Labili Memorie di un Pulcino di Latta

  • Autore: Podcast
  • Narratore: Podcast
  • Editore: Podcast
  • Durata: 76:33:28
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Trama

Memorie labili di parole sparse e maldestramente versate in prosa. Un po cianfrusaglie, un po fuori dal senno in un piccolo costrutto di giochi di frasi e suoni. Qualche verso inverso. Si gioca per giocare. Storie fuori dalla ragione, o forse no, suggerite, vergate, e gridate senza colpa alcuna; apparizioni di parole fluttuanti tra idee, musiche e suoni di un insolito poeta del nulla, alias, Gaetano Marino, il Pulcino di Latta, metallo nobile.

Episodi

  • L’inganno di Era, Iliade – Omero – Quando la donna è una dea.

    01/01/2022 Durata: 26min

    [...] La dea dagli occhi grandi, la veneranda Era s’interrogava allora: come avrebbe potuto stornar dalla battaglia l’attenzione di Zeus? Questa a lei parve infine la miglior decisione: raggiungerlo sull’Ida, tutta bene abbigliata, per vedere se mai lo invogliasse a giacere al suo fianco in amore; e a lui un sonno tranquillo, mite, si riversasse nel saldo petto e gli occhi. [...]

  • Lasciare o prendere? Un racconto di Grazia Deledda

    06/12/2021 Durata: 30min

    Da cinque anni don Giuseppe Demuros insegnava a Dorgoro. Il paesetto era triste, umido; un vero buco di viventi sprofondato in una valle tetra rocciosa. La giovinezza del povero maestro che un giorno aveva sognato di riformare il mondo se ne andava così, come una malattia di languore, lenta, monotona, inesorabile. Quando i suoi quaranta scolaretti sporchi, giallognoli e camusi come piccoli trogloditi scesi giù dalle grotte di Monte Gudula intonavano l'inno dei lavoratori con una cadenza religiosa, egli sentiva voglia di piangere e di frustarli. [...]

  • La croce d’oro. Un racconto di Grazia Deledda

    06/12/2021 Durata: 21min

    Eravamo quasi alla vigilia di Natale, ed io che dovevo scrivere una novella d'occasione per un giornale straniero ancora non avevo trovato l'argomento. Allora pensai di andare a raccogliere qualche leggenda. (Vivevo ancora nell'Isola). Conoscevo un vecchietto che ne sapeva tante: era un mezzadro d'un nostro piccolo podere nella valle: d'estate e d'autunno veniva su, curvo sul suo bastone, con la bisaccia colma sulle spalle e sul petto, e la barba che gli andava dentro la bisaccia. [...]

  • Mentre soffia il levante. Un racconto di Grazia Deledda

    06/12/2021 Durata: 19min

    Un'antica leggenda sarda afferma che il corpo degli uomini nati nella vigilia di Natale non si dissolverà mai fino alla fine dei secoli. Si parlava appunto di ciò in casa di zio Diddinu Frau, ricco contadino, e Predu Tasca, il fidanzato della figliuola di zio Diddinu, domandava: - Ed a che serve ciò? Che possiamo farcene del corpo, dopo che siamo morti? - Ebbene, - rispose il contadino, - non è una grazia divina non essere ridotti in cenere? E quando arriverà il giudizio universale, non sarà una cosa bellissima ritrovare intatto il proprio corpo? [...]

  • Il padrone. Una novella di Grazia Deledda

    06/12/2021 Durata: 21min

    Appena cominciava il freddo, verso gli ultimi di novembre, gli uomini più poveri del villaggio, quelli che non erano neppure servi, che non avevano grano da seminare, che non avevano neppure fuoco, si riunivano nella stanzetta d'ingresso della casupola ove Maria Franchisca faceva e vendeva a mitissimo prezzo un pane scuro mescolato di farina d'orzo e di frumento; e appoggiati al muro seduti per terra, dopo aver comprato e mangiato un pane, s'indugiavano fino a sera e neppure allora si decidevano ad andarsene. [...]

  • Il sogno del pastore. Una novella di Grazia Deledda

    05/12/2021 Durata: 17min

    È la notte di Natale, ma sembra una notte d'autunno, fresca e diafana. La luna illumina la pianura solitaria. Un corso d'acqua, qua largo, là stretto, serpeggia fra le stoppie nere, e sparisce luccicando all'orizzonte, ove pare che vada a gettarsi silenzioso in un mare di vapori azzurri, in un vuoto lontano. [...]

  • Discesa dalle nuvole. Una novella di Grazia Deledda

    04/12/2021 Durata: 12min

    Confesso francamente che io non avevo mai messo a cuocere un cappone. Gli altri anni… Ma lasciamo stare gli altri anni, sogno svanito. La realtà presente è che io oggi, giorno di Natale, ho messo per la prima volta in vita mia a cuocere un cappone. La donna era andata alla messa, sebbene sia miscredente, e non tornava né viva né morta: e si capisce che oggi doveva andare alla messa, perché il mercato si chiude alle nove, e lei di solito torna verso le dieci: Dio è sempre buono a qualche cosa. [...]

  • Il sabato del villaggio e altri canti, di Giacomo Leopardi

    22/11/2021 Durata: 12min

    Alcuni canti di Giacomo Leopardi messi in voce da Gaetano Marino. Canti: - Il sabato del villaggio - A se stesso - Il tramonto della luna - Imitazione - Scherzo

  • Lo spirito della madre. Un racconto di Grazia Deledda

    21/11/2021 Durata: 11min

    La mamma era morta di una malattia di cuore, della quale soffriva da anni: ma Lula credeva di averla uccisa lei, scappando di casa col figlio del padrone, che mai e poi mai l'avrebbe sposata. Per otto giorni i due ragazzi, lei quindici, lui diciassette anni, avevano trovato da nascondersi in modo che neppure la polizia, sguinzagliata sulle loro orme, era riuscita a pescarli: in quegli otto giorni la madre di Lula era morta e il padrone aveva lanciato una specie di bando, con ordine ai due colombi di tornare a casa per sposarsi.

  • Il passero solitario e altri canti, di Giacomo Leopardi

    20/11/2021 Durata: 15min

    Alcuni Canti di Giacomo Leopardi messi in voce da Gaetano Marino: - Il passero solitario. - L’infinito. - La sera del dì di festa. - Alla luna. - Alla sua donna

  • A Silvia e altri canti, di Giacomo Leopardi

    19/11/2021 Durata: 16min

    Alcuni canti di Giacomo Leopardi messi in voce da Gaetano Marino per Quartaradio.it - A Silvia - Canto notturno di un pastore errante dell'Asia - La quiete dopo la tempesta

  • Olocausto. Una novella di Giovanni Verga

    28/10/2021 Durata: 21min

    Le novelle di Giovanni Verga. Riconosciuto come il più grande novelliere italiano del secondo Ottocento Verga è il principale rappresentante del Verismo italiano. La poetica verghiana nega ogni possibilità di sviluppo sociale. Nessun individuo, indipendentemente dalla propria posizione sociale, può sperare nella felicità, perché essa appare una vera utopia.

  • Dino Campana. Fuori è la notte chiomata di muti canti.

    22/10/2021 Durata: 09min

    Salivano voci e voci e canti di fanciulli e di lussuria per i ritorti vichi dentro dell’ombra ardente, al colle al colle. A l’ombra dei lampioni verdi le bianche colossali prostitute sognavano sogni vaghi nella luce bizzarra al vento. Il mare nel vento mesceva il suo sale che il vento mesceva e levava nell’odor lussurioso dei vichi, e la bianca notte mediterranea scherzava colle enormi forme delle femmine tra i tentativi bizzarri della fiamma di svellersi dal cavo dei lampioni. [...]

  • Dino Campana. Crepuscolo Mediterraneo

    20/10/2021 Durata: 06min

    Crepuscolo mediterraneo perpetuato di voci che nella sera si esaltano, di lampade che si accendono, chi t’inscenò nel cielo più vasta più ardente del sole, notturna estate mediterranea? Chi può dirsi felice, che non vide le tue piazze felici, i vichi dove ancora in alto, battaglia glorioso il lungo giorno, in fantasmi d’oro, nel mentre a l’ombra dei lampioni verdi, nell’arabesco di marmo, un mito si cova, che torce le braccia di marmo, verso i tuoi dorati fantasmi, notturna estate mediterranea? [...]

  • X. Una novella di Giovanni Verga

    18/10/2021 Durata: 25min

    Le novelle di Giovanni Verga. Riconosciuto come il più grande novelliere italiano del secondo Ottocento Verga è il principale rappresentante del Verismo italiano. La poetica verghiana nega ogni possibilità di sviluppo sociale. Nessun individuo, indipendentemente dalla propria posizione sociale, può sperare nella felicità, perché essa appare una vera utopia.

  • Il gioco del mondo. Di Giulio Angioni

    17/10/2021 Durata: 42min

    "Questi ricordi, devo lasciarli perdere di nuovo, perché già troppi li hanno ricordati a modo loro? Qui vedo chiaro che la mia fanciullezza è più vicina ai tempi dei nuraghi che a tempi come questi. E mi ci sento le vertigini. Ma è grazie agli artifici del ricordo che si riesce a sopportare ogni passato, e forse a non avere eccessi di paura del futuro. Ma non sarà che rimane memoria solo di ciò che lo voleva diventare, ci aspirava da sé, per conto suo, a essere memoria?". Giulio Angioni

  • Il tramonto di Venere. Una novella di Giovanni Verga

    16/10/2021 Durata: 24min

    Le novelle di Giovanni Verga. Riconosciuto come il più grande novelliere italiano del secondo Ottocento Verga è il principale rappresentante del Verismo italiano. La poetica verghiana nega ogni possibilità di sviluppo sociale. Nessun individuo, indipendentemente dalla propria posizione sociale, può sperare nella felicità, perché essa appare una vera utopia.

  • E la pioggia cadeva leggera e sottile. Tratto da Come spedire una scatola di sentimenti da Parigi ad Istanbul. Di Angela Targoni

    12/10/2021 Durata: 20min

    […]Il caffè a Istanbul si fa spazio, si crea spazio, nella vita delle persone, e quello spazio lo rende unico, speciale, proprio come Istanbul era riuscito a crearsi uno spazio nel cuore di Parigi. Quando stavano insieme, il tempo perdeva il suo significato, c’erano solo loro due, lui per lei, lei per lui, a condividere pezzi di sé.[…]

  • Dino Campana. Amore, primavera del sogno

    11/10/2021 Durata: 04min

    O il tuo corpo! il tuo profumo mi velava gli occhi: io non vedevo il tuo corpo (un dolce e acuto profumo): là nel grande specchio ignudo, nel grande specchio ignudo velato dai fumi di viola, in alto baciato di una stella di luce era il bello, il bello e dolce dono di un dio: e le timide mammelle erano gonfie di luce, e le stelle erano assenti, e non un Dio, era nella sera d’amore di viola: [...]

  • Attimi e poi via. Poesie sparse di Monica Conversano

    09/10/2021 Durata: 08min

    [...] Alba / Un giorno ancora / Dietro gli occhi chiusi una pietra dura Senti? / Si rispondono i galli e il vento / sviene l'ultima stella Guarda! / Ora il  mare si stacca dal cielo / Un giorno ancora / è qui se vuoi! [...]

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