Parlare Al Microfono - Public Speaking Podcast

  • Autore: Vários
  • Narratore: Vários
  • Editore: Podcast
  • Durata: 46:14:39
  • Altre informazioni

Informações:

Trama

Il podcast italiano per imparare a parlare in pubblico in modo professionale. Da un'idea di Patrick Facciolo, speaker radiotelevisivo, giornalista e formatore.

Episodi

  • 167 Il discorso di Giuseppe Conte e il governo che "non lavora col favore delle tenebre"

    11/04/2020 Durata: 04min

    Tutti parlano di questa frase di Giuseppe Conte di ieri sera: “Questo governo non lavora col favore delle tenebre”.È una frase che dal punto di vista dell'efficacia comunicativa ha un problema: contiene metafore e analogie che possono essere difficili da capire per il pubblico.Ne parlo nella puntata di oggi.**************************************Se vuoi sapere chi sono, qui trovi la mia bio completa:► http://www.parlarealmicrofono.it/patrickfacciolo ◄Se ti appassionano i temi del Public Speaking, puoi iscriverti alla mia newsletter settimanale: ► http://www.parlarealmicrofono.it/newsletter ◄Se vuoi ricevere gratuitamente una volta alla settimana un mio audio + video sui temi della comunicazione, puoi iscriverti al mio canale Telegram:► https://t.me/PublicSpeakingProfessionale ◄Se vuoi vedere i miei video, li trovi sul mio canale YouTube:► https://www.youtube.com/user/Parlarealmicrofono ◄Se vuoi ascoltare la mia web radio tematica in cui parlo di comunicazione assieme a tanti ospiti, puoi seguire Radio Linguagg

  • 166 Come parlare in pubblico sul web

    04/04/2020 Durata: 09min

    Parlare in pubblico sul web è una delle sfide che da qui ai prossimi mesi attende molti professionisti, manager e imprese, in Italia e nel mondo. E allora: come possiamo affrontare questi momenti di Public Speaking a distanza? Quali sono gli accorgimenti da seguire?L'atto di comunicare in pubblico, di per sé, è sempre molto simile, sia che si tratti di un contesto d’aula o di un contesto virtuale. La differenza non sta tanto nell'atto (che resta sempre e comunque quello di "mettere in comune" dei contenuti), quanto nell'approccio, perché cambia completamente il contesto e il setting.Parlare in pubblico sul web talvolta significa infatti non poter guardare in faccia le persone con cui parliamo, uno degli aspetti fondamentali del Public Speaking tradizionale.Significa anche rischiare di guardare troppo il monitor e troppo poco la webcam o la telecamera, oppure ancora di osservare troppo noi stessi sul monitor. Certe volte significa non saper gestire adeguatamente pause e silenzi, rischiando di accavallarci con

  • 165 Come gestire le riunioni online

    27/03/2020 Durata: 16min

    Diversi professionisti e aziende in questi giorni mi stanno chiedendo di realizzare per loro lezioni online e corsi online che li aiutino a gestire meglio meeting, webinar e conferenze a distanza. In questo momento storico (e probabilmente nel prossimo futuro) l’arte di parlare in pubblico dovrà essere declinata necessariamente ai contesti di comunicazione sul web, e per molti è importante apprendere le competenze necessarie per intervenire all’interno di meeting online e di webinar, che talvolta assumono la forma di vere e proprie conferenze a distanza.In questa guida cercherò di darvi alcuni spunti su come condurre una riunione online, come gestire i tempi, l’interazione con il pubblico, gli sfondi dietro di noi e le inquadrature, sia che si tratti di meeting online rivolti a collaboratori interni alla propria azienda, sia che si tratti di live webinar destinati ai clienti, o alla formazione delle forze vendita.**************************************Se vuoi sapere chi sono, qui trovi la mia bio completa:► ht

  • 164 Non è vero che il cervello non capisce le negazioni

    06/03/2020 Durata: 03min

    Vi ho parlato molte volte del libro di George Lakoff “Non pensare all’elefante”, e del fatto che inevitabilmente, quando sentiamo questo titolo, pensiamo a un elefante. Vi ho parlato anche della frase del giornalista Mario Missiroli secondo cui “una smentita è una notizia data due volte”. Ecco, è bene sottolineare che tutto questo non significa di per sé che il cervello non sia in grado di capire le negazioni o le smentite. Pensiamoci bene: se fosse vero che “il cervello non capisce le negazioni”, non potremmo nemmeno capire il senso di questa stessa frase, che ne contiene due.Al contrario, il cervello umano è molto attrezzato nel comprendere il significato delle negazioni, come dimostra lo studio italo-francese del 2016 di Battelli-Papeo-Hochmann: il cervello comprende semanticamente la negazione, e vi reagisce con rapidità.È chiaro, come vi ho raccontato tante volte (e lo sappiamo grazie agli studi psicologici sulla cosiddetta “Teoria della doppia codifica”), che di fronte a una parola che evoca un’immagine

  • 163 Cosa ci insegna il Coronavirus

    24/02/2020 Durata: 06min

    Il Coronavirus ci mette in gioco. Mette in gioco le nostre paure, le nostre preoccupazioni più profonde, quelle che abbiamo per noi e per le persone a cui vogliamo bene.Se però facciamo bene attenzione, potremmo scoprire a sorpresa che questo particolare momento storico può darci la possibilità di conoscere meglio noi stessi.Se prima di pubblicare qualcosa sui social, o di esprimere la nostra opinione in pubblico, riuscissimo a considerare quale emozione stiamo provando (paura, rabbia, tristezza, sorpresa, ecc.), potremmo avere una visione più chiara delle motivazioni per cui scriviamo quello che scriviamo.“Ho paura, quindi scrivo che si tratta di un’epidemia e che siamo tutti a rischio”, “Sono arrabbiato perché domani mi è stato annullato un impegno di lavoro importante, e quindi scrivo che con le precauzioni si sta proprio esagerando”: ecco, questi forse sono i due estremi che ci permettono di capire quanto le emozioni abbiano un ruolo importante nel determinare i contenuti che scegliamo di condividere con

  • 162 Proteggere le nostre emozioni

    11/02/2020 Durata: 09min

    Spesso quando iniziamo un discorso in pubblico diciamo frasi del tipo: “Scusate l’emozione”, “Oggi sono emozionantissimo”, “Perdonatemi ma mi sento molto emozionato”.Detto che si tratta di una scelta totalmente legittima, in questa puntata mi chiedo se esprimere questo tipo di stato interno risponda veramente alla nostra intenzione di condividere quello che sentiamo, o se talvolta finisca per diventare un diversivo per prendere del tempo.In quest’ultimo caso, la domanda che possiamo farci è: siamo sicuri che stiamo proteggendo adeguatamente quello che proviamo?Quando diciamo in pubblico “sono emozionato”, stiamo esprimendo un’emozione a chi ci ascolta, un nostro particolare sentire, e non è detto che tutte le persone all’ascolto (che spesso peraltro nemmeno conosciamo) riescano a fare di questa informazione l’uso che noi auspicheremmo (“vorrei che tu mi capissi”, “vorrei che tu capissi cosa si prova da questa parte”, ecc.)In questa puntata rifletto con voi sull’importanza di avere maggior consapevolezza delle

  • 161 L'uso del presente storico nei discorsi in pubblico

    22/01/2020 Durata: 03min

    Da anni vi racconto quanto è importante parlare in pubblico in modo chiaro, con frasi semplici e dirette, in cui facciamo uso di parole concrete, che si riferiscono a oggetti concreti della realtà.Allo stesso tempo, vi raccomando spesso di fare attenzione alle metafore. Le metafore si riferiscono sì a immagini concrete, ma rappresentano “un altro modo di dire le cose”, e rischiano per questo di rendere meno immediata la nostra comunicazione.Ve lo racconto perché talvolta ci può capitare di usare delle metafore difficili da capire per il nostro pubblico, senza rendercene conto.Questo succede, ad esempio, quando in un discorso in pubblico utilizziamo il “presente storico”, un tempo verbale che usa il presente per riferirsi al passato.Una metafora appunto, un altro modo per dire le cose, che può rendere meno immediata la comprensione del nostro messaggio.**************************************Se vuoi sapere chi sono, qui trovi la mia bio completa:► http://www.parlarealmicrofono.it/patrickfacciolo ◄► Se vuoi scopr

  • 160 La paura di arrossire in pubblico

    13/01/2020 Durata: 05min

    Perché quando parliamo in pubblico certe volte diventiamo rossi? Davvero chi ci guarda si accorge sempre di questa cosa? E anche se fosse: siamo certi che arrossire venga considerato un aspetto negativo? Nella puntata di oggi, in cui mi occupo di psicologia sociale, di mindfulness e di Public Speaking, vi voglio lasciare tre messaggi: 1. Arrossire è un processo indipendente dalla nostra volontà, attivato dal Sistema Nervoso Autonomo.2. In quanto processo autonomo, il rossore non può essere scacciato intenzionalmente, ma possiamo imparare a relazionarci meglio con questa esperienza.3️. Non è affatto detto che il pubblico si accorga del nostro rossore, e non è detto che - anche accorgendosene - si faccia un’opinione negativa di noi e del nostro discorso.**************************************Se vuoi sapere chi sono, qui trovi la mia bio completa:► http://www.parlarealmicrofono.it/patrickfacciolo ◄► Se vuoi scoprire i miei libri, li trovi qui:https://www.amazon.it/Patrick-Facciolo/e/B075HH6R4G/ ◄Se ti appassionan

  • 159 Come il linguaggio condiziona la nostra realtà

    03/01/2020 Durata: 01min

    Quanto le parole che usiamo per descrivere il mondo condizionano la nostra rappresentazione della realtà? Ne parlo in questo estratto dal mio ultimo intervento al Festival dell'Oriente di Padova, proponendo la distinzione psicologica tra linguaggio statico e linguaggio di processo, di cui mi sono occupato ampiamente nel mio libro del 2019 “Parlare in pubblico con la mindfulness”. **************************************Se vuoi sapere chi sono, qui trovi la mia bio completa:► http://www.parlarealmicrofono.it/patrickfacciolo ◄► Se vuoi scoprire i miei libri, li trovi qui:https://www.amazon.it/Patrick-Facciolo/e/B075HH6R4G/ ◄Se ti appassionano i temi del Public Speaking, puoi iscriverti alla mia newsletter settimanale: ► http://www.parlarealmicrofono.it/newsletter ◄Se vuoi ricevere gratuitamente una volta alla settimana un mio audio + video sui temi della comunicazione, puoi iscriverti al mio canale Telegram:► https://t.me/PublicSpeakingProfessionale ◄Se vuoi vedere i miei video, li trovi sul mio canale YouTube:►

  • 158 Dizione: 10 nuove parole per augurarvi Buon Natale!

    23/12/2019 Durata: 02min

    E voi, quante ne dite giuste?

  • 157 Tu ci sei nelle mie parole: l'importanza di citare il nostro pubblico

    14/12/2019 Durata: 02min

    Quando in un discorso utilizzo il "voi", sto facendo capire a chi mi ascolta che mi sto rivolgendo direttamente una moltitudine di persone.Questa modalità è utilizzabile anche nel Public Speaking? Certamente sì, perché se conduco una riunione o una presentazione in pubblico e non cito mai il pubblico, ma mi limito soltanto a usare i contenuti, per esempio dicendo: "Oggi sono qui per mostrare le percentuali di fatturato della nostra azienda", mi chiedo: dov'è il pubblico?In questa frase non c'è un "voi", non c'è un pubblico che viene citato, e questo è un elemento che nel Public Speaking è molto importante.Se pensiamo che il Public Speaking è un'attività di relazione con cui noi ci rivolgiamo al prossimo, dire al pubblico tu ci sei nelle mie parole, è una cosa molto importante, molto significativa.Ne ho parlato mercoledì 4 dicembre durante il mio intervento a Freelance Network a Milano.**************************************Se vuoi sapere chi sono, qui trovi la mia bio completa:► http://www.parlarealmicrofono.i

  • 156 Come usare le metafore in un discorso

    05/12/2019 Durata: 03min

    Quando ascoltiamo un discorso in pubblico può capitarci di sentire frasi del tipo: “Fuori da questa sala piove, ma qui dentro splende il sole". In questo caso abbiamo a che fare chiaramente con una metafora, poiché è evidente che il sole non splenda per davvero all'interno di quella sala.Per capire se questo tipo di comunicazione è efficace, sarebbe curioso fare la prova opposta: uscire da quella sala, e chiedere al primo passante: "scusi, lo sa che qui fuori piove, ma lì dentro splende il sole?". Ci diventerebbe a quel punto chiaro come, cambiando il contesto, la frase risulti totalmente incomprensibile. In comunicazione politica accade la stessa cosa: pensiamo a quando Pierluigi Bersani parlava di "Smacchiare il giaguaro", riferendosi alla volontà di sconfiggere Silvio Berlusconi. Se proponessimo oggi la stessa frase a un ventenne, probabilmente non la capirebbe. Ma se gli dicessimo, più semplicemente, che Pierluigi Bersani voleva sconfiggere Silvio Berlusconi, senza utilizzare alcuna figura retorica, la co

  • 155 Come relazionarci con le nostre performance in pubblico

    29/11/2019 Durata: 04min

    Quando siamo su quel palco, sembra che dipenda tutto da noi. Proviamo paura di parlare in pubblico, ci sentiamo agitati, magari ci trema un po' la voce, e alla fine della nostra conferenza sentiamo di aver detto il 50% di quello che volevamo dire.Come ci relazioniamo con tutto questo? Quanto spesso finiamo col dirci: "non sono capace di parlare in pubblico"?In una cultura dominata da performance eccellenti a tutti i costi, durante la mia ultima intervista rilasciata a Radio Cantù ho cercato di rimettere in ordine un po' di concetti importanti.Con lo scopo di raccontarvi che quando facciamo Public Speaking possiamo imparare a perdonarci un po’ di più.E a dirci che, comunque, “va bene così".**************************************Se vuoi sapere chi sono, qui trovi la mia bio completa:► http://www.parlarealmicrofono.it/patrickfacciolo ◄► Se vuoi scoprire i miei libri, li trovi qui:https://www.amazon.it/Patrick-Facciolo/e/B075HH6R4G/ ◄Se ti appassionano i temi del Public Speaking, puoi iscriverti alla mia newslette

  • 154 Vi presento "Enciclopedia del Public Speaking"

    22/11/2019 Durata: 03min

    Ci sono momenti nella vita in cui ti guardi indietro, e fai una sintesi di tutto quello che hai lasciato alle tue spalle.C’è chi lo fa sfogliando un album di fotografie (digitali, perlopiù), chi organizza una cena coi compagni del liceo, chi contando tutti i lavori che ha cambiato, se ne ha cambiati.Poi c’è chi, come me, oltre a queste cose ha la fortuna di aver scritto molto, e di poter mettere in fila tutte le pagine - tutte in una volta, e tutte insieme - per vedere l’effetto che fanno.È quello che ho appena realizzato, e ve ne voglio parlare questa sera: vi presento il mio nuovo libro, la prima raccolta di tutti i titoli che ho pubblicato dal 2013 a oggi. L’ho intitolata “Enciclopedia del Public Speaking - 5 libri in 1 sull’arte di parlare in pubblico”.E ve lo garantisco: l’effetto che fa, mi emoziona molto.**************************************Se vuoi sapere chi sono, qui trovi la mia bio completa:► http://www.parlarealmicrofono.it/patrickfacciolo ◄► Se vuoi scoprire i miei libri, li trovi qui:https://ww

  • 152 Come parlare alla telecamera: meglio usare il "tu" o il "voi"?

    07/11/2019 Durata: 04min

    Quando realizziamo un video per il web, è meglio usare il “tu” o il “voi” per rivolgerci al nostro pubblico?In linea generale, se si tratta di un video seriale rivolto a una community che vogliamo consolidare e far crescere, vi suggerisco il “voi”, che descrive perfettamente l’intenzione di rivolgersi a un pubblico ampio.Se invece realizziamo un contenuto ad hoc per rispondere su un tema specifico, che prevalentemente verrà rintracciato dagli utenti su Google, potrebbe essere più funzionale il “tu”.Il criterio che vi voglio suggerire è comunque un criterio di coerenza: se cominciamo col "tu" finiamo col "tu", se cominciamo col "voi", finiamo col "voi".Mi capita infatti di frequente di vedere video e ascoltare podcast in cui il conduttore comincia rivolgendosi al pubblico utilizzando il “tu”, per poi passare al “voi” dopo poco tempo.Nulla di grave, ma se l’intenzione reale del comunicatore è quella di rivolgersi a un gruppo di persone, tanto vale farlo da subito, senza restare schiacciati da “regole” di market

  • 149 La psicologia delle fake news: dalle immagini mentali ai rischi del debunking

    10/10/2019 Durata: 09min

    Quando facciamo debunking, ovvero quando tentiamo di smascherare una fake news (una notizia falsa), talvolta potremmo correre il rischio di amplificarla.Succede per un fenomeno trattato in psicologia per cui, per negare qualcosa, prima di tutto ce la rappresentiamo mentalmente, per poi applicare a quella stessa immagine mentale la categoria di negazione.Si tratta di temi che mettono il mondo del giornalismo e quello della psicologia di fronte a nuovi interrogativi, prospettive e scenari, impensabili solo fino a pochi anni fa.Mi occupo di questi aspetti in questo intervento che ho svolto qualche tempo fa come freelance al Festival del Giornalismo di Ronchi dei Legionari, in provincia di Gorizia.**************************************Se vuoi sapere chi sono, qui trovi la mia bio completa:► http://www.parlarealmicrofono.it/patrickfacciolo ◄► Se vuoi scoprire i miei libri, li trovi qui:https://www.amazon.it/Patrick-Facciolo/e/B075HH6R4G/ ◄Se ti appassionano i temi del Public Speaking, puoi iscriverti alla mia news

  • 148 Cosa fare quando parliamo in pubblico e squilla un cellulare

    02/10/2019 Durata: 04min

    Mi scrive Jacopo, un ascoltatore del mio podcast, chiedendomi cosa fare quando durante un nostro discorso in pubblico squilla un telefonino.Chiede Jacopo: "è opportuno fare finta di niente e continuare imperterriti? Fermarsi e ricominciare quando questo si sia interrotto? Scherzarci su?Come ho raccontato tante volte in queste puntate, l'atto di parlare in pubblico si fonda su una relazione tra noi relatori, il pubblico che ci ascolta, e il contesto. Per questo non è possibile predeterminare a priori al 100% le nostre reazioni e le nostre risposte.Molto dipende da come ci sentiamo in quel momento (non a tutti può andare di fare una battuta), dal contesto appunto, e dalla predisposizione del pubblico. Alla stessa maniera possiamo, nel tempo, coltivare un atteggiamento più mindful, consapevole, che ci permetta di distinguere tra "reazione" e "risposta". La meditazione mindfulness, in questo senso, ci può permettere nel tempo di maturare questa consapevolezza, e darci maggiore spazio prima di una nostra "risposta

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