Refresh

Un uomo ha un'idea: poi non ci pensa più e non ne fa nulla. Un altro uomo ha un'idea: poi pensa "è impossibile", vorrebbe fare qualcosa ma non comincia nemmeno. Un terzo uomo ha un'idea: poi pensa "è difficile", si rimbocca le maniche ed inizia a lavorarci.

E' tua ma non appartiene a nessuno, ha lo stesso nome per tutti ma ognuno la conosce con il proprio sguardo, la puoi chiudere fuori dalla porta o invece scoprire di giorno in giorno come uno straniero. Benvenuto nella tua città.

Ogni minuscolo spazio è prezioso, ciascun infimo varco di libertà è una risorsa, anche la più piccola superficie disponibile è comunque un'occasione di bellezza. Guai a chi la spreca!

Ecco il gioco di oggi: smontare la vita in tutti i suoi pezzi. Poi separare i pezzi necessari da quelli indispensabili. In caso di bisogno...eliminare i primi per salvare i secondi e rimontare il giocattolo per vedere se funziona.

Il futuro non è più quello di una volta: basta guardare un qualunque albero per vedere che, più il tempo passa, più i rami si allontanano dalle radici.

E all'improvviso ci siamo accorti della bellezza dell'imperfezione. Ancora una volta, però, non era solo merito nostro.

Il teatro si è sciolto in una liquida onda di emozioni. Scivola nelle grondaie, si infila nei tombini, esce dai rubinetti ed allaga il mondo. Finalmente ce lo possiamo bere fino all'ultima goccia!

Si sfreccia con una vecchia macchina sull'autostrada della storia: fuori dai finestrini scivolano panorami abitati dalle rovine del passato e i miraggi del futuro.

Cosa può fare, a questo punto, l'uomo qualunque? Perdersi, innanzitutto, e tornare al mondo come se fosse la prima volta. Ricominciare tutto daccapo e partire alla ricerca del vero senso dell'amore.

Il mondo non cede il potere ai ragazzi solo perchè ne ha paura.: paura dell'entusiasmo, paura della curiosità, paura del cambiamento, paura della verità. Ma è un inutile gioco di forza: nessuno rimane vecchio per sempre. Tiè!

Il futuro ha il suono seppiato del passato. Dobbiamo uscire e ritrovare la nostra capacità di incidere. Dobbiamo evolverci e scoprire un nuovo Altrove.

Un giorno, alla fine, l'uomo ha messo piede su una stella. Adesso tutti insieme possiamo fare una bella cosa: esprimiamo un desiderio.

L'uomo costruisce muri e il tempo li sgretola. Se i muri sono fatti di suono il tempo li regola, possibilmente in quattro quarti.

Live di Refresh dal Teatro Morlacchi di Perugia, per il Festival IMMaginario 2014

Sacro e profano, giusto e sbagliato, normale ed eccezionale: il cinema scrive con la luce e per questo è tempio dei contrasti. Se fosse bastata una sola dimensione, una sola tonalità, allora non sarebbe servito neppure distinguere giorno e notte e le infinite sfumature che stanno in mezzo.

Anche le scale non si fanno più come si facevano una volta: sempre di scalini da risalire o discendere si tratta, ma quando affronti una rampa sei una persona, e appena arrivi all'ultimo gradino non sei più come prima.

Un'immagine è un concetto mentale, e proprio per questo è indistruttibile. Se la puoi strappare in mille posizioni....allora era solo una cartolina.

Tutto comincia da uno schizzo, un bozzetto, un sottile segno d'inchiostro con cui riflettere. Una pagina bianca, infatti, non è vuota: è il teatro delle opportunità ancora invisibili!

Per conoscerci interiormente non dobbiamo necessariamente aspettare il tempo dell'autopsia o ricorrere ad una radiografia. Di solito possono bastare un pennello o dei colori, o degli strumenti musicali. In assenza di qualsiasi altra risorsa, il modo migliore rimane sempre quello di trascorrere del tempo in compagnia di qualche buon amico.

Ci sono le colonne. Ci sono le colonne moderne. Prima c'erano le colonne antiche. E prima ancora c'erano i tronchi degli alberi. Ogni epoca ha avuto le sue colonne: bisognava pur trovare un modo per sostenere il peso del cielo!