco, che aveva come amici altri uomini ricchi. Grazie alla sua grande fortuna negli affari, era così ricco che ogni settimana era solito dare una grande festa nella sua lussuosa abitazione. A queste feste invitava sempre tutte le persone più importanti della città, che partecipavano a quei festini che duravano tutta la notte. Nessuno sapeva il motivo per cui non invitava mai alle sue feste i suoi fratelli, che erano molto poveri.