Storiacce

  • Autore: Vários
  • Narratore: Vários
  • Editore: Podcast
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Trama

Le voci dei luoghi, le parole dei protagonisti. Lo sguardo del cronista narratore. Ci sono storie, che solo dall'interno si svelano del tutto. E ci sono racconti che solo nella realtà trovano la loro forza. Ed è lì che Storiacce porta il suo microfono. Dentro vicende, che parlano con ogni suono ed ogni silenzio. Storie da scoprire, denunciare, ricostruire. Storie che diventano inchieste e che svelano angoli o vite, a volte in ombra, del nostro Paese. Storie dimenticate, ma rimaste aperte, nei fascicoli giudiziari o nelle paure di chi le ha vissute. Questi sono "I Racconti di Storiacce", evoluzione a partire da agosto di "Storiacce", pluripremiato programma di Radio24 in onda da 11 stagioni. A condurre, sempre Raffaella Calandra

Episodi

  • L'educazione costituzionale - Referendum e compatibilità economiche

    20/09/2020

    La Repubblica italiana è nata da un referendum, quello del 2 giugno 1946. E ci sono state negli anni consultazioni popolari, che hanno cambiato profondamente la nostra società. Come quello sul divorzio, ad esempio. Mentre l'Italia è chiamata alle urne per pronunciarsi su una legge costituzionale, il ciclo di Storiacce sull'educazione costituzionale - dedicato alla libreria dei podcast della Consulta - prosegue proprio con il referendum: storia, meccanismi e limiti, nell'excursus a cura del giudice della Corte Costituzionale Stefano Petitti. Nella seconda parte della trasmissione, invece, parliamo di soldi. Di soldi e di diritti. Perché anche diritti che consideriamo inviolabili - a cominciare dalla salute - devono fare i conti con le "compatibilità economiche", ci ricorda nel suo podcast il giudice Luca Antonini, come abbiamo capito tutti nei mesi più drammatici della pandemia. Tuttavia, anche se non si può non tener conto dei bilanci, la Costituzione impedisce la "tirannia del condizionamento finanziario".L'

  • L'educazione costituzionale -Strumenti e ritardi

    13/09/2020

    Quando succede, che il "diritto diventa parte integrante della giustizia applicata alla realtà", per riprendere  una celebre scena del film Philapdelphia? Succede ad esempio, quando fa cadere le discriminazioni, quando difende e riafferma diritti fondamentali. E molto spesso, questo è avvenuto attraverso sentenze della Corte Costituzionale, il giudice delle leggi, non delle persone, ma le cui decisioni incidono sulla vita concreta delle persone. E non a caso, le pronunce della Consulta partono sempre "da fatti concreti e non da astratte discussioni" normative, come ricorda il giudice Giuliano Amato, nel suo podcast sugli strumenti della Corte. In questa nuova puntata del ciclo di Storiacce, dedicato all'educazione costituzionale, si ripercorrono anche i ritardi con cui in Europa è stato accettato un controllo di costituzionalità delle leggi. Non a caso in Italia, come ricorda il giudice Giancarlo Coraggio, la Corte Costituzionale è entrata in funzione 10 anni dopo la sc

  • L'educazione costituzionale - Donne e Welfare

    04/09/2020

    Dice la Costituzione: "tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge. Senza distinzione di sesso". Nell'elenco delle varie possibili discriminazioni, indicate dai padri costituenti, quella di genere è la prima da superare. Ma basta sfogliare le cronache, per rendersi conto che non è ancora fino in fondo cosi. Questo punto della Carta fondamentale della nostra Repubblica non è dunque stato ancora attuato appieno? Nel podcast della giudice della Corte Costituzionale, Daria De Pretis, scorrono tutti i passi in avanti e le frenate di una discriminazione che se non esiste più nelle norme, a volte fa fatica ad essere scardinata dalla vita quotidiana. Nella nostra Costituzione, i diritti non solo solo mete ideali, ma concrete prescrizioni, che reclamano norme precise per assicurare ad esempio adeguate prestazioni sociali. Scuola, trasporto, cure mediche. In realtà, anche se tutto questo ha dei costi -- e non si può non tenerne conto, in un Paese non ricchissimo come il nostro -- la nostra Costituzione è molto c

  • Dentro l'industria del falso - 4ª puntata

    29/08/2020

    L'aria è densa di gasolio. E nel vento, le sirene dei traghetti si mescolano al muggito dei tir. Eccola, la porta d'Oriente. Anche per le merci contraffatte. Benvenuti sulla banchina di Costa Morena di Brindisi. Benvenuti qui, dove migliaia di falsi provano ad entrare in Europa. E da qui parte un ciclo di puntate di Storiacce di Radio24, dedicato nel mese di agosto all'industria del falso. Numeri, storie, per un'inchiesta sul mercato parallelo che costa all'economia italiana uno-due punti di Pil, in mancate vendite.Se La Spezia è il porto che registra il maggior numero di capi contraffatti sequestrati - ma ha anche ben altri volumi di affari complessivi - Brindisi arriva al terzo posto dopo Genova, con 575.231 pezzi a cui sono stati posti i sigilli. Complessivamente, dal 2017 a giugno 2019 sono stati quasi 29 milioni i capi sequestrati, sia per contraffazione, che per tutela del made in Italy, come per sicurezza dei prodotti. Abiti, scarpe, ma anche gadget delle squadre di calcio, e poi alimenti e bevande e t

  • Dentro l'industria del falso - 3ª puntata

    22/08/2020

    L'aria è densa di gasolio. E nel vento, le sirene dei traghetti si mescolano al muggito dei tir. Eccola, la porta d'Oriente. Anche per le merci contraffatte. Benvenuti sulla banchina di Costa Morena di Brindisi. Benvenuti qui, dove migliaia di falsi provano ad entrare in Europa. E da qui parte un ciclo di puntate di Storiacce di Radio24, dedicato nel mese di agosto all'industria del falso. Numeri, storie, per un'inchiesta sul mercato parallelo che costa all'economia italiana uno-due punti di Pil, in mancate vendite.Se La Spezia è il porto che registra il maggior numero di capi contraffatti sequestrati - ma ha anche ben altri volumi di affari complessivi - Brindisi arriva al terzo posto dopo Genova, con 575.231 pezzi a cui sono stati posti i sigilli. Complessivamente, dal 2017 a giugno 2019 sono stati quasi 29 milioni i capi sequestrati, sia per contraffazione, che per tutela del made in Italy, come per sicurezza dei prodotti. Abiti, scarpe, ma anche gadget delle squadre di calcio, e poi alimenti e bevande e t

  • Dentro l'industria del falso - 2ª puntata

    15/08/2020

    L'aria è densa di gasolio. E nel vento, le sirene dei traghetti si mescolano al muggito dei tir. Eccola, la porta d'Oriente. Anche per le merci contraffatte. Benvenuti sulla banchina di Costa Morena di Brindisi. Benvenuti qui, dove migliaia di falsi provano ad entrare in Europa. E da qui parte un ciclo di puntate di Storiacce di Radio24, dedicato nel mese di agosto all'industria del falso. Numeri, storie, per un'inchiesta sul mercato parallelo che costa all'economia italiana uno-due punti di Pil, in mancate vendite.Se La Spezia è il porto che registra il maggior numero di capi contraffatti sequestrati - ma ha anche ben altri volumi di affari complessivi - Brindisi arriva al terzo posto dopo Genova, con 575.231 pezzi a cui sono stati posti i sigilli. Complessivamente, dal 2017 a giugno 2019 sono stati quasi 29 milioni i capi sequestrati, sia per contraffazione, che per tutela del made in Italy, come per sicurezza dei prodotti. Abiti, scarpe, ma anche gadget delle squadre di calcio, e poi alimenti e bevande e t

  • Dentro l'industria del falso - 1ª puntata

    08/08/2020

    L'aria è densa di gasolio. E nel vento, le sirene dei traghetti si mescolano al muggito dei tir. Eccola, la porta d'Oriente. Anche per le merci contraffatte. Benvenuti sulla banchina di Costa Morena di Brindisi. Benvenuti qui, dove migliaia di falsi provano ad entrare in Europa. E da qui parte un ciclo di puntate di Storiacce di Radio24, dedicato nel mese di agosto all'industria del falso. Numeri, storie, per un'inchiesta sul mercato parallelo che costa all'economia italiana uno-due punti di Pil, in mancate venditeSe La Spezia è il porto che registra il maggior numero di capi contraffatti sequestrati - ma ha anche ben altri volumi di affari complessivi - Brindisi arriva al terzo posto dopo Genova, con 575.231 pezzi a cui sono stati posti i sigilli. Complessivamente, dal 2017 a giugno 2019 sono stati quasi 29 milioni i capi sequestrati, sia per contraffazione, che per tutela del made in Italy, come per sicurezza dei prodotti. Abiti, scarpe, ma anche gadget delle squadre di calcio, e poi alimenti e bevande e tu

  • La Consulta e il "paradosso" del carcere

    26/07/2020

    "Se è vero che la missione della Costituzione è quella di proteggere i diritti fondamentali della persona, il carcere è - per la Costituzione - il luogo del paradosso". Come una volta disse anche lo storico direttore del carcere di San Vittore, è proprio un paradosso quello che vive chiunque operi dietro le sbarre. Il paradosso di cercare di ottenere, con l'isolamento del carcere, l' inserimento degli ex detenuti fuori dal carcere. Nella società. Proprio come vuole la Carta fondamentale della nostra Repubblica. E dal carcere come paradosso parte l'excursus di Francesco Viganò, giudice della Consulta, nel suo podcast dedicato appunto alla "Corte Costituzionale e il carcere". Perché la Costituzione vale anche al di là del muro di cinta. Ed è nel complesso e delicato equilibrio di tutela di diritti fondamentali, tra chi è dentro e chi fuori e anche nei retroscena di complesse sentenze, che ci conduce il giudice Viganò, in questo podcast che è parte dell' audio-libreria della Consulta.

  • Trasmissione del 05 luglio 2020

    05/07/2020
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